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    Censore replica a Salerno "Su ospedale Tropea non parole ma atti"

     

     

    Censore replica a Salerno "Su ospedale Tropea non parole ma atti"

    29 nov 11 "Ad oggi, al di là delle parole e degli annunci, l'unico provvedimento a conoscenza mia e dei cittadini del Vibonese e della Calabria, è il decreto n. 106 del 20 ottobre 2011, che peraltro è un atto pubblico e in quanto tale tutti possono visionare, emanato dal Presidente della Giunta regionale, nella qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro, che di fatto azzera i posti letto del servizio di oncologia dell'Ospedale di Tropea. Ad oggi, infatti, non ci sono provvedimenti scritti che vadano in direzione contraria". Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd Bruno Censore. "L'on. Salerno, quindi - ha aggiunto - dovrebbe capire che i fatti non si possono cambiare a furia di proclami. Una cosa è fare parole, annunci, rassicurazioni e repentini passi indietro e un'altra cosa è emettere provvedimenti che vanno nella direzione contraria. Quindi, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Presidente Scopelliti nell'ultimo Consiglio regionale che ha parlato di numero basso di prestazioni in day surgey, pari a 181 l'anno, tale da non consentire il mantenimento del servizio, sostenere, come fa Salerno, che l'unità operativa di oncologia non è mai stata in discussione, oltre ad essere fuorviante è un'evidente bugia. Anche per rispetto al mandato istituzionale ricevuto dai vibonesi, dovrebbe mostrare maggiore riguardo nei confronti della partecipazione diretta nella vita sociale dei cittadini l'on. Salerno, al quale ricordo che la manifestazione che ha visto scendere in piazza migliaia di persone, sindaci, amministratori e associazioni della provincia di Vibo Valentia non è stata la protesta di Bruno Censore o del PD, ma è stata la spontanea reazione dei cittadini, al di là del loro colore politico, è stata la reazione degli utenti, dei malati, delle loro famiglie che sono scesi in piazza per reclamare un loro sacrosanto diritto". "Per quanto riguarda il repentino e doveroso passo indietro di Scopelliti, che ha garantito che il reparto di Oncologia di Tropea non sarà chiuso - ha sostenuto Censore - ho già avuto modo di esprimermi e, ricordando a Salerno che le parole sono una cosa e i fatti un'altra, ribadisco la speranza che il Presidente-commissario non si smentisca ancora una volta e che produca, mettendo nero su bianco, tangibili provvedimenti consequenziali. Infine, chi conosce la mia storia politica, istituzionale e soprattutto personale sa che non mi sono mai sottratto al confronto. Scopelliti, quindi, qualora lo dovesse ritenere opportuno, sa benissimo come contattare e rintracciare il sottoscritto che, nella convinzione che il dibattito sia il fondamento della democrazia e rigettando l'approccio dispotico che finora ha contraddistinto il centrodestra calabrese, il confronto l'ha sempre reclamato".

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