Maiolo "Ue ha bocciato riprogrammazione Por" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Maiolo "Ue ha bocciato riprogrammazione Por"

17 nov 11 "Ribadiamo ancora una volta l'esigenza di ascoltare Scopelliti in Commissione consiliare sulla gestione dei fondi comunitari 2007-2013, sui contenuti dell'accordo firmato con l'allora morente, e oggi seppellito, Governo Berlusconi, che riduce dal 50% al 25% la quota di cofinanziamento nazionale ai programmi europei, ma soprattutto sulle conseguenze delle 'bacchettate' che la commissione europea continua a dare al Governo regionale per l'incapacità di governo". Lo sostiene, in una nota, il consigliere regionale del Pd Mario Maiolo, ex assessore ai Fondi comunitari. "L'ultima, in ordine di tempo - aggiunge - è la lettera inviata ai membri del Comitato di sorveglianza del Por Calabria da Michele Laine, della Commissione europea Occupazione e Affari sociali, il quale, questa volta, sottolinea come 'la proposta di modifica del piano finanziario debba essere giustificata da un'argomentazione solida in merito al suo impatto, nonché da una provata argomentazione che dimostri che la strategia d'insieme del Po e l'attuazione dei suoi obiettivi non vengano compromessé". "Laine scrive, inoltre - riferisce ancora Maiolo - che 'al momento la Commissione non ha alcuna garanzia in merito alla continuita' delle scelte strategiche del programma al di là della scarsa enunciazione contenuta nella procedura di consultazione scritta pervenutaci in copià. La Commissione boccia, dunque, la riprogrammazione che non consentirà né di essere adottata entro il 31 dicembre 2011, né nelle annualità successive, vanificando il raggiungimento degli obiettivi strategici condivisi con la Commissione e sciupando l'occasione di sviluppo dei fondi comunitari per la nostra regione". Secondo Maiolo, "era facile prevedere tutto ciò e noi l'avevamo previsto nell'ultimo consiglio ad hoc sui fondi, in cui Scopelliti e Mancini addirittura hanno omesso di informare il Consiglio di aver intrapreso questo percorso di riprogrammazione che oggi la Commissione europea mette in discussione. Un ulteriore doccia fredda per la Calabria e i calabresi che, in un momento drammatico di crisi economica globale come questo, si vedono presi in giro da un Governo regionale che, a parte proclami e sfilate, non riesce a prospettare, figuriamoci garantire, un minimo di ripresa economica e un futuro dignitoso".