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    Assemblea PD a Lamezia, Commenti e reazioni

     

     

    Assemblea PD a Lamezia, Commenti e reazioni

    03 nov 11 "Quattro iniziative per costruire il Pd forte che vogliamo realizzare". Le ha annunciate il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, nell'intervento con cui ha concluso l'assemblea di Lamezia Terme. "Entro fine gennaio-inizi di febbraio - ha detto Oliverio - organizzeremo una convention per aprire il cantiere e mettere a punto un progetto-Calabria che cominceremo a costruire, sin dai prossimi giorni, insieme alle forze sociali e ai territori. Il secondo appuntamento che proporremo riguarda i giovani. Sul modello dell'incontro 'Finalmente Sud' svoltosi nei giorni scorsi a Napoli con la partecipazione di Pierluigi Bersani incontreremo i giovani della nostra regione e con loro metteremo al centro della nostra riflessione il lavoro, la formazione e la domanda di partecipazione che c'é in Calabria. La terza tappa riguarda gli amministratori locali con cui affronteremo gli effetti dei tagli operati in questi mesi dal Governo nazionale e il mancato trasferimento di risorse e funzioni da parte della Regione e avanzeremo proposte sulle quali costruire iniziative propositive e rispondenti alle esigenze del governo locale. L'altro appuntamento riguarderà l'ambiente, la difesa del suolo, la salvaguardia dell'assetto idrogeologico del territorio, le fonti energetiche rinnovabili e la protezione civile". "E' chiaro - secondo Oliverio - che per mettere in moto forze ed energie bisognerà dare certezza e stabilità alla nostra organizzazione. Per questo occorre celebrare subito i congressi, i cui tempi sono, ormai, più che maturi. Parlo di congressi veri. Occasioni di confronto e di dibattito sui problemi della Calabria e dei territori per definire le piattaforme sulle quali un partito di governo indica gli obiettivi sui quali intende impegnarsi e per i quali le comunità locali sono chiamate a dare un sostegno attivo. I congressi devono costituire il punto di ripartenza della costruzione di un progetto collettivo, vasto e plurale".

    "Proponiamo di avviare un percorso politico unitario per l'elaborazione di un nuovo progetto per il futuro della Calabria e rivolgiamo un messaggio positivo e prioritario alle nuove generazioni per preparare una manifestazione con larga partecipazione di giovani e con il segretario nazionale Pier Luigi Bersani". E' quanto si afferma in un ordine del giorno approvato dall'assemblea del Pd convocata dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. "Ringraziamo il senatore Adriano Musi - prosegue l'ordine del giorno - per il generoso sforzo per la ricostruzione del Pd della Calabria e riconfermiamo la volontà di celebrare i congressi di circolo e provinciali entro dicembre 2011 attraverso il tesseramento 2010 confermato nel 2011 ed i cui termini di scadenza devono essere fissati con immediatezza".

