Papasso (Pse) "Villaggi turistici al buio nella sibaritide" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Papasso (Pse) "Villaggi turistici al buio nella sibaritide"

01 ott 11 "Il sindaco di Cassano, Gianluca Gallo, prima impone e riscuote la tassa di soggiorno, poi lascia nelle tenebre i villaggi turistici". Lo afferma in una nota Gianni Papasso segretario provinciale del PSE. "E' da subito dopo ferragosto –aggiunge Papasso- che il viale d'ingresso al villaggio di Marina di Sibari è rimasto al buio. Pare che l'Enel abbia disattivato l'energia elettrica per morosità. E' lo stesso viale su cui, meno di un anno fa, è stato compiuto un omicidio, ancora rimasto insoluto. Nella stessa identica situazione si trovano altre strade e piazzette del villaggio. Addirittura, i cittadini che abitano e dimorano su Via Capri, una delle più importanti vie del villaggio, si sono rivolti ai carabinieri per denunciare il disservizio. La motivazione sembra la stessa, l'energia elettrica è stata disattivata per morosità. Questo stato di cose acuisce la già precaria situazione dell'ordine pubblico che si respira nel comune e nei villaggi turistici in particolare. Oltretutto, con l'arrivo dell'autunno e l'approssimarsi dei mesi invernali, il villaggio, per come, d'altronde, avviene già da qualche anno, si sta trasformando in centro di residenza per cittadini extracomunitari. Non sappiamo se regolari o clandestini. Cittadini che vivono in condizioni igienico sanitarie molto precarie, con le negative conseguenze facilmente immaginabili. Abbiamo raccolto testimonianze che, nientemeno, affermano che taluni di questi, per sfamarsi, sono stati visti rovistare nei contenitori dei rifiuti. Tutto succede nel più completo disinteresse dei nostri amministratori. Purtroppo, questo è lo stato in cui sono finiti i villaggi turistici del nostro comune. Eppure, meno di dieci anni fa, Marina di Sibari ed i Laghi di Sibari rappresentavano delle eccellenze per tutto il sistema turistico dell'intera costa ionica calabrese. Ci chiediamo: dove sono finiti i proventi (circa 800 mila euro) derivanti dalla tassa di soggiorno? Non dovevano e devono essere impiegati principalmente per migliorie e sostegno alle politiche turistiche? Si è in buona fede quando si fanno inutili e dannose polemiche con gli imprenditori turistici ? Siamo certi che, anche per questi interrogativi, non riceveremo alcuna risposta. Abbiamo, però, l'assoluta certezza che questi fatti riscuotono il disprezzo e la censura dell'opinione pubblica. La tanto decantata e declamata "Rivoluzione Culturale" è finita nelle tenebre"