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    Provincia Cosenza approva equilibrio bilancio

     

     

    Provincia Cosenza approva equilibrio bilancio

    26 set 11 E' tornato a riunirsi questa mattina, presso la Sala delle Adunanze dell'Ente, il Consiglio Provinciale di Cosenza presieduto dall'ing. Orlandino Greco, per discutere sei punti all'ordine del giorno. Sul primo punto che riguardava la surroga del Consigliere Biagio Diana, nominato Assessore, con il subentrante Sig. Antonio Simarco, il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, ha preso la parola per mettere in evidenza le qualità umane e politiche del neo consigliere provinciale e per esprimergli, anche a nome dell'assise, gli auguri di buon lavoro. L'Assemblea ha, quindi, ratificato il secondo punto all'esame del Consiglio (Deliberazione di Giunta Provinciale n. 177 dell'1 agosto 2011) ed è passata all'esame del terzo argomento in discussione, riguardante la Salvaguardia degli Equilibri di Bilancio e la verifica Stato di Attuazione dei Programmi Esercizio Finanziario 2011 su cui ha relazionato l'assessore Antonello Graziano. "La Provincia -ha detto Graziano- è un ente sano, che gode di ottima salute, che ha pienamente rispettato il Patto di Stabilità, che non ha effettuato nessun debito fuori bilancio e nessuna anticipazione di cassa. Anche quest'anno la voce interessi attivi registra ad oggi un accertato di 1.600.000,00 a dimostrazione della oculata gestione di cassa che oltre a garantire il tempestivo pagamento delle obbligazioni assunte, permette all'Ente di realizzare una considerevole risorsa aggiuntiva equivalente al gettito di alcuni tributi provinciali". "Il nostro, dunque -ha concluso Graziano- è un ente virtuoso, che deve rispondere ad un'unica esigenza: continuare ad essere, come lo è stato nel corso di questi anni, punto di riferimento di legalità, trasparenza, buon governo e buona amministrazione". All'intervento dell'assessore provinciale al Bilancio, sono seguiti gli interventi del vice presidente della Commissione consiliare al Bilancio, Giovanni Battista Morelli, Mario Melfi, Piero Lopez, Gianluca Grisolìa e Riccardo Rosa. Gli ultimi due consiglieri hanno sostenuto le motivazioni dell'opposizione chiedendo maggior investimenti in relazione agli interventi previsti. Hanno concluso il giro degli interventi i consiglieri provinciali Franco Dodaro, Giuseppe Ranù e Michele Ambroggio. Il dibattito è stato concluso dal presidente Oliverio che ha ringraziato i consiglieri per aver evidenziato nel miglior modo lo stato di salute della Provincia di Cosenza. "Si può essere d'accordo o meno con le scelte che abbiamo fatto -ha detto il Presidente della Provincia rivolgendosi ai banchi dell'opposizione- ma non si può alterare una realtà che parla di buon governo, nonostante i tagli effettuati con la manovra estiva che ha tolto alla Provincia di Cosenza 12 milioni e ottanta mila euro. E quando si parla di indebitamento non possiamo confondere gli investimenti con gli sperperi. Noi finora abbiamo realizzato solo investimenti che sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo prodotto atti, fatti, opere concrete e non chiacchiere, annunci e spot propagandistici. Attraverso di essi abbiamo accresciuto il nostro patrimonio, abbattuto spese per fitti pesanti e costruito opere che cambieranno il volto dei nostri territori. Altre ne realizzeremo negli anni che abbiamo davanti. Su tutte l'aeroporto di Sibari". Al termine dell'intervento del Presidente della Provincia il consigliere Grisolia ha annunciato il voto contrario del suo gruppo e Magorno quello a favore della maggioranza. Gli equilibri di bilancio sono stati così approvati a larghissima maggioranza (30 a favore), con 4 voti contrari ed una astensione (Morelli-Udc).

    Mozione su Cnr a Mangone. Il Consiglio Provinciale di Cosenza ha approvato una mozione proposta dal presidente Mario Oliverio, su cui si sono registrati 27 voti a favore e quattro astensioni, sull'Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr di Piano Lago. Con la mozione, il Consiglio provinciale "impegna il Presidente e la Giunta a voler intervenire presso il Presidente della Regione Calabria affinché, nell'ambito delle linee di intervento previste per la ricerca nel POR FESR Calabria, l'Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr di Mangone (Cosenza), struttura di eccellenza nella ricerca a livello europeo, possa continuare ad insistere ed operare nel territorio di Cosenza garantendo l'erogazione di prestazioni specialistiche di diagnostica nella genetica molecolare, biochimica e diagnostica per immagini (Risonanza Magnetica Nucleare) utili alla collettività e necessarie allo sviluppo scientifico nazionale". "A seguito di alcune iniziative della Regione - è scritto, tra l'altro, nella mozione - si è concretamente profilato il rischio che l'Istituto venga chiuso e le relative attività, personale ed attrezzature trasferite all'Università Magna Grecia in località Germaneto di Catanzaro. In relazione a tale ipotesi di trasferimento, il personale della sede di Mangone ha più volte manifestato la propria contrarietà, in quanto tale ipotesi non è supportata da alcuna ragione di carattere organizzativo ed ancor meno da esigenze relative alle attività di ricerca e sanitarie svolte". "Occorre prevenire - prosegue il documento - ogni discriminazione nell'accesso ai fondi, un principio che non appare rispettato nel caso di chiusura dell'Istituto di Scienze Neurologiche del CNR di Mangone visto che, senza alcun motivo logico, si sottrae ad un territorio una struttura di ricerca strategica anche per molti disabili. Anzi, appare esservi una discriminazione tra il territorio della provincia di Cosenza, in cui viene chiusa la predetta struttura in contemporanea ad altri servizi sanitari, a favore di quello della provincia di Catanzaro". "Analogamente - si legge ancora nella mozione - risulta non applicato un altro principio-cardine della gestione dei fondi europei, quello dello sviluppo sostenibile e della tutela e del miglioramento dell'ambiente conformemente all'articolo 6 del trattato, sancito dall'art. 17 del regolamento, visto che l'attuale sede dell'Isn-Cnr in località Piano Lago è dotata di ogni requisito organizzativo, strutturale ed impiantistico, che, tra l'altro, ne ha consentito l'autorizzazione e l'accreditamento all'erogazione di servizi sanitari in via definitiva. Il paventato trasferimento a Catanzaro determinerebbe l'ulteriore impoverimento socio-culturale di un territorio già fortemente provato dai continui tagli operati dalla Regione nel campo della spesa sanitaria, oltre alla creazione di un'inutile 'cattedrale nel deserto', atteso che il personale della struttura, vero motore delle attività dell'Isn-Cnr, resterebbe in provincia di Cosenza adibito ad altre attività, in quanto dipendente di Ente statale con altre sedi in tale territorio. Da ultimo, con delibera n. 390 del primo settembre 2011, la Giunta Regionale ha disposto la revoca della convenzione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche per l'erogazione di servizi sanitari".

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