    ''In questi mesi abbiamo capito sulla nostra pelle che il PD, per ritornare sulla scena politica calabrese come soggetto promotore di una nuova stagione di rilancio e di sviluppo, ha bisogno di cambiar pelle e, per cambiare, deve darsi una strategia ed impostare un progetto". E' stato un intervento particolarmente articolato quello con cui il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha aperto a Lamezia Terme la manifestazione sul tema "Un forte PD per costruire una reale alternativa di cambiamento in Calabria". "L'iniziativa di oggi - ha aggiunto Oliverio - nasce dalla consapevolezza che quando tutto sembra bloccato e immobile, bisogna assumersi le proprie responsabilità e fare qualcosa per produrre il cambiamento, anche a costo di sbagliare. Per troppo tempo ci siamo presentati ai nostri concittadini divisi, rissosi, attaccati più ai nostri piccoli calcoli di bottega che ad un progetto comune. Tutto ciò ci ha fatto perdere autorevolezza e credibilità e ci ha costretto a lasciare completamente il campo ad altre forze, che si sono confermate assolutamente inadeguate ed incapaci di affrontare i gravi problemi della Calabria e dei calabresi e di mettere in campo un'azione di governo capace di costruire il futuro di questa terra. Un partito, per essere credibile, deve avere un progetto di crescita, sociale e culturale ed un'organizzazione democratica adeguata a garantire formazione e selezione dei propri gruppi dirigenti. Ecco perché non è più rinviabile la stagione dei congressi che, anzi, bisogna aprire subito, senza ulteriori perdite di tempo. Per dire qual è il partito che vogliamo costruire in Calabria e per scegliere democraticamente i suoi gruppi dirigenti ad ogni livello. Accordi a tavolino e scelte calate dall'alto sarebbero la ripetizione di metodi e meccanismi del passato che non produrrebbero nessun passo in avanti. Anzi! E per questo che, con profonda convinzione ed altrettanta nettezza, diciamo: "mai più situazioni come quelle consumate a Caposuvero!. E' con questo spirito ed è in nome di questo progetto che abbiamo promosso l'iniziativa di oggi". Oliverio ha voluto subito sgombrare il campo sulle interpretazioni da attribuire alla sua iniziativa. "Nessuna prova di forza - ha detto - nessuna conta, ma il desiderio sincero di dare un contributo alla costruzione di una fase di dialogo e di confronto tra le varie componenti che operano nella società calabrese per dare vita ad un partito capace di proporsi come punto di riferimento in questo difficile momento della vita economica e sociale della nostra regione. La vasta e, per certi versi, inaspettata adesione che abbiamo registrato da ogni parte della Calabria conferma che c'é un grande patrimonio di forze e di energie che guardano al Pd con grande interesse e che sono disponibili ad un impegno attivo per la costruzione di un soggetto politico collettivo capace di rappresentare una reale alternativa di cambiamento per la Calabria. C'é, insomma, anche qui, nella nostra regione, una grande fame di politica con la P maiuscola. Le dimissioni da commissario del sen. Musi, in questo senso, hanno accelerato i tempi e hanno posto ognuno di noi di fronte ad una responsabilità diretta e precisa. Musi in questi mesi ha lavorato in una situazione carica di difficoltà per mettere il partito calabrese nelle condizioni di autodeterminarsi attraverso lo svolgimento immediato dei congressi di circolo e provinciali per i quali è stato, da lui stesso, adottato e fornito un apposito Regolamento dal quale partire per riprendere il cammino. Sarebbe ingeneroso non riconoscere che egli ha operato in una situazione non facile, carica di difficoltà e lacerazioni che hanno caratterizzato il Pd calabrese soprattutto all'indomani della cocente sconfitta elettorale regionale. Nonostante le tantissime difficoltà incontrate egli è riuscito a mettere il Pd nelle condizioni di svolgere i congressi per eleggere i gruppi dirigenti ad ogni livello. Ora spetta a noi, a tutti noi, a quelli che siamo qui e a coloro che hanno deciso di non esserci, di affrontare questa nuova fase con intelligenza, responsabilità, maturità e spirito unitario. Rilanciare il Pd per rappresentare una reale alternativa di cambiamento in Calabria: questo è, dunque, il compito che abbiamo davanti. Un compito arduo soprattutto se abbiamo la chiara consapevolezza di dover agire in una situazione economica, sociale e politica di crisi inedita del Paese che si aggrava di giorno in giorno ed i cui rischi sono davvero alti e possono determinare implicazioni devastanti. Una crisi economica e finanziaria senza precedenti che espone il nostro Paese a durissima prova. A fronte dell'assenza totale del governo nazionale, c'é un governo regionale di centrodestra sempre pronto a piegare la testa e a subire i "desiderata" di Tremonti e Berlusconi. Una giunta regionale, quella guidata da Scopelliti, che dopo un anno e mezzo di proclami e annunci, non ha realizzato un solo punto di quanto aveva pomposamente promesso sin dal suo insediamento". Oliverio ha parlato di "una situazione che vede la nostra regione ed il Paese in grande difficoltà. Per questo abbiamo sentito il bisogno di lasciare da parte ogni incertezza per mettere in piedi un'iniziativa capace di costruire un progetto per questa regione e per il suo futuro, alimentato dall'apporto di un confronto con i territori, la scuola, le università, il mondo del lavoro e dell'impresa. Questo incontro ha lo scopo di offrire a tutte le sensibilità del partito un'occasione di dialogo e di confronto per riaprire il circuito della partecipazione, ricreare un clima positivo nel quale il rispetto reciproco tra le diverse posizioni e personalità e l'amicizia tra di noi costituiscano una premessa importante ed elementi costitutivi dai quali non si deve prescindere per ispirare un impegno comune per costruire un partito in cui ognuno di noi ha creduto".

