Pdci e Legambiente “Gravi illegalità al Comune di Reggio Calabria” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pdci e Legambiente “Gravi illegalità al Comune di Reggio Calabria”

26 mag 11 "L'inchiesta della Procura della Repubblica sulla gestione dell'Ufficio Urbanistica del Comune di Reggio e gli arresti clamorosi che sono stati effettuati confermano quanto da tempo andiamo denunciando sulla gravissima situazione di illegalità, di malaffare e di corruzione in cui versano tutti i settori del comune". E' quanto afferma, in una nota, il segretario regionale del Pdci Michelangelo Tripodi. "Non è certo un caso - prosegue Tripodi - quanto è venuto alla luce sulla conduzione delle pratiche urbanistiche poiché rappresenta un chiaro esempio inquietante e negativo di quello che viene chiamato modello Reggio. In questa vicenda c'é però un'aggravante che coinvolge direttamente la gestione politica del Comune con Scopelliti prima e con Raffa dopo. Infatti, la cattiva gestione dell'urbanistica comunale era stata denunciata con forza alcuni anni fa dall'allora consigliere comunale Nuccio Barillà nella sua qualità di presidente della Commissione consiliare che si occupò di esaminare la situazione urbanistica cittadina. La relazione conclusiva della Commissione ci consegnò un rapporto di grande valore e significato sulla realtà cittadina segnata da decenni di abusi e speculazioni che hanno saccheggiato il territorio". "La relazione Barillà, apprezzata a parole da tutti - sostiene ancora Tripodi - rimase però lettera morta e non ci fu alcuna iniziativa seria e concreta per dare seguito ai lavori della Commissione d'inchiesta consiliare. Scopelliti prima e Raffa dopo si sono ben guardati dall'affrontare un problema che si è via via aggravato fino a diventare cancrena". Sulla vicenda interviene anche il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. "Quel che emerge dall'operazione della Squadra Mobile - afferma Cogliati Dezza - è uno spaccato impressionante di un vero e proprio sistema organizzato di corruzione e illegalità 'autorizzate', che ha favorito il sacco di una città creando, come hanno sottolineato gli stessi magistrati inquirenti, 'devastazione urbanistica e ambientale'. Reggio Calabria è anche, purtroppo, il prototipo di tante altre realtà italiane, del Sud ma non solo. L"auspicio è che l'inchiesta avviata possa ora svelare ad ogni livello le eventuali complicità e le coperture che possono aver permesso a questo sistema di attecchire".