Magarò consegna targa antindrangheta a San Marco Argentano - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Magarò consegna targa antindrangheta a San Marco Argentano

21 nov 11 Continua il tour del presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Salvatore Magaro', nei comuni calabresi che hanno aderito all'iniziativa "Qui la 'ndrangheta non entra''. A San Marco Argentano - riferisce un comunicato di Magarò - la cerimonia di scopertura della targa si è arricchita di ulteriori significati, poiché è coincisa con la celebrazione della Virgo Fidelis, patrona dell'Arma dei carabinieri, e con l'intitolazione di una strada a Salvo D'Acquisto. "In molti comuni - ha detto Magarò - la targa è diventata l'occasione per ricordare cittadini che hanno pagato con la vita, la scelta di dire 'no' alle mafie o più semplicemente di fare il proprio dovere. Era l'obiettivo che volevamo raggiungere: riscoprire la memoria su accadimenti della cronaca del nostro passato recente, mantenere vivo il ricordo delle gesta di uomini che la storia ha consegnato al presente come 'eroi inconsapevoli' e promuovere una riflessione critica, sul ruolo che ciascuno di noi, può compiere, nel quotidiano, contro l'illegalità diffusa e la cultura mafiosa". Magarò ha poi aggiunto: "La targa 'Qui la 'ndrangheta non entrà è il tentativo di affermare una simbologia positiva. La 'ndrangheta ha i suoi riti e si nutre di simbologia: attraverso essi tesse, giorno dopo giorno, la rete di affiliati e fedelissimi. Anche noi, per sconfiggere la 'ndrangheta e le mafie, abbiamo bisogno di riconoscerci in simboli e buone pratiche di vita, attorno ai quali stringere il cerchio dell'alleanza, per sconfiggere il malaffare. I nomi sulle strade di chi ha compiuto l'estremo sacrificio, come il brigadiere Salvo D'Acquisto e le insegne di volontà, come la targa, sono come i fari per i pescatori: nel mare in tempesta indicano sempre la rotta per raggiungere il porto sicuro. La Calabria è anche un popolo di pescatori: le contingenze storiche spesso avverse ci hanno insegnato a solcare mari bui e tempestosi. Riusciremo ad attraversare anche le acque torbide e insidiose della 'ndrangheta, insieme, uniti: solo se lo vogliamo veramente''.