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    Scopelliti "Lavoro nero in calo". Genco (Cgil) "Non è vero"

     

     

    Rapporto su sommerso in Calabria, Scopelliti "Lavoro nero in calo". Genco (Cgil) "Non è vero"

    12 ott 11 Nella lotta al sommerso, la Calabria è una regione che inverte la rotta rispetto al passato. E' quanto emerge dal settimo rapporto sul sommerso e l'economia non regolare in Calabria relativo al 2010, presentato questo pomeriggio al parlamentino del Cnel a Roma. I lavori - si legge in una nota dell'Ufficio stampa della Giunta regionale - sono stati conclusi dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. Ad aprire il forum è stato il Presidente del Cnel Antonio Marzano; ha illustrato i dati del settimo rapporto il Presidente della Commissione emersione Benedetto Di Iacovo. Sono inoltre intervenuti il sottosegretario al lavoro Nello Musumeci, il presidente del Consiglio regionale Franco Talarico, l'assessore regionale al lavoro Francescantonio Stillitani, il consigliere comunale di Roma Domenico Naccari, delegato ai rapporti con le comunità regionali, che ha portato il saluto del Sindaco Alemanno. Per i sindacati Claudia Carlino (Cgil), Paolo Tramonti (Cisl), Guglielmo Loy (Uil) ed il segretario dell'Ugl Giovanni Centrella. Ha inoltre relazionato il prof. Domenico Marino che ha curato il settimo rapporto. Questi i dati Istat elaborati dalla Commissione: la stima del sommerso nel 2010 è pari al 23,1% su una forza lavoro regolare di 550.000 unità. Nel 2009 era del 27%. Le unità irregolari calano in un anno di settemila unità, da 149.000 stimati nel 2009 a 142.000 del 2010. In dieci anni, dal 2000 ad oggi, i lavoratori in nero scendono di 59mila unità complessive. Secondo lo studio, il primo trimestre 2010 ha segnato un tasso di disoccupazione del 12,4%, mentre il tasso di occupazione si attesta al 42% con livelli di attività del 48%. A partire dal secondo trimestre 2010, secondo il rapporto, "si è verificata una ripresa occupazionale" e alla fine del quarto trimestre è stato registrato "un aumento dell'occupazione di 15.000 unità rispetto al primo trimestre precedente". Dato, dicono gli esperti, "dovuto principalmente all'emersione del lavoro nero", che ha significato "un calo della disoccupazione di 4.000 unità". La disponibilità a lavorare è migliorata con una diminuzione delle non forze lavoro di 12.000 unità. La disoccupazione scende dal 12,4% al 11,6%. Quella giovanile si riduce di 2,7 punti in percentuale. Il Pil calabrese aumenta di un punto nel 2010. Un dato in controtendenza, recita il rapporto che si confermerà nel 2011, considerando la grave crisi internazionale che ha determinato un decremento progressivo della produzione interna in altre aree del Paese. Tuttavia il dato che la Commissione tiene sotto osservazione è il livello dei consumi troppo vicino al livello del Pil. Ciò significa che una parte importante dell'economia calabrese è sommersa e sfugge alla rete dei controlli operati dagli organismi preposti. Dall'analisi di questi dati, è scritto nel rapporto, si evince l'esistenza di un margine di crescita molto forte per la regione, se si riesce a far emergere la parte sommersa del Pil. Anche per l'erario le politiche di emersione possono essere sicuramente uno strumento per aumentare il gettito. Solo nel 2010 la Regione, tra Irpef, Irap e altri tributi, ha recuperato quasi 15 milioni di euro. L'analisi del mercato occupazionale non può prescindere da un fenomeno tanto problematico quanto controverso come quello del lavoro non regolare e sommerso, tema che interessa molti paesi sviluppati ma che è da tempo divenuto una caratteristica rilevante e purtroppo strutturale nell'economia italiana. La diffusione del sommerso nei vari comparti produttivi conferma l'alta incidenza in agricoltura, 67,2%; seguono le costruzioni, 29,3%; servizi domestici, 10,8%; 9,8% nel turismo, (bar ristoranti e alberghi); commercio 8%. "Si tratta - ha sostenuto Scopelliti - di dati positivi a dimostrazione di una strategia lungimirante messa in campo dalla Regione. Nel dicembre del 2000 decidemmo di istituire la commissione, con la Giunta Chiaravalloti, quando ricoprivo il ruolo di assessore regionale al lavoro. Oggi continuiamo a credere nell'importanza della lotta al sommerso attraverso l'azione concertativa della commissione". "E' già in commissione la proposta di legge di contrasto all'emersione ed al lavoro irregolare. Auspico che possa essere approvata all'unanimità" ha evidenziato il Presidente del Consiglio regionale Franco Talarico. L'assessore al lavoro Francescantonio Stillitani ha sottolineato "l'impegno dell'assessorato a sostenere con una vera e propria azione di sistema l'emersione del lavoro irregolare al fine di garantire regolarità e legalità nel mercato del lavoro. I dati, molto positivi, ci danno comunque lo stimolo per migliorarci nel 2011". Il Presidente della Commissione Benedetto Di Iacovo nella sua relazione ha evidenziato che "questi risultati importanti in una Calabria in controtendenza sul versante del sommerso e su quello della disoccupazione sono il frutto di azioni mirato e di un attento monitoraggio da parte della commissione su questo delicato fenomeno".

