Grandinetti (Fli) "La scuola di magistratura non sia merce di scambio" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Grandinetti (Fli) "La scuola di magistratura non sia merce di scambio"

05 nov 11 "L'ubicazione della scuola di magistratura per il centro-sud, tanto contesa all'interno del Pdl, alla fine pare abbia trovato la soluzione ottimale del 'mal comune mezzo gaudio' a discapito della Calabria, ed in particolare di Catanzaro". Lo sostiene, in una nota, il vicecoordinatore regionale di Futuro e libertà, Francesco Grandinetti. "E' di tutta evidenza - aggiunge - che la decisone assunta di aprire una sede a Catanzaro e l'altra a Benevento sia frutto di un compromesso politico partorito all'interno del Pdl. Ci possono essere mille motivi che hanno indotto l'attuale rappresentanza politica del Pdl a trovare la formula del compromesso, magari con la speranza che, passata la bufera, Catanzaro possa reclamare l'unificazione dell'ubicazione della Scuola di magistratura nel perimetro del capoluogo di regione, ma ciò non giustifica l'atteggiamento supino e remissivo di chi doveva far rispettare un principio di giustizia e di legalità oltre che il rispetto delle sentenze. La sede della Scuola di magistratura non può essere considerata merce di scambio per mantenere gli equilibri interni di una forza politica che sta traballando, ma Catanzaro deve pagare anche il prezzo della tenuta del Governo". "Il sindaco di Catanzaro, Michele Traversa, che ancora ricopre la carica di deputato - conclude Grandinetti - ha l'occasione di far pesare il suo voto come un macigno a favore della Calabria e di Catanzaro. Se dovesse andare avanti la doppia apertura o la formula della sede distaccata, saremo costretti ad assistere ad un ulteriore scippo e al conseguente impoverimento di prestigio che la città di Catanzaro e la Calabria non meritano".