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    Convegno IDV su etica e politica

     

     

    Convegno IDV su etica e politica

    05 mar 11 ''Non basta saper amministrare: serve anche la liberta' di informazione, la cultura politica partecipate e un'autonomia dai poteri criminali per chi va ad amministrare nella nostra regione. Dobbiamo, insomma, creare l'intelligenza collettiva che possa migliorare la rappresentanza politica''. Lo ha detto Enzo Tromba, coordinatore regionale del Patto etico per la Calabria, intervenendo, secondo quanto riferisce un comunicato, ad un convegno a Reggio Calabria organizzato insieme al gruppo regionale di Idv. Secondo il consigliere regionale Mimmo Talarico, ''c'e' ormai una scissione tra etica e politica e tra etica e democrazia. La morale per molti politici calabresi e' solo la 'conclusione della favole', come diceva Longanesi. Noi siamo qui per ricucire un rapporto tra etica epolitica che deve essere inscindibile. Denunciamo la scomparsa del concetto di 'vergogna'. Oggi ha aggiunto Talarico - non esistono piu' le cose eticamente deplorevoli ed a tutto cio' ci ha abituato il berlusconismo che ci fa persino sentire la mancanza delle rettitudine degli uomini politici del passato. La politica dovrebbe fare un passo indietro dinanzi a questo stato di cose a favore della creazione di contrappesi che non sono politici o espressioni di questa politica. La morale e' un insieme di comportamenti e di azioni politiche. Vogliamo definire etico quello che e' accaduto con le borse lavoro? Noi dell'Idv lo abbiamo denunciato gia' ad ottobre. In fondo Scopelliti e' solo piu' alto di Berlusconi''. Secondo il capogruppo regionale di Idv in Consiglio regionale, Emilio De Masi, ''il tema del convegno e' cruciale e l'approccio piu' giusto, anzi, spregiudicato per affrontarlo e' quello di affermare che la politica per definizione e' una dimensione morale. Occorre che insieme facciamo uno sforzo di riconsiderazione delle nostre attivita' perche', al di la' dei fatti giudiziari che riguardano qualcuno, e' immorale il fatto che non si faccia fino in fondo il proprio dovere. Solo se si da' questo taglio penso che avremo fornito un contributo utile alle dinamiche successive dell'attivita' politica ed istituzionale. La politica e' in crisi perche' ha smarrito le lotte culturali ed e' stata privata del proprio codice ispirativo''. Il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, presidente di Anci Calabria, ha fatto riferimento alla Commissione dell'associazione ''che ha gia' prodotto - ha detto - un codice etico per gli amministratori secondo cui tutti coloro che a qualsiasi titolo rappresentano l'Anci devono avere piena consapevolezza del significato etico delle proprie azioni e improntare i propri comportamenti alla massima onesta', correttezza e lealta'. Tutti i portatori di interesse diretti ed indiretti di Anci devono tassativamente evitare qualsiasi situazione anche potenziale di conflitto di interessi e promuovere e diffondere tutte le forme di contrasto all'illegalita'. La politica ha bisogno della rivoluzione delle coscienze che capiscano la fase che stiamo vivendo e, capovolgendo la clessidra, facciano divenire la base vertice e per questo e' necessario un serio confronto come quello di oggi''. Secondo il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ''per rinnovare la politica, da una parte c'e' bisogno di un centrosinistra unito e nuovo e, dall'altra, il coinvolgimento delle nuove e pulite generazioni. E' necessario fare affermare le forze migliori della nostra terra e questo lo vedo nella mia quotidianita' svolgendo le funzioni di sindaco da sei anni in una citta' difficile. Viviamo una situazione di poverta' che dilaga per cui anche fasce e ceti che prima erano su un livello di sufficienza oggi accusano un bisogno sconcertante che li mette a duro rischio morale per la lotta alla sopravvivenza''. Il dibattito si e' concluso con l'intervento del consigliere regionale Giuseppe Giordano, secondo il quale ''i cambiamenti che hanno interessato l'evoluzione della societa' richiedono oggi l'adozione di un approccio neo-etico e morale. Assistiamo a tempi di smarrimento per ogni politica sociale, locale e globale che pretendono una nuova sensibilita' dell'intera classe dirigente. La politica ha il dovere di attuare una decodifica attiva dei segnali che riceve dall'ambiente esterno e dotarsi di una nuova percettibilita' sociale per far fronte a tali richieste. L'affermazione di una nuova stagione della politica per la Calabria puo' prendere avvio solo da un patto di alleanza con i principali soggetti del contesto sociale''

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