Battaglia "Non derubricare Corridoio Berlino-Palermo" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Battaglia "Non derubricare Corridoio Berlino-Palermo"

16 set 11 "Emerge sempre più l'intenzione della Commissione Ue presieduta da Kallas, di derubricare il corridoio 1 Berlino - Palermo. Ove questa decisione dovesse diventare realtà le opere previste e classificate prioritarie diventerebbero infrastrutture secondarie e dunque fuori dai relativi finanziamenti europei". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Demetrio Battaglia. "Sarebbe la fine di ogni speranza - prosegue Battaglia - per il meridione e per la Calabria in particolare. L'eventuale disimpegno comunitario avrebbe un effetto domino negativo sugli investimenti nazionali e l'interruzione di ogni processo di rinascita del nostro territorio che ha assoluto bisogno di nuove e moderne reti infrastrutturali. Cesserebbe ogni prospettiva, ad esempio, di realizzare in tempi ragionevoli il prolungamento dell'alta velocità/alta capacità da Salerno a Reggio; si vanificherebbe il potenziale apporto strategico di piattaforme logistiche che sono in grado di operare a pieno regime solo a condizione di essere raggiunte da una linea almeno di alta capacità che le colleghi con l'Europa etc. E' chiaro che in assenza del corridoio 1 la costruzione del Ponte sullo Stretto, che già non gode di finanziamenti certi di suo, diventerebbe assolutamente irrealizzabile". "Appare folle - sostiene ancora il consigliere regionale - la decisione comunicata in queste giorni di attivare la procedura degli espropri sul versante della costa calabrese in funzione di un manufatto che non ha sicurezza di esecuzione. Senza entrare in una disputa che va avanti da decenni, ponte no ponte sì, la ragionevolezza impone di sospendere procedure che rischiano di lasciare per l'ennesima volta macerie e devastazioni. Una moratoria, in un congiuntura economica di finanza pubblica e privata devastante. Del resto i precedenti abbondano. Lo sviluppo del nostro territorio è rimasto sempre nelle carte. E' uno sviluppo fatto di documenti e progetti che nessuno ha avuto la capacità di tradurre nella realtà e che purtroppo nel corso degli anni è costato miliardi di euro. Noi, siamo la terra che ha visto unico esempio al mondo, una spesa non quantificabile per la costruzione prima di una fabbrica che non è mai entrata in funzione, poi per la sua manutenzione e per i cassaintegrati assunti, svendendo successivamente, a fine anni 90 terreno e impianto ad una società fantasma che non ha realizzato nulla. Parliamo della Liquichimica di Saline. Per affrontare questi temi ed impegnare Consiglio regionale e Giunta in una azione positiva ho presentato una mozione che ha lo scopo di difendere il futuro della Calabria".