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    Il Consiglio regionale approva il Piano per il Turismo

     

     

    Il Consiglio regionale approva il Piano per il Turismo

    07 nov 11 Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Piano del Turismo sostenibile varato dalla Giunta regionale. Le conclusioni del dibattito le ha tratte il presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti. "E' un piano - ha detto il Presidente della Regione - che rappresenta un primo importante tassello per la costruzione di una Calabria che vuole essere diversa sul versante dell'offerta turistica. Pur non essendo la panacea di tutte le soluzioni possibili questo piano è certamente un punto di riferimento per azioni di ripartenza e di sviluppo del turismo. Sono stati infatti programmate importanti iniziative finalizzate alla pluralità dell'offerta, puntando alla destagionalizzazione dei periodi di riposo e di svago per chi desidera venire in Calabria, superando localismi, magari legati ad interessi elettorali dell'assessore di turno, con il risultato che sono state realizzate in passato strutture in zone isolate, senza collegamenti, quindi, senza possibilità di essere fruite perché fuori circuito. Oggi, invece abbiamo messo in rete il 60% dei comuni calabresi che ospitano il 97% dei flussi turistici regionali. Lì abbiamo concentrato le risorse a sostegno della significatività di questi flussi, seppure ancora insufficienti, orientando la domanda ed avvalorando l'attrattività del territorio". "Stiamo anche seriamente pensando - ha proseguito Scopelliti - a diversificare i sistemi di mobilità da e per la Calabria, in alternativa al trasporto su gomma e su rotaia. Porti ed aeroporti sono dunque al centro della nostra attenzione ed in questa direzione già la Giunta regionale ha licenziato i primo provvedimenti sulla portualità, la cantieristica"

    Rinviate nomine Corecom. Il Consiglio regionale, esaurita la parte dei lavori relativa al question time, ha deciso di rinviare alla prossima seduta utile, su proposta del presidente del gruppo del Pd, Sandro Principe, la nomina dei tre componenti del Corecom, il comitato regionale delle comunicazioni. Subito dopo l'intervento di Principe, il capogruppo del Pdl, Luigi Fedele, intervenendo, ha accolto la richiesta di Principe "prendendo atto che la minoranza non ha ancora raggiunto una sintesi unitaria per quel che concerne il nome su cui convergere". Secondo quanto appreso, dei tre componenti del Corecom due saranno appannaggio della maggioranza di centrodestra ed il terzo su indicazione del centrosinistra. Il Consiglio sta proseguendo i lavori sul provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale concernente il turismo sostenibile di cui è relatore in aula il capogruppo del Pdl Luigi Fedele.

    "E' una legge di sistema quella appena approvata dal Consiglio regionale, proposta dalla Giunta". E' quanto afferma il vicepresidente del Consiglio, Alessandro Nicolò. "Per la prima volta, dopo quarant'anni - aggiunge - di esperienza regionalista, la nostra Regione può contare su un sistema normativo che vara una rete di azioni istituzionali che vincola il 60% dei comuni calabresi che accolgono oltre il 90% del turismo in Calabria. Con questa azione si mettono al bando inutili localismi e si rafforzano sistemi, esaltando l'attrattività dei territori sotto il profilo paesaggistico, culturale, etnologico e archeologico. La Calabria ha scritto veramente una pagina nuova liberandosi da quella vecchia offerta turistica che guardava solo al periodo estivo legato alla balneazione, ignorando spesso le potenzialità della nostra montagna, ricca di tradizioni e di boschi secolari. Tenere insieme queste eccellenze significa avere lo sguardo attento al futuro coinvolgendo in questo progetto di rilancio del turismo imprenditori privati, istituzioni pubbliche per un lavoro d'insieme capace di scrivere pagine nuove anche per lo sviluppo e l'occupazione nella nostra terra".

    Il voto contrario del Pd al piano per il turismo sostenibile é stato annunciato con l'intervento del consigliere Mario Franchino, il quale ha parlato di "insufficiente accessibilità delle destinazioni urbanistiche, scarsa attenzione per la formazione degli addetti e sullo sviluppo della cultura dell'accoglienza. Serve una maggiore complementarietà tra soggiorni balneari ed i territori retrostanti, ricchissimo di attrattive ma spesso penalizzato".

    Per il consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Mimmo Talarico, il piano che è stato "presentato oggi contiene diverse azioni a favore del turismo Calabrese ma ne mancano due fondamentali che dovrebbero che dovrebbero presiedere qualsiasi politica turistica. La prima è la tutela della bellezza che non viene assolutamente presa in considerazione. Non bastano i cartelloni pubblicitari, le campagne milionarie come è stato fatto in passato e anche di recente, animando in maniera discutibile anche i Bronzi di Riace. Cosa viene a fare un turismo in Calabria? A godersi la bellezza del mare, delle nostre montagne? Ma se noi continuiamo a deturpare le coste e le montagne, viene meno il presupposto dell'attrazione turistica che è la bellezza. Dov'é la coerenza tra questo piano e la legge sulla casa approvata dalla maggioranza di questo Governo Regionale che consente un aumento del 20% ovunque. Qual'é la coerenza di questo piano con i depuratori che non funzionano, con il mare sporco. Dobbiamo fare in modo che il piano del turismo riguardi la mobilità dei turisti". "Sono stati ridotti i treni - conclude - che arrivano in Calabria e il sistema ferroviario interno è stato debellato e per percorrere la Sa-RC da Cosenza a Reggio Calabria ci si impiega tre ore ed ecco perché il flusso è diminuito perché la gente ha il terrore di entrare in questo girone infernale".