    Censore "Partito forte ancora possibile": "E' stato quasi naturale, per me, aderire e lavorare per una manifestazione che, lo sottolineo con estrema decisione, non è contro qualcuno ma é per qualcosa. Un qualcosa che, nonostante le oggettive difficoltà, riesce ancora ad accendere il nostro cuore, a stimolare il nostro entusiasmo. Quel qualcosa è il Partito Democratico. Siamo qui, quindi, per affermare il concetto che la costruzione di un partito forte, autorevole, credibile sia ancora possibile". Lo ha detto il consigliere regionale Bruno Censore intervenendo all'assemblea promossa a Lamezia Terme dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. "Siamo qui - ha aggiunto - per ribadire che la costruzione di un partito forte, autorevole, credibile è necessaria per una Calabria inginocchiata alla criminalità e alla disoccupazione. Siamo qui per ribadire che la costruzione di un partito forte è necessaria per consentirci di predisporre un'alternativa al Governo Berlusconi, che ha perso tutta la credibilità nel Paese e nello scenario politico ed istituzionale internazionale e di organizzare un'opposizione seria e credibile per incalzare un Governo regionale che finora si è limitato esclusivamente a fare sterili annunci, senza indicare nessuna soluzione rispetto alle priorità della Calabria: sanità, infrastrutture, lavoro e salvaguardia del territorio. Siamo qui per ribadire che la costruzione di un PD forte e strutturato è necessaria per non far affievolire il sogno di migliaia di democratici che ancora, nonostante tutto, continuano a credere nel Partito Democratico. Ecco perché, quindi, rivolgo un invito al Segretario nazionale Bersani, affinché non venga disperso il lavoro che, seppur in condizioni oggettivamente difficili, il Commissario regionale Adriano Musi ha portato avanti per definire regole certe e per gettare le basi per l'organizzazione e la strutturazione sull'intero territorio regionale del Pd". "Quella odierna - ha detto ancora Censore - non è una adunata di corrente. Lo dimostra il fatto che questo pomeriggio a Lamezia sono presenti diverse sensibilità di partito. Appare evidente, dunque, che non si tratta di 'un'opa ostilé, come qualcuno ha voluto definirla forse per sminuire la vera portata della manifestazione. Ben vengano, quindi, altre iniziative simili, dinanzi le quali non potrò far altro che aderire, qualunque sia la componente che le dovesse organizzare. Già in passato, d'altronde, non ho avuto esitazioni a sottoscrivere il documento politico dei Parlamentari Oliverio e Laratta, convinto come sono che, al di là delle convinzioni legittime di ognuno di noi, sia necessario lavorare, tutti assieme, per rafforzare il nostro partito, per radicarlo sui territori, per aumentare le occasioni di confronto e la discussione coinvolgendo tutti, perché un partito che è democratico per definizione deve assolutamente aumentare gli spazi di confronto come ha saputo fare la manifestazione odierna".

    Ciconte "Finalmente si parla di politica". "Finalmente si parla di politica". Lo ha detto il consigliere regionale Enzo Ciconte intervenendo all'assemblea del Partito democratico a Lamezia convocata da Mario Oliverio. "E' stato importante - ha aggiunto - il tentativo di Musi di dialogare con tutti in materia disinteressata. Dobbiamo tutti cercare di costruire un partito nuovo, più forte, che includa e non escluda. Facendo emergere le energie migliori e non per questioni anagrafiche".

    Guccione "Nuovo partito inizia da qui". "L'assemblea di oggi testimonia che è possibile fare politica per e non contro qualcuno. La partecipazione straordinaria di uomini e donne, giovani e meno giovani provenienti da ogni parte della Calabria testimonia che a nessuno è stato chiesto di mettere una 'maglietta' e che un dialogo è possibile, a prescindere dalle singole collocazioni o appartenenze". Lo ha detto il consigliere regionale Carlo Guccione nel suo intervento all'assemblea del Pd a Lamezia. "Quella di oggi - ha aggiunto - è stata una grande occasione per mettere in campo una proposta politico-programmatica, un nuovo progetto per la Calabria in grado di rispondere ai tanti fallimenti del presidente Scopelliti e del centrodestra calabrese. E' giunto il tempo di passare dalle parole ai fatti. I congressi vanno celebrati immediatamente per dare finalmente al Pd calabrese gruppi dirigenti legittimati, radicati nei territori e presenti tra la gente". "Dobbiamo restituire ai cittadini - ha detto ancora Guccione - la possibilità di scegliere i loro rappresentanti in Parlamento attraverso una nuova legge elettorale. Il Pd guarda al futuro di questa regione che il governo Berlusconi ha abbandonato a se stessa, depredandola perfino delle risorse e dei finanziamenti che le erano destinata. Il nuovo Pd comincia da qui. Ben vengano altre iniziative e nuovi incontri per discutere ed affrontare i problemi che impediscono a questa nostra terra di rivendicare un proprio ruolo nel panorama politico del Paese. In questo percorso c'é spazio per tutti quelli che hanno a cuore il destino di questa regione. Il rilancio del Paese non avviene se non riparte il Mezzogiorno, che non può più essere mortificato da coalizioni di governo nazionali e regionali che finora hanno saputo dire soltanto tanti no, tarpando le ali allo sviluppo, provocando il collasso della sanità, buttando in mezzo ad una strada i lavoratori precari, tagliando risorse e finanziamenti per le infrastrutture, mettendo a rischio i fondi comunitari che non vengono utilizzati con la necessaria efficacia e progettualità, trascurando l'assetto idrogeologico del territorio che peggiora di giorno in giorno, abbandonando il porto di Gioia Tauro, che era il nostro fiore all'occhiello e continuando a mandare via i nostri giovani migliori per cercare lavoro altrove".

