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    Giovani Udc “Anche i Giovani del Pd in preda alla confusione”

     

     

    Giovani Udc “Anche i Giovani del Pd in preda alla confusione”

    26 mag 11 “All’indomani della nota stampa dei Giovani Democratici, non ci resta che prendere atto della confusione e dell’assenza di un progetto serio e concreto che, a questo punto, sembra interessare anche il giovanile del Pd”. A sostenerlo sono Giuseppe Idà e Giovanni Folino, rispettivamente coordinatore e dirigente regionale dei Giovani dell’Udc. “Quando si è senza bussola è fisiologico regredire nella politica del veleno, delle ingiurie, delle menzogne e tendere la mano, di conseguenza, a quegli atteggiamenti che, di fatto, non fanno altro che allontanare i cittadini dalle Istituzioni. In tal senso, invitiamo i Gd a mantenere il confronto sui livelli della correttezza, del rispetto e della verità e, se proprio non possono fare a meno di scagliarsi, con violenza verbale e falsità, contro gli antagonisti, allora sarebbe davvero il caso di rispolverare l’antico adagio del bue che chiama cornuto all’asino. Già, perché nella fretta di difendere l’indifendibile e di screditare l’arch. Occhiuto – la cui rettitudine morale, etica e professionale è riconosciuta in tutto il mondo – i Gd lanciano invettive contraddittorie dimenticando che, dall’altra parte, ci siamo noi e non il Pd e perdendosi finanche nelle forme più estreme di quel giustizialismo dipietrista da loro tanto criticato, a dimostrazione di una confusione eccessiva e pericolosa che, sovrana, regna incontrastata. A loro, che non riescono a trovare le giuste argomentazioni in merito al futuro di Cosenza e tirano sempre fuori dal cappello la questione inerente la posizione dell’Udc a livello nazionale, confrontandola con quella locale, ricordiamo, per l’ennesima volta, che in Calabria è in atto un’alleanza programmatica, tra noi ed il Pdl, di cui è garante il presidente Giuseppe Scopelliti. Un patto di ferro necessario – proseguono Idà e Folino - per ridare una prospettiva di rilancio a questa terra e per risolvere i danni creati da Loiero e, guarda caso, da quel Pd che, in cinque anni di governo, ha raso al suolo la sanità calabrese e l’economia della regione. Ma se la memoria non aiuta i Gd basta dirlo e pensiamo noi a rinfrescarla un po’: parlano di coerenza, di morale e omettono di sottolineare che queste virtù non possono di certo appartenere alla loro parte politica, anche perché non eravamo sicuramente noi, nel primo turno delle elezioni amministrative, a criticare il candidato Paolini, ad accusarlo di non essere di sinistra, a chiedere l’espulsione di quei giovani che avevano deciso di sostenerlo. Ed ancora: non siamo noi, oggi, ad appoggiare un candidato che ha urlato contro la cattiva amministrazione di Perugini e del Pd, che ha parlato di una Cosenza ferma ad un palo da dieci anni, trascurando il fatto che, al governo della città, c’è stata quella coalizione che oggi lo sostiene. Non siamo noi, ora, a schierarci con un candidato che è lo scarto del centrodestra. Non siamo noi a dover cancellare il nostro passato recente, a ritrattare tutte le parole pronunciate ed a sostenere quell’Enzo Paolini che non volevamo, non accettavamo e non reputavamo candidato ideale della nostra coalizione. Siamo comunque ben consci del fatto che, in politica, c’è chi può camminare a testa alta e guardare dritto negli occhi della gente e chi, al contrario, è costretto a smentire le posizioni che, pur fino a qualche giorno prima, avevano sostenuto. La coerenza è una virtù di cui pochi possono fregiarsi e non andiamo oltre, anche perché non vi è alcun margine di paragone tra il nostro modo coerente e limpido di parlare ai cittadini e le menzogne e le contraddizioni dei Giovani Democratici, i quali trovano ancora il barbaro coraggio di parlare di progetto di città moderna e dinamica – concludono Giuseppe Idà e Giovanni Folino - offendendo l’intelligenza di quei cosentini che hanno assistito, in questi anni, al degrado del “modello” Cosenza di Perugini e dal Pd”.

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