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    Lettera aperta di Guccione a Napolitano e Monti: "Sorveglianza forestali H24"

     

     

    Lettera aperta di Guccione a Napolitano e Monti: "Sorveglianza forestali sia H24"

    26 nov 11 "La grande fragilità e l'estrema vulnerabilità del territorio calabrese si manifesta in maniera drammatica ogniqualvolta si verifica nella nostra regione un evento atmosferico straordinario. E' tempo, prima che accadano nuovi lutti e disgrazie, che si attivi una politica seria e concreta di tutela del suolo e di salvaguardia della pubblica incolumità". E' quanto scrive il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione in una lettera aperta inviata al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio, oltre che ad alcuni ministri ed al responsabile nazionale della Protezione civile. "La Regione Calabria, con una delibera di Giunta del 1999 avente ad oggetto 'Organizzazione del servizio di sorveglianza idraulica' - scrive Guccione - ha avviato, con contratto di lavoro interinale, il servizio di controllo dei corsi d'acqua della regione. Tale servizio si è rilevato di fondamentale importanza per la redazione del Piano di assetto idrogeologico. Nel dicembre del 2010 l'Afor, previa regolare selezione pubblica tramite gli ex uffici di collocamento territoriali, ha avviato in servizio circa 300 lavoratori su scala regionale con le qualifiche di ufficiale idraulico, sorvegliante idraulico ed addetto ai centri di digitalizzazione. In tutte le regioni il servizio di sorveglianza idraulica è garantito 24 ore su 24, ma in Calabria questo non accade. Si preferisce spendere circa cinque milioni di euro l'anno per pagare gli stipendi dei sorveglianti idraulici impegnati solo tre giorni a settimana e assunti con contratto di lavoro di diritto privato anziché trasformare questo rapporto in contratto di diritto pubblico, con copertura per l'intera settimana lavorativa e con annessa reperibilità per eventi di calamità naturale. Allo stato può capitare, quindi, come è già accaduto in passato, che il maltempo colpisca la nostra regione provocando frane, lutti e dissesti di ogni tipo e che il personale addetto alla vigilanza idraulica non possa essere utilizzato perché in quel giorno non é in servizio. Perché tutto questo? A chi giova questa situazione?". "Insieme ad altri tre consiglieri regionali, Ferdinando Aiello, Bruno Censore e Antonino De Gaetano - afferma ancora Guccione - abbiamo denunciato il gravissimo stato di disagio tecnico-organizzativo ed economico in cui versa il Servizio di monitoraggio della Rete idrografica regionale e abbiamo chiesto l'immediata rimozione di tutte le problematiche ostative che non consentono il pieno e funzionale svolgimento delle attivita" di vigilanza e sorveglianza idraulica. Ad oggi, però, nulla è cambiato. A che serve, allora, piangere all'indomani che si verificano lutti e tragedie? Non sarebbe meglio programmare e prevenire invece che aspettare che il mondo ci frani addosso?".

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