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    Sindacati “Governo convochi tavolo nazionale su Porto di Gioia”

     

     

    Sindacati “Governo convochi tavolo nazionale su Porto di Gioia”

    27 mag 11 "Cgil, Cisl e Uil respingono qualsiasi ipotesi di ridimensionamento del porto di Gioia Tauro" e chiedono "l'immediata convocazione di un tavolo nazionale presso la Presidenza del Consiglio". E' quanto si afferma in un comunicato congiunto dei sindacati confederali calabresi. Cgil, Cisl e Uil, prosegue la nota, "porranno in essere tutte le iniziative e azioni che si renderanno necessarie per contrastare questo disegno e per garantire, in primo luogo, i livelli occupazionali e il diritto al lavoro. Verrà contrastata con forza, quindi, qualsiasi ipotesi di messa in mobilità dei lavoratori. Il porto di Gioia Tauro è determinante e strategico non solo per la Calabria, ma per il Mezzogiorno e l'intero sistema Paese. Occorre che tutti i soggetti responsabili, ai vari livelli, in base al proprio ruolo, agiscano e facciano la propria parte per il mantenimento, il rilancio e lo sviluppo dell'intera area portuale". I sindacati confederali, inoltre, "evidenziano che la crisi non deriva dalla diminuzione dei volumi di traffico delle merci nel Mediterraneo e non può essere addossata alla responsabilità delle maestranze che vi lavorano, ma deriva dalle scelte strategiche e commerciali dei soggetti che operano nel settore nonché dalla progressiva perdita di competitività. In questo contesto diventa non accettabile il ridimensionamento delle attività di transhipment, per cui necessitano interventi mirati al mantenimento degli attuali volumi di traffico ampliando il numero dei soggetti che operano nel porto. Diventa, perciò, necessario un intervento in grado di sviluppare la logistica integrata con una funzione di sostegno e di supporto alle tradizionali attività portuali". Cgil, Cisl e Uil chiedono di "estendere a tutta l'area retro portuale la zona franca; costituire uno sportello unico per la logistica per semplificare e accelerare gli iter burocratici; localizzare a Gioia Tauro la sede della Circoscrizione regionale della Dogana; prevedere un piano di incentivi e di defiscalizzazioni alle nuove imprese che produrranno nuova occupazione; saturare le attuali potenzialità di trasporto su ferro; svolgere una azione di marketing internazionale per attrarre nuovi traffici ed aziende; riqualificare le aree retro portuali per favorire l'insediamento industriale delle P.M.I". "Restiamo in attesa - prosegue la nota dei sindacati - del Piano industriale enunciato da Mct che deve vivere ed essere coerente con questa nostra impostazione. Nel tavolo nazionale alla Presidenza del Consiglio è necessario affrontare l'insieme dei problemi oggi sul tappeto, che veda la partecipazione di tutti i soggetti titolari della vertenza: il Governo nazionale, il Governo regionale, l'Autorità portuale, la Mct, le parti sociali. Lavoreremo per costruire un fronte comune con i sindaci, le forze politiche, le organizzazioni sociali, il mondo imprenditoriale, la società civile per sostenere le nostre proposte e si riservano di decidere tempi e modalità di iniziative di mobilitazione".

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