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    Censore "Atto azeindale Asp Vibo non è accettabile"

     

     

    Censore "Atto azeindale Asp Vibo non è accettabile"

    27 set 11 "Ignavia, indifferenza e disinteresse verso le esigenze dei vibonesi non sono più ammesse. Il nostro territorio non può permettersele. Per questa ragione mi rivolgo ai sindaci della provincia di Vibo. L'Atto Aziendale, così come concepito dai vertici dell'ASP di Vibo, non è accettabile perché certifica lo smantellamento della sanità vibonese". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore. "Occorre, dunque, una reazione. Un'immediata reazione - prosegue Censore - scevra da sentimenti di appartenenza politica, una necessaria assunzione di responsabilità per tutelare un territorio e i suoi cittadini che non possono permettersi la drastica riduzione di servizi essenziali. Da esponente politico, ma soprattutto da cittadino e da utente della sanità vibonese, l'invito che rivolgo alla Conferenza dei sindaci, alle organizzazioni sindacali, ai referenti del Tribunale dei Diritti del malato è quello di esaminare nel dettaglio la proposta di Atto Aziendale, che ricalca, senza alcuna rivisitazione, i drastici tagli previsti dal decreto 18 del 2010 che ha inflitto un duro colpo, in termini di servizi, alla sanità vibonese". "Tale Atto - prosegue Censore - tradisce innanzitutto alcuni principi intrinseci della mission e quindi della vision aziendali. Sostenere che l'Asp esalti la centralità del cittadino quale titolare del diritto alla tutela della saluta e poi muoversi in direzione diametralmente opposta è una beffa che si aggiunge al danno. Così come non è ammissibile che la concertazione sia solo enunciata tra le linee guida e poi non venga favorita. Ma gli aspetti inammissibili di un Atto, dinanzi al quale, ripeto, serve un'assunzione di responsabilità collettiva che vada oltre le appartenenze politiche di ognuno di noi, sono soprattutto di natura organizzativa in relazione alla rete sanitaria. Non è da condividere la soppressione del distretto sanitario di Tropea che viene inglobato in quello di Vibo producendo l'effetto di un sovraffollamento dovuto alla gestione di circa 132 mila persone. Il presidio ospedaliero di Tropea perderà il reparto di urologia che, secondo l'atto aziendale, sarà collocato nell'ospedale Jazzolino di Vibo. L'ospedale di Soriano ospiterà solamente un punto di primo intervento h 12 che di fatto è un punto di smistamento dei pazienti verso altro pronto soccorso. L'ospedale di Serra viene svuotato della sua natura conservando solamente un pronto soccorso con una tele diagnostica ed un reparto di medicina con appena venti posti letto"

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