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    Adamo nervoso "Non voto Paolini e' di centro destra" e butta fuori giornalisti sgraditi

     

     

    Adamo nervoso "Non voto Paolini e' di centro destra" e butta fuori giornalisti sgraditi

    19 mag 11 "Paolini non è il candidato del centrosinistra, è la foglia di fico dietro la quale si nasconde il lobbismo, che non è un lobbismo democratico, ma è contiguo alle forze peggiori della città". Lo ha detto il consigliere regionale Nicola Adamo, nel corso di una conferenza stampa. "Io - ha aggiunto - non mi sento per nulla tranquillo per il futuro della mia città. Non voterò mai un candidato di centrodestra e sia Occhiuto, che è il candidato ufficiale del centrodestra, sia Paolini, che era il candidato di Marcello Dell'Utri per il centrodestra, non mi rappresentano". "Nella fase preparatoria della campagna elettorale - ha proseguito - l'asse Loiero-Oliverio diceva che Perugini aveva operato bene e, però, per una lotta di potere interna al Pd, nel frattempo lo disarcionavano. Tant'é che alla fine si sono consegnati al candidato scartato dal centrodestra. Capisco l'indicazione di Bersani per votare nei ballottaggi d'Italia il candidato del Pd o quello che si contrappone al centrodestra. Cosenza, però, è una specificità, non è nemmeno cone Napoli. Sarebbe deleterio riconoscere un candidato come Paolini, che interpreta un profilo etico e politico assolutamente incoerente con quello del centrosinistra. A Cosenza ora sono in campo due candidati del centrodestra". "Il voto ci dice - ha sostenuto Adamo - che se l'asse peggiorista di Oliverio e Loiero avesse seguito al primo turno l'indicazione di Bersani, al ballottaggio, come si deduce dal voto del 15 maggio, ci poteva essere il vero e pulito centrosinistra rappresentato da Salvatore Perugini. A questo punto la competizione in atto non mi appartiene. Non mi sento di votare per un candidato, uno o l'altro che sia, che sotto vesti diverse rappresenta comunque il centrodestra". "Mi dispiace - ha concluso Adamo - se questo punto di vista non dovesse collimare con quello di Musi, ma da cosentino, oltre che sconfiggere Berlusconi, vorrei che la mia città non venisse trattata come se fosse solo una bandierina che Emilio Fede dovrebbe impropriamente collocare sul rosso e non sul blu".

    Direttore MezzoEuro aggredito verbalmente: "Il consigliere regionale iscritto al gruppo Misto Nicola Adamo, nelle fasi preliminari di una conferenza stampa convocata in un albergo di Cosenza a proposito dell'esito del voto amministrativo e del turno di ballottaggio del 29 e del 30 maggio, senza mai citare il nome del giornale che dirigo mi ha invitato ad uscire dalla sala perché non invitato dall'organizzazione della conferenza stampa e, soprattutto, non gradito. Non è stato difficile per me identificarmi in quell'invito, Adamo ha parlato esplicitamente di un 'giornalaccio settimanale' non invitato e non gradito e non pare che in sala ce ne fossero altri di settimanali regionali rappresentati". Così Domenico Martelli, direttore del settimanale d'informazione regionale Mezzoeuro, in una nota. "Da esperto comunicatore evidentemente però innervosito dagli ultimi eventi politici che lo riguardano - aggiunge Martelli - Adamo ha lasciato intendere, per deduzione, chi non é invitato né soprattutto gradito all'organizzazione di una conferenza stampa dovrebbe lasciare il posto. In alternativa, come gesto 'democratico' concesso da Nicola Adamo, si può anche rimanere seduti ad ascoltare non prima però di aver dovuto sopportare una serie callunniosa di insulti contro il giornale, definito pubblicamente 'giornalaccio'. E' il caso solo di ricordare a Nicola Adamo che una conferenza stampa e non un festino privato è una manifestazione tecnica e pubblica aperta a tutti i giornalisti nel momento stesso in cui si indice. Altro é poi magari circondarsi di stampa amica e di cortile che fa sempre comodo avere attorno e questo non è certamente il caso di Mezzoeuro"

    Nessuna aggressione. "Alla mia conferenza stampa ho avuto modo di ringraziare sia i giornalisti convenuti perché invitati, sia quelli presenti anche se non invitati. Nessuna aggressione e nessun invito a non partecipare". Lo ha sostenuto, in una dichiarazione, Nicola Adamo. "Nell'occasione - ha aggiunto - ho voluto soltanto precisare che, nel pieno rispetto della libertà di stampa, i giornalisti, al netto delle loro interpretazione e dei loro commenti, rispettassero con correttezza di pubblicazione le mie testuali dichiarazioni che, sulla vicenda politico-amministrativa di Cosenza, mi apprestavo a fare. Nell'occasione mi sono premurato di rivolgere questo invito soprattutto a Mezzoeuro che ormai da lungo tempo si presta ad essere il bollettino che una parte del Pd sta utilizzando a mò di persecuzione e di stalking contro di me". "Ho aggiunto - ha concluso Adamo - che è grave che tutto ciò avvenga attraverso un giornale che viene pubblicato grazie ai finanziamenti pubblici che l'Amministrazione provinciale di Cosenza eroga a sostegno di tale giornale".

    Paolini: Contento di non prendere il voto di Adamo. "Sono contento di non avere il voto di Nicola Adamo". Lo ha detto il candidato sindaco di Cosenza Enzo Paolini in merito alle affermazioni di Adamo fatte nel corso di una conferenza stampa.

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