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    Guccione (PD) "No a conflittualità Governo-Regione sui trasporti"

     

     

    Guccione (PD) "No a conflittualità Governo-Regione sui trasporti"

    10 ott 11 "Preoccupa non poco la situazione di grande conflittualità sbandierata da Governo nazionale e Governo regionale, entrambi guidati da maggioranze di centrodestra, rispetto ad un tema fondamentale della vita economica e sociale della nostra regione che riguarda le Ferrovie della Calabria e coinvolge oltre mille lavoratori, creando in Calabria un clima di forte tensione sociale". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione. "Nei giorni scorsi, infatti - prosegue Guccione - abbiamo assistito in Parlamento ad un simpatico e, allo stesso tempo, drammatico 'duetto' tra il sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture, Aurelio Misiti, e il vice segretario nazionale dell'Udc, già vice ministro dei Trasporti, on. Mario Tassone, nemici nella Capitale e amici in Calabria. Misiti, rispondendo a un'interrogazione di Tassone sulla crisi delle Ferrovie della Calabria, ha affermato candidamente: 'La Regione Calabria ha un debito non onorato di 86 milioni di euro nei confronti di Ferrovie della Calabria. La stessa Regione (udite!udite!) ha incassato 26.2 milioni di euro versati dal Ministero e non li ha mai trasferiti alle Ferrovie della Calabria. Il resto delle somme fino alla concorrenza della detta cifra e' stato trasformato in compartecipazione delle accise sui carburanti che la Regione incassa dal 2008". "'Per queste ragioni - ha concluso Misiti - il Ministero ha invitato piu' volte l'azienda ad avviare le procedure di recupero del credito per evitare l'eventuale proposizione di procedure concorsualì. In sede di replica, Tassone, dopo essersi dichiarato preoccupato e insoddisfatto della risposta, ha stigmatizzato con forza, il fatto che il Ministero delle infrastrutture e trasporti dichiari con serenità la propria indifferenza rispetto al possibile fallimento di una Srl di cui lo stesso Ministero è unico proprietario e della quale assicura la gestione con propri autorevoli dirigenti. Il tutto senza una parola, un gesto, un'apertura nei confronti di mille famiglie che vanno sul lastrico in una terra già afflitta da tassi di disoccupazione preoccupantì". "E' giunta l'ora di dire basta: la Calabria - sostiene Guccione - non si governa con le recite a soggetto o assumendo più parti in commedia. Quello che sta accadendo con le Ferrovie della Calabria è un ulteriore esempio tangibile che la nostra regione a livello centrale non conta nulla e che si può dire una cosa ed il suo contrario a seconda delle circostanze. Le parate e le marce servono solo a ravvivare un teatrino della politica che sui problemi dei giovani, degli uomini e delle donne calabresi ha costruito e continua a costruire cinicamente la propria fortuna".

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