    Genco (Cgil) "Dati non veritieri". "Secondo il dato della commissione regionale per l'emersione c'é stata una riduzione del lavoro nero. Ebbene, credo che i calabresi non se ne siano accorti perché, invece, stiamo vedendo, attraverso una situazione di crisi impressionante di tutti i settori produttivi, tante aziende che ricorrono alla mobilità, al licenziamento o alla cassa integrazione che, poi, finisce con il mettere in mobilità i lavoratori". Ad affermarlo, nel corso della "festa del tesseramento" della Cgil, è stato il segretario generale della Cgil calabrese, Sergio Genco. Per Genco si vive in "una situazione in cui il lavoro nero, invece, cresce, aumenta, in modo iperbolico. In Calabria abbiamo ormai casi anche forti di lavoro nero per quanto riguarda i ragazzi al di sotto dei 14 anni ed il ruolo del sindacato è un ruolo estremamente importante: tutela, diritti, ma anche prospettiva e futuro". "Diritti, lavoro, futuro, ambiente, istruzione e lotta al lavoro nero - è stato detto nel corso della manifestazione - sono i punti su cui la Cgil in Calabria, come nel resto d'Italia, intende rilanciare la sua azione, ponendosi l'obiettivo di sei milioni di tesserati in Italia entro il 2013". All'iniziativa, tra gli altri, ha partecipato anche Enrico Panini, responsabile nazionale dell'organizzazione della Cgil, secondo il quale "siamo di fronte ad un 'caso Calabria' che da troppo tempo è caso e che, invece, dovrebbe diventare punto di riferimento nazionale per un'azione che questo Governo non intende svolgere, tesa ad affrontare i problemi occupazionali, dell'istruzione, dell'ambiente e delle infrastrutture"

    Musumeci "Dati incoraggianti". "Combattere con efficacia il lavoro nero anche nel Sud non è più una velleità. Lo dimostrano i risultati conseguiti nell'ultimo anno in Calabria". Lo ha sostenuto il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Nello Musumeci, intervenendo nelle sede del Cnel a Roma, alla presentazione del settimo Rapporto sul lavoro sull'economia sommersa in Calabria, presente il governatore Giuseppe Scopelliti. Dopo aver espresso apprezzamento per "le strategie messe in atto dalla Regione Calabria, che hanno posto quel territorio in controtendenza positiva rispetto alle altre aree del Mezzogiorno", Musumeci ha ricordato "l'efficacia dell'azione ispettiva attivata dal ministero del Lavoro, assieme al Piano straordinario di vigilanza in agricoltura ed edilizia varato lo scorso anno, non solo in Calabria, ma anche in Campania, Puglia e Sicilia". "Si può e si deve fare di più - ha concluso Musumeci - non bastano poteri e azioni sanzionatorie, ma serve creare una rete con le Regioni per individuare nuove iniziative che incoraggino le aziende disposte a regolarizzare il lavoro sommerso e che neutralizzino quelle imprese che persistono nell'opera dell'illegalità, spesso legate alla criminalità diffusa e a soggetti notoriamente spregiudicati".

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