    "Il turismo è considerato uno dei settori strategici per lo sviluppo della regione e in grado di creare occupazione stabile e diversificare il sistema produttivo locale salvaguardando le specificità culturali e territoriali tipiche". Così il capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale, Luigi Fedele, nel suo intercvento in Assemblea. "L'assenza finora di una strategia complessiva sul turismo in Calabria si è tradotta nella presenza di un sistema imprenditoriale disomogeneo e poco strutturato; nella scarsa rappresentatività del settore; nella forte specializzazione del mercato turistico, nel prodotto 'balneare', favorita anche dalla limitata capacità di accoglienza delle città capoluogo e dei comuni più grandi della regione. La strategia di azioni del piano - ha detto ancora Fedele - è stata elaborata sulla base dei principi di sostenibilità enunciati dall'Unione Europea ed in raccordo con gli strumenti di pianificazione strategica del comparto turistico in Calabria e in coerenza con gli obiettivi operativi del Por Calabria 2007-2013, in particolare dell'asse quinto risorse culturali, naturali e turismo sostenibile. Il piano, infine, consentirà di investire significative risorse comunitarie, circa 143 milioni di euro, destinate a promuovere al meglio il pacchetto Calabria, per accrescere la competività del mercato costruendo nuovi prodotti turistici e per riequilibrare la distribuzione spaziale delle attività turistiche dalla costa verso l'interno per migliorare la qualità dei servizi al turismo".

    "Il piano Regionale di Sviluppo Turistico, così come è stato presentato in consiglio Regionale, non può trovare la condivisione del Partito Democratico. Anzi, invochiamo la revisione per far posto a scelte strategiche di diversa natura volte a cogliere le opportunità di crescita e di sviluppo che possano rendere il marchio Calabria unico e distintivo in tutto il mondo". Con queste parole, il consigliere del Partito Democratico Bruno Censore ha aperto il suo intervento in Consiglio invitando l'assise regionale ad una attenta riflessione prima dell 'approvazione del piano triennale di programmazione turistica. ''Il documento all'esame dell'aula contiene elementi di forte criticità che gli stessi operatori del settore, gli amministratori locali e le associazioni di categoria ci invitano a superare. Innanzitutto, continua in modo perentorio l'esponente democrat, il piano non trasmette alcun spunto interessante in ordine agli obiettivi strategici nel medio e lungo periodo, in quanto manca una visione complessiva della programmazione turistica che la Calabria attende da più tempo. Mancano gli elementi di innovazione e competitività che risultano fondamentali per incidere con decisione ed in maniera nuova nel mercato turistico nazionale ed internazionale. Non condividiamo l'impianto economico che necessitava di una rimodulazione del Por per destinare a questo settore maggiori risorse e che trascura in modo palese la formazione e la riqualificazione delle figure professionali. In realtà, continua ancora Censore, credevamo che l'elaborazione di questo documento potesse seguire lo spirito della concertazione per come è previsto nella legge regionale sul turismo. Del resto, in tutto questo risulta pesantissima l'assenza dell' assessore regionale al turismo che avrebbe dovuto guidare questa fase così importante e delicata per la vita economica della nostra regione. La Calabria può svolgere il ruolo di grande attrattore turistico nel Mediterraneo a patto che si dimostri di essere capaci di scelte coraggiose. Tutto ciò non è dato intravederlo in questo piano triennale con la conseguenza che la spesa programmata rimanga fine a se stessa senza apportare alcun beneficio al sistema turistico di questa Regione".

    Per il consigliere Rosario Mirabelli "il turismo è argomento che mobilita moltissimi settori dell'economia e il piano proposto dalla Giunta regionale esamina puntualmente le criticità dei diversi sottosettori. La cosa più importante però, a breve termine, è impegnare il massimo delle risorse disponibili tenendo conto che l'obiettivo finale, la sfida, è di spalmare nel più ampio tempo possibile la presenza turistica sul territorio calabrese"

    Il consigliere Fausto Orsomarso ha rilevato che "il turismo rappresenta una straordinaria leva per rilanciare l'economia calabrese. E' venuto il momento di creare le condizioni che i calabresi anziché recarsi alle terme di Fiuggi, per esempio, rimangano in Calabria a godere dei servizi innovativi che anche il sistema termale calabrese è in condizioni di fornire. La Giunta regionale e il presidente Scopelliti hanno prodotto un eccezionale lavoro, scientifico, e che attraverso una legge può veramente determinare le condizioni ottimali per un turismo diffuso e che sappia anche valorizzare le straordinarie eccellenze del territorio calabrese".

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