Lagana (Pd) "Con nuovo Governo ripresa rigore e sobrietà" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Lagana (Pd) "Con nuovo Governo ripresa rigore e sobrietà"

16 nov 11 "Rimbocchiamoci le maniche, è tempo di ripartire. L'Italia deve risollevare le sue sorti dopo uno dei periodi più bui della storia repubblicana. Al nuovo governo, presieduto dal senatore prof. Mario Monti, rivolgo il mio augurio di buon lavoro, nella certezza che il nostro Paese riuscirà a intraprendere il percorso del rigore, della sobrietà e della crescita economica: l'unica strada che oggi possiamo seguire per non finire nel baratro". Lo afferma, in una nota, la deputata del Pd Maria Grazia Laganà Fortugno. "Ci sono alcuni aspetti - aggiunge - che meritano di essere rimarcati sulla nascita di questo Consiglio dei ministri. Su tutti vi è la presenza di tre donne in altrettanti dicasteri chiave: il prefetto Anna Maria Cancellieri all'Interno, l'avvocato Paola Severino alla Giustizia e la professoressa Elsa Fornero al Welfare con delega alle Pari opportunità. Si tratta di donne dall'alto profilo umano e spessore professionale, i cui curricula parlano chiaro e che sono certa contribuiranno a dare impulso all'azione politico-amministrativa delle istituzioni di governo che oggi rappresentano". La deputata del Pd, componente della commissione Difesa della Camera, rivolge poi un "particolare augurio di buon lavoro" anche all'ammiraglio Giampaolo Di Paola, presidente del Comitato militare della Nato, nominato ministro della Difesa. "Il presidente Monti - dice Maria Grazia Laganà - non avrebbe potuto compiere una scelta più prestigiosa e lungimirante, che premia il merito e la competenza. L'Italia, impegnata in diverse missioni di pace all'estero, sul piano militare e operativo è già stata rappresentata nel migliore dei modi, dinanzi ai partner dell'Alleanza atlantica, dall'ammiraglio Di Paola, che sono certa ricoprirà in maniera eccellente anche il nuovo ruolo politico che gli è stato conferito. Il ministro della Difesa non era presente al giuramento perché impegnato in Afghanistan, in missione con il Comitato militare. E' il primo segno di un cambiamento, di una cultura del lavoro e di una dedizione assoluta allo Stato che, ne sono convinta, presto porterà buoni frutti all'Italia".