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    Manifestazione CGIL contro manovra, tante adesioni

     

     

    Manifestazione CGIL contro manovra, tante adesioni

    01 set 11 "Italia dei valori parteciperà attivamente e con convinzione allo sciopero generale proclamato dalla Cgil per il prossimo 6 settembre". Lo afferma il commissario regionale dell'Italia dei Valori e consigliere regionale eletto in provincia di Cosenza, Mimmo Talarico. "Il nostro partito - aggiunge - si farà promotore delle ragioni di tale scelta e promuoverà la massima partecipazione avverso una manovra finanziaria che mostra tutto il suo carattere recessivo e scellerato e che si abbatte come una scure sui bilanci delle famiglie, sul lavoro pubblico e privato, sui diritti del lavoro, sulle pensioni, sul Wefare. Scendiamo in piazza tutti per manifestare la nostra protesta a tagli iniqui che come sempre, colpiscono i più deboli e salvaguardano gli speculatori, gli scaltri e gli evasori. Le grandi domande dei movimenti di lotta che nel corso dell'ultimo anno si sono resi protagonisti in Italia, rischiano di infrangersi non solo contro l'arroganza del governo della destra, ma anche di fronte al muro del potere economico e finanziario. In Calabria, più che altrove, dopo un anno di governo del centrodestra, la situazione economica e sociale si è fatta ancora più grave". "Nessun provvedimento concreto - conclude Talarico - di riduzione di sprechi e inefficienze è stato fatto, al fine di reperire risorse a favore del lavoro e dello sviluppo".

    Il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza intervenendo oggi all'apertura dei lavori della nona edizione della controcernobbio 'Gioventu' sprecata? La crisi, l'economia e le sfide del futurò, in corso fino a sabato 3 settembre, ha annunciato la sua adesione allo sciopero generale nazionale indetto dalla Cgil il prossimo 6 settembre. "Lo sciopero è stato promosso - ha detto Speranza - per affermare con la tempestività e la forza necessaria l'idea che 'un'altra manovra è possibilé, che alla crisi non si può rispondere con le stesse ricette che l'hanno provocata e che stanno alla base delle ingiustizie ed ineguaglianze che viviamo". "Anche di questo - ha concluso - discuteremo a Lamezia, nella speranza che le idee e le proposte che qui verranno avanti possano trovare accoglienza e cittadinanza nella mobilitazione sociale che prenderà corpo nei prossimi mesi e di cui vogliamo sentirci, anche come Sindaci, protagonisti".

    "Il caos che nelle ultime ore sta circondando la manovra finanziaria, con norme annunciate di giorno e cancellate di notte, conferma la profonda incapacità del Governo Berlusconi di fronte alla gravità della crisi internazionale e alla necessità di dare dei segnali rassicuranti ai mercati". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Antonino De Gaetano annunciando la propria adesione allo sciopero generale indetto dalla Cgil per il 6 settembre. "Contro lo spettacolo di un esecutivo allo sbando che intende, come sempre - prosegue De Gaetano - far quadrare i conti colpendo i soliti 'noti' e risparmiando i grandi patrimoni e gli amici delle varie 'cricche' è ora di far sentire la propria voce, opponendosi a scelte inique che minacciano il futuro del Paese. Per questo aderisco con convinzione alla sciopero generale proclamato dalla Cgil il prossimo 6 settembre. Il 6 settembre bisogna scendere in piazza per chiedere che a pagare il risanamento dei conti non siano sempre i giovani, i lavoratori dipendenti, i precari o i pensionati, attraverso norme inique che puntano a colpire le fasce più deboli della popolazione senza intaccare i grandi evasori che prosperano protetti da scudi fiscali e condoni vari". "In meno di un mese, attraverso scelte devastanti - sostiene ancora De Gaetano - il Governo Berlusconi ha infatti effettuato tagli che obbligheranno gli enti locali a ridurre i servizi e i livelli essenziali di assistenza, danneggiando le fasce più disagiate e aumentando ulteriormente il divario già esistente tra Nord e Sud. La nuova manovra, iniqua e sbagliata, all'esame della Commissione Bilancio, minaccia di aggravare la situazione. Martedì prossimo saremo di certo in tanti, con la Cgil, a chiederne l'immediato ritiro".

     

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