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    Laganà Fortugno "No a chiusura reparti ospedale Locri"

     

     

    Laganà Fortugno “No a chiusura reparti ospedale Locri”

    11 set 11 "Si parla sempre più speso di un nuovo modello di sanità nella Locride, ma c'é il serio rischio che quanto prima venga attuato il piano globale di snellimento con gravi ripercussioni nei confronti di un servizio sanitario essenziale per un territorio particolare come quello in cui ha funzionato e sta funzionando il Presidio dell'ospedale unico di Locri". Lo afferma, in una nota, la deputata del Pd Maria Grazia Laganà Fortugno, componente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali. "Sembra proprio l'ospedale di Locri - ha aggiunto - la prossima 'vittima' designata del riordino del piano sanitario della Regione. In questi giorni è infatti esplosa la voce legata all'imminente chiusura di diversi reparti e all'accorpamento di altre divisioni. Farò di tutto affinché chi di dovere capisca che si rischia di commettere ancora degli errori gravissimi. La più colpita sarebbe sicuramente e ancora una volta l' utenza, la quale la si esporrebbe ad ulteriori disagi di gravissima entità. La rabbia aumenta ribadendo il ruolo rilevante svolto dalla struttura locrese nella rete assistenziale territoriale, anche in considerazione delle distanze con gli altri ospedali regionali. Si rischia, oltretutto, di bruciare importanti professionalità, medici e infermieri che nella maggior parte dei casi hanno elevato a punti di eccellenza l'ospedale di Locri". "Annuncio fin d'ora battaglia - ha sostenuto Maria Grazia Laganà Fortugno - contro qualsiasi decisione assurda di decapitare nelle sue strutture portanti e ridurre servizi sanitari di primaria importanza presso la struttura ospedaliera di Locri. Tutti i Comuni della Locride e le popolazioni del territorio dovrebbero fare altrettanto, dimostrando alla Regione che si tratterebbe di una decisione inaccettabile e un errore gravissimo. Tutto ciò che è stato deciso finora dai vertici della sanità calabrese sull'ospedale di Locri è evidente che non è stato messo in atto tenendo conto delle esigenze dei pazienti. Il nuovo modello di ospedale secondo il tanto decantato modello 'spoke', l'intensità di cure, nella prassi non può tradursi esclusivamente in chiusure di reparti, per risparmiare e non potere assicurare alle popolazioni della Locride una sanità dignitosa, costringendo la gente, quella che può, ad andare a curarsi negli ospedali di altre regioni".

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