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    Lo Moro (Ds) “Vivo ricordo netturbini uccisi dalla nrengheta a Lamezia”

     

     

    Lo Moro (Ds) “Vivo ricordo netturbini uccisi dalla nrengheta a Lamezia”

    24 mag 11 L'ex sindaco di Lamezia Terme, Doris Lo Moro, deputata del Pd, è intervenuta stamattina alla cerimonia di commemorazione dei netturbini Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, nel ventesimo anniversario del loro assassinio da parte della 'ndrangheta. Lo Moro, che ha lavorato come magistrato a Lamezia, afferma che ''nell'immediatezza la morte dei due operai non mi apparve diversa dalle altre, anche se emerse subito che si trattava della morte di due persone estranee all'ambiente criminale. Non mi sono mai occupata del duplice omicidio ma, ironia della sorte, mi sono occupata, come giudice dell'udienza preliminare, a seguito dell'astensione del collega titolare, del processo a carico di diversi amministratori lametini per il servizio di nettezza urbana. Non avrei mai immaginato in quella data che, qualche mese dopo, guidare l'amministrazione comunale sarebbe diventato il mio obiettivo da candidato a sindaco di "Alleanza per Lamezia". E solo dopo lo scioglimento del consiglio comunale eletto il 13 e 14 maggio 1991 per infiltrazioni mafiose che la morte dei due netturbini, che tanta rilevanza ebbe nella relazione stesa dal sovrintendente Aversa, ucciso a sua volta il 4 gennaio del 1992 insieme alla moglie, Lucia Precenzano, che determinò il decreto di scioglimento del Consiglio comunale, diventò centrale nelle mie scelte". "Sposata la causa del riscatto della città - dice ancora Doris Lo Moro - non ho mai dimenticato i due netturbini e la necessità di impedire qualsiasi tipo di ingerenza o di commistione della criminalità organizzata nella gestione dei servizi pubblici comunali. L'amministrazione che guidai dal dicembre 1993 si occupò immediatamente del servizio di raccolta dei rifiuti. Furono mesi difficili, in cui, contando sulla collaborazione di dipendenti comunali particolarmente coraggiosi, riuscimmo a intaccare posizioni di potere consolidate e a liberare la macchina comunale da influenze nefaste. Nacquero allora progetti importanti che portarono alla realizzazione della discarica consortile e alla creazione di una società di servizi, la Multiservizi, che costituì per molto tempo il fiore all'occhiello della città. Il 14 febbraio del 1994 ebbe luogo la prima manifestazione pubblica della nuova amministrazione. A 19 anni di distanza voglio anche ricordare una persona che non c'é più : Vincenzo Cristiano, padre di Pasquale, che non ci ha consentito mai di dimenticare. Tra me e Vincenzo Cristiano era nata una profonda amicizia. Non mi sono mai mancati negli anni i suoi consigli e la sua vicinanza. Era un uomo di buoni sentimenti, profondamente legato alla famiglia. La tragedia lo aveva trasformato in un testimone del bisogno di giustizia e della necessità che ad occuparsi della cosa pubblica fossero persone pulite ed anche coraggiose". "In realtà - dice ancora Doris Lo Moro - dobbiamo molto ai tanti che spendono anni importanti della loro vita per portare avanti, in prima persona, battaglie che dovrebbero appartenere a tutti. Lamezia deve cancellare l'indifferenza che continua ad essere troppo presente. La città deve molto a Francesco e Pasquale e alle loro famiglie".

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