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    Commissione regionale antimafia ascolta il testimone Masciari

     

     

    Commissione regionale antimafia ascolta il testimone Masciari

    10 nov 11 La Commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio regionale si e' riunita sotto la presidenza del consigliere Salvatore Magarò (Scopelliti presidente) per un'audizione del testimone di giustizia Pino Masciari, imprenditore edile del vibonese costretto a lasciare la Calabria dopo avere denunciato chi cercava di imporgli il pizzo. Masciari ha ricordato "quasi venti anni di calvario, soprattutto - ha detto - per mia moglie ed i miei figli, costretti a vivere sempre nascosti ed esiliati dalla Calabria", ringraziando il ministero dell'Interno ed il sottosegretario Alfredo Mantovano per l'aiuto fornito. "Avevo cantieri aperti a Lipsia, Dresda, Berlino ed oltre 250 dipendenti in Calabria - ha ricordato Masciari - e mi sono ritrovato disoccupato dalla sera alla mattina". "L'omertà è il primo alleato naturale della 'ndrangheta - ha detto il presidente Magaro' nel suo intervento - ma una storia di coraggio come quella di Pino Masciari deve sospingerci tutti a fare di più. Masciari merita più attenzione non solo come testimone di giustizia, ma come portatore di una esperienza, di un fulgido esempio che va raccontato in Calabria e nel resto d'Italia. Molte cose stanno cambiando anche da noi grazie anche alla forte azione dello Stato e delle sue articolazioni e ne è riprova la cattura di pericolosi latitanti e di personaggi di primissimo piano delle cosche mafiose. Ed insieme a questa meritoria azione anche la Regione ha approvato importanti provvedimenti di legge, tra cui la norma che autorizza la Giunta regionale a privilegiare l'acquisto di beni e servizi da quegli imprenditori, trasparenti e coerenti, sottoposti alle angherie ed ai soprusi delle organizzazioni criminali e che si ribellano a queste imposizioni. Sono dell'idea che Pino Masciari ed il portato della sua esperienza devono diventare patrimonio diffuso dei processi di costruzione della legalità in Calabria. In questo senso lavoreremo in maniera sinergica con l'assessore alla Cultura ed alla Pubblica istruzione per incrementare le occasioni di sensibilizzazione e di crescita culturale sui temi della legalità e della trasparenza. Tante cose in Calabria si stanno muovendo grazie anche all'azione della Chiesa e dei suoi vescovi, un cammino ineludibile verso la libertà da ogni condizionamento, unica strada per un futuro di serenità e di lavoro per le giovani generazioni". Secondo il vicepresidente della Commissione, Bruno Censore, "la vicenda di Pino Masciari è emblematica perché rappresenta non solamente un importante esempio di denuncia verso la prepotenza criminale, ma riproduce la voglia di quella Calabria onesta di scrollarsi di dosso la morsa della criminalità organizzata. Aver voluto sentire Masciari in Commissione significa anche voler tenere accesi i riflettori sulla condizione di vita e di disagio umano e sociale dei testimoni di giustizia e dei loro familiari, che vengono sradicati dal loro vissuto quotidiano ed inseriti in un sistema di protezione che limita la libertà personale di movimento e di relazione, quasi sempre in un contesto geografico lontano dai propri affetti e dall'ambiente in cui si è sempre vissuto. Ringrazio, pertanto, il Presidente Magarò, il collega Mario Maiolo e gli altri componenti della Commissione per aver avuto la sensibilità di sostenere l'idea di ascoltare Pino Masciari, a cui va tutta la vicinanza istituzionale per la battaglia di giustizia e di civiltà che da anni porta avanti insieme alla sua famiglia. A quest'ultima rivolgo l'augurio di un rapido rientro nella propria terra in una condizione di normalità". Ai lavori della Commissione hanno partecipato i consiglieri Rappoccio (Insieme per la Calabria), Maiolo (Pd), Censore (Pd), Dattolo (Udc), Pacenza (PdL) e Vilasi (PdL). Era inoltre presente il capo di gabinetto del Presidente del Consiglio regionale, Pasquale Crupi.

    Pacenza "Audizione commovente". "La testimonianza, drammatica e commovente allo stesso tempo, offertaci oggi da Pino Masciari è un esempio che va veicolato in ogni parte della Calabria". E' quanto afferma in una dichiarazione il consigliere regionale Salvatore Pacenza (Pdl). "E' ormai maturo il momento che nella nostra regione - prosegue Pacenza - si lavori con forte spirito unitario per contrastare un fenomeno che, per sua natura, rischia di condizionare ogni ipotesi di crescita civile e di sviluppo economico. La Giunta regionale e la Commissione contro la 'ndrangheta hanno messo in campo provvedimenti contro l'usura e le vittime del pizzo lavorando, altresì, sul piano della formazione culturale con programmi che coinvolgono le giovani generazioni. Il percorso è certamente lungo, ma siamo certi che alla fine prevarrà la legalità ed il vivere civile"

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