    N.Oliverio "Grande voglia di discussione". "Mario Oliverio ha colto l'esigenza della voglia di discutere che c'é all'interno di questo partito". Lo ha detto il deputato del Pd Nicodemo Oliverio nel suo intervento all'assemblea di Lamezia Terme. "Questo perché - ha aggiunto - soltanto cercando questo momento di riflessione possiamo costruire una grande casa del Pd dove tutti devono trovare accesso per valorizzare la propria identità per promuovere politica e costruire reti orizzontali. Bisogna anche smettere di parlarci attraverso la stampa". Secondo Nicodemo Oliverio, "c'é bisogno di un partito forte, radicato e unito che aiuti la Calabria e aiuti sicuramente la Calabria a Roma. Bisogna lavorare tutti insieme per un unico obiettivo come fanno due squadre di minatori che scavano una galleria partendo dai lati opposti e si incontrano al centro".

    Scalzo "Basta con poltrone e carriere". "Occorre tornare a parlare di un progetto per la Calabria e meno di poltrone, cariche, metodi di scelta e carriere personali. Questo perché dobbiamo prepararci a ricostruire la Calabria ed il Paese dopo lo sfascio politico e morale che il centrodestra ha provocato portando l'Italia sull'orlo del baratro". Lo ha detto il capogruppo del Pd nel Comune di Catanzaro, Salvatore Scalzo, nel suo intervento all'assemblea di Lamezia Terme. "La parola nel Pd calabrese - ha aggiunto Scalzo - deve passare ai circoli ed alla base contro ogni alchimia o attendismo che cela solo il desiderio di rimandare i congressi ed allontanare prospettive di reale democrazia all'interno del partito. Il Pd dovrà dotarsi di una chiara identità che rimetta la redistribuzione, la giustizia sociale e le politiche per il lavoro in favore della nuova generazione quali priorità di un Paese che guardi finalmente al futuro". "Abbiamo bisogno - ha concluso Scalzo - di fare immediatamente i congressi perché al partito serve un'organizzazione sul territorio legittimata e un dibattito politico all'altezza della situazione".

    De Gaetano "Serve partito forte e unito". "Auspico la costruzione di un Partito Democratico forte dove ci sia il massimo di unità che vuol dire confronto, dibattito e idee". Lo ha detto il consigliere regionale Nino De Gaetano nel suo intervento all'assemblea del Pd a Lamezia Terme. "Occorre costruire - ha aggiunto - una forte opposizione di governo allo sfascio del centrodestra in Calabria e al malgoverno di Berlusconi a livello nazionale".

    Cesare Marini "Accanto ad Oliverio". "Ben venga l'idea del progetto lanciato da Mario Oliverio, che ringrazio. Dico che sono accanto a lui su questa strada che dobbiamo percorrere insieme e ringrazio anche tutti coloro che parteciperanno alla costruzione di questo percorso". Lo ha detto il deputato Cesare Marini nel suo intervento a Lamezia Terme. "Siamo sull'orlo di un abisso - ha aggiunto - e l'Italia è in una situazione di vero pericolo. Non dobbiamo dimenticarlo e dobbiamo avere un atteggiamento di serietà rispetto a quello che ci aspetta. Ho sentito parlare di partito che include, ma cosa significa? Se si intende un partito che apre le porte a chi vuole iscriversi, di fatto c'é sempre stato. Bisogna capire, invece, che dobbiamo raccogliere quanti ritengono che le idee che abbiamo proposto coincidano con le loro".

    Laratta "Divisioni non servono a nessuno": "Quello di stasera è un punto di partenza ed è necessario aprire a tutte quelle forze che stasera sono assenti perché un partito diviso non serve a nessuno". Lo ha detto nel corso dell'assemblea di Lamezia Terme il deputato del Pd Franco Laratta. "C'é la necessità - ha aggiunto - di costruire un partito unito con regole e con trasparenza. Abbiamo un nemico che è esterno e non interno e noi dobbiamo essere uniti per combatterlo. Scopelliti è il frutto delle nostre divisioni e delle nostre lacerazioni. Ognuno deve portare un bilancio delle attività che ha svolto e dobbiamo saperci mettere in discussione noi stessi, ma dobbiamo anche saper valorizzare il meglio che abbiamo. Non basta vincere ma bisogna avere competenze. Al comando c'é bisogno di una squadra e non di un uomo solo".

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