Pignataro (Sel) “Paese fermo, servono politiche per rilancio Calabria” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pignataro (Sel) “Paese fermo, servono politiche per rilancio Calabria”

24 mag 11 "I dati Istat hanno fotografato un Paese sostanzialmente fermo, che non cresce come il resto d'Europa e che vede aumentare la povertà". Lo afferma in una nota Fernando Pignataro della segreteria regionale di Sel. "Rispetto a questo quadro generale, guardare - aggiunge - dalla regione fanalino di coda del nostro Paese, dalla Calabria, é devastante. Già oltre il 40% delle famiglie ha superato le soglie della povertà; il tessuto produttivo, già depauperato dalle dismissioni pubbliche e private, è crollato, quasi oramai inesistente; la disoccupazione, non solo giovanile, ha superato qualsiasi picco storico e ritorna prepotentemente un flusso migratorio verso l'incognita del precariato nelle aziende del 2 nord; l'utilizzo degli strumenti di ammortizzazione sociale è decuplicato; lo stato dei servizi è penoso". "Una nuova idea di cambiamento della Calabria - prosegue Pignataro - essenzialmente deve poggiare su politiche di incremento dell'occupazione, utilizzando e finalizzando la spesa; sulla programmazione di uno sviluppo che punti fortemente sul territorio e sull'innovazione; sulla modernizzazione di questa terra; sull'esigibilità dei diritti, dell'assistenza e dei servizi alla persona, a partire dai soggetti più vulnerabili e deboli; sulle eccellenze, come il Porto di Gioia Tauro, recuperando una sua centralità nelle politiche dei trasporti e dei commerci mediterranei". "Sarebbe opportuno - conclude - fare due cose: mettere intorno ad un tavolo il centrosinistra, le sue intelligenze e professionalità, per confrontarsi e produrre il programma per una Calabria migliore; cominciare a fare una seria opposizione a questo governo regionale e alle sue scelte e, contemporaneamente, incalzarlo, anche con le piazze, per imporre scelte diverse, tavoli con le parti economiche e sociali, per non sprecare questi anni e le risorse che ci vengono dall'Europa"