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    Salerno "Censore mostra volto peggiore dell'opposizione"

     

     

    Salerno "Censore mostra volto peggiore dell'opposizione"

    15 set 11 "L'irresponsabilità politica e amministrativa di esponenti notoriamente propensi a privilegiare il clientelismo selvaggio e l'ingannevole demagogia rispetto ai veri interessi dei calabresi si palesa ancora una volta nelle sue forme più sfacciate e volgari e, anziché lasciare posto alla vergogna per aver devastato il sistema sanitario della nostra regione, si manifesta attraverso sconnessi sproloqui di cui solo chi ha la spudoratezza di riproporsi ai cittadini dopo i suoi innumerevoli fallimenti può attribuirsi la paternità". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Commissione "Attività sociali, sanitarie, culturali, formative", Nazzareno Salerno replicando ad un intervento del consigliere regionale Bruno Censore che aveva parlato, in relazione al ritiro delle dimissioni da presidente della Commissione samità di Salerno, di "debolezza politicà . "Il consigliere regionale Bruno Censore, per mezzo delle sue patetiche dichiarazioni - prosegue Salerno - ha avuto modo di dimostrare nuovamente, semmai ce ne fosse bisogno, quale è il volto peggiore di una certa opposizione e quale è il tipo di politica parassitaria che, con i suoi tentacoli, ha affossato la Calabria affibbiandole quell'immagine di logorio intellettuale e di incapacità d'azione che, con immani sacrifici, stiamo cercando di cancellare. Oltre che dalla maggioranza, Censore dovrebbe prendere esempio dai suoi colleghi di opposizione che, pur esprimendo le loro critiche, talvolta dure, hanno saputo riconoscere la rilevanza dell'operato della Commissione 'Attivita' sociali, sanitarie, culturali, formativé sotto la mia guida e, proprio per questo, hanno loro stessi auspicato il ritiro delle mie dimissioni. E' chiaro, dunque, che Censore non si ritrova neanche nelle orbite del centrosinistra e che cerca con le sue bizzarre uscite di impossessarsi di qualche effimero spazio sulla stampa". "Basterebbe già questo - sostiene ancora Salerno - a far capire che Censore è sempre più solo a brancolare nel buio delle rovine da lui generate. Eppure con i suoi interventi l'esponente del Pd sente l'esigenza di rendere più plateale questa sua lontananza dal mondo e dai fatti reali e di assuefarsi al travisamento delle circostanze. Dov'era Censore quando a Vibo si verificavano casi di malasanità di rilievo nazionale e quando persisteva l'azione negativa di manager nominati da Loiero? Quale battaglia ha condotto a salvaguardia del diritto alla salute e quali risultati ha prodotto? Oggi, con il mio intervento, si è aperta una fase in cui si riesce ad avviare un dialogo fra i Commissari dell'Asp e gli amministratori locali, ad individuare percorsi maggiormente condivisi, a tutelare i territori e a garantire i servizi essenziali senza intaccare il Piano di rientro. Perché Censore non interviene in merito al fatto che da anni permangono gli stessi dirigenti in una Asp, quella di Vibo appunto, che è stata commissariata per infiltrazioni mafiose? Forse si dimentica di essere il vicepresidente della Commissione Speciale Antimafia? Forse Censore ha rimosso dalla sua memoria ciò che é accaduto nei cinque anni in cui, insieme a Loiero, ha banchettato con le risorse dei calabresi privando la sanità dei mezzi, dell'organizzazione e delle figure professionali necessarie per rendere efficienti le prestazioni. Forse ha dimenticato le assunzioni a go-go di inservienti in strutture in cui c'era invece bisogno di medici e personale specializzato, la costruzione di cattedrali nel deserto, le ristrutturazioni di sale operatorie e di reparti destinati alla chiusura, gli acquisti di attrezzature divenute inutilizzabili perché riposte per tempo immemorabile nei magazzini di presidi non dotati delle idonee figure per l'utilizzazione, i dannosi impegni assunti ma poi tardivamente depennati a causa della mancanza di copertura finanziaria". "Forse non ricorda nemmeno - sostiene ancora Salerno - alcuni fatti che dovrebbe conoscere più che bene, come l'attribuzione di primariati in reparti con un pugno di posti letto a rappresentanti della lista che egli aveva ideato in occasione delle elezioni comunali del 2006 a Serra San Bruno. Censore dovrebbe parlare dei madornali errori imputabili a lui ed alla sua parte politica invece di inventarsi scenari tagliati su misura per tentare di trattenere un elettorato che, resosi conto di essere stato sedotto ed abbandonato, lo ha ormai cancellato dalla rubrica. Non si giustificherebbe altrimenti il clamoroso esito delle ultime elezioni amministrative, con Censore che non è nemmeno riuscito a farsi eleggere consigliere comunale di minoranza. Forse Censore dovrebbe imparare a leggere i dati di quei presidi che con la gestione Loiero sono stati materialmente impediti a dare risposte e che oggi stiamo cercando di mettere nelle condizioni di garantire i livelli essenziali di assistenza o forse dovrebbe sforzarsi di capire, magari facendoselo spiegare da qualche collega, in quali condizioni il suo presidente ha definito il Piano di rientro a pochi mesi dalle elezioni regionali. Ma forse Censore non ha bisogno di insistere più di tanto per farsi conoscere dai cittadini che, seguendo i lavori dell'ultima seduta della Commissione 'Attivita' sociali, sanitarie, culturali, formativé, a cui egli ha preso parte, hanno potuto toccare con mano la sua competenza in materia, descritta perfettamente dal suo assordante silenzio"

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