A Motta S. Lucia nel nome del Brigante Villella si ritrova il movimento meridionalista - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

A Motta S. Lucia nel nome del Brigante Villella si ritrova il movimento meridionalista

27 mag 11 Il 28 maggio dalle 11 la città del sindaco Amedeo Colacino, Motta Santa Lucia in provincia di Catanzaro, ospiterà il Consiglio Nazionale del partito Per Il Sud, una formazione politica fortemente impegnata nell’ambito meridionalista e prima attrice nel processo di aggregazione del movimentismo “sudista” di base non ispirato da politici di carriera o partiti tradizionali. Particolare rilevanza assume l’iniziativa del “ Pis” (Per Il Sud) di convocare a Motta una serie di movimenti determinati a dare corpo ad un’unica formazione politica con radicamento in tutte le regioni della penisola. Nel pomeriggio del 28, infatti, dopo il dibattito pubblico sul programma del Pis, si terrà la nuova riunione del processo di aggregazione già avviato con l’incontro di Napoli del 07 maggio u.s. al quale parteciparono oltre al Pis ,il Partito del Sud, l’Altro Sud, Insieme per la Rinascita, il Comitato Due Sicilie, 2033 Progetto Sud, Noi Meridionali, Insorgenza Civile, Movimento Neoborbonico. Al 2° incontro di Motta saranno presenti anche il Movimento Lucania Viva, Sud in Movimento, l’associazione Terronia e potrebbero prendervi parte altre forze politiche interessate e sollecitate dalla notizia diffusa dai media e dal social network. Il processo aggregativo sta suscitando forte interesse all’interno della galassia dei movimenti (evocata da Lino Patruno con il suo “Fuoco del Sud “) e ulteriore nota di rilievo è il fattore dei “giovani” meridionalisti che sta lietamente imperversando. Questa nuova linfa è vitale per la riuscita del progetto aggregativo. La scelta di Motta Santa Lucia del Sindaco Amedeo Colacino non è casuale, infatti è il riconoscimento del partito Per Il Sud nei confronti di una città e del suo Sindaco che per primi e con determinazione hanno richiesto la restituzione dei resti del brigante Villella catturato dall’esercito piemontese in occasione dell’invasione del Regno delle Due Sicilie. Il teschio di Villella, mottese d’origine, è tuttora scelleratamente esposto a Torino nel ricostituito museo del famigerato pseudo scienziato dell’epopea risorgimentale “Cesare Lombroso” . Attesi gli interventi di Domenico Iannantuoni e di Michele Ladisa (presidente e vice del Pis) per i quali “l’aggregazione nascente attribuisce grande importanza alla prospettiva che si è aperta davanti agli occhi dei meridionali, dimostrando concretamente che è ad essi possibile esercitare la loro cittadinanza anche all’interno di una struttura statale come quella in atto, nata con il marchio sabaudo e dell’espansione economico – territoriale delle terre a quel marchio legate, cioè con un marchio per sua natura antimeridionale ed antiautonomista”.