Ministro Alfano a Reggio Calabri aparla del ponte, legalita'

09 mag 11 Il ministro Alfano, parlando oggi pomeriggio a Reggio Calabria della realizzazione del ponte sullo Stretto, e sulla paventata ipotesi che i soldi potrebbero finire alla 'ndrangheta, ha detto: ''credo che un amministratore pubblico, come prima qualità debba impegnarsi con onestà. Ma subito dopo, deve avere gli strumenti per saper fare, misurando la propria determinazione e la propria capacità di mettere le mani nel forno della pubblica amministrazione senza sporcarsi di farina".

Legalita'. "Credo che la funzione degli imprenditori, e non solo in Calabria, sia strategica in questo tempo". E' quanto ha affermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, intervenendo a Reggio Calabria in un convegno sul tema legalità e impresa, organizzato dalla Camera di commercio. "In Sicilia - ha ricordato Alfano - purtroppo i segni di riscossa e di riscatto sono stati figli del sangue delle stragi. Io auspico che la Calabria possa invece riscattarsi senza bisogno di morti o di attentati"

Al convegno di Reggio Calabria, oltre al ministro Alfano, erano presenti il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, l'on. Pino Galati, il presidente dei giovani industriali della Calabria, Sebastiano Caffo, e l'assessore regionale alle attività produttive, Antonio Caridi. Tra i presenti, il procuratore generale Salvatore Di Landro, il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia, Giuseppe Pignatone, ed il presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Luciano Gerardis. Rivolto ai magistrati, il ministro della Giustizia ha detto che "lo Stato è loro vicino non solo con attestazioni di mera solidarietà ma riempiendo di contenuti l'azione di contrasto alla 'ndrangheta. Voglio ricordare - ha detto ancora Alfano - che questo governo ha eliminato il patteggiamento in appello e questo ha avuto uno straordinario impatto positivo sulla realta' calabrese". Alfano inoltre ha sottolineato "l'azione strategica del sequestro e della confisca dei beni ai mafiosi, costruiti con mani sporche di crimini che passano allo Stato"

"Questa terra è strategica per l'intero Paese, ma il sud ha bisogno di sviluppo, e prima ancora di legalità". Lo ha detto il ministro Alfano, oggi pomeriggio a Reggio Calabria. "E' del tutto inutile - ha aggiunto - pensare ad ogni tipo di infrastrutturazione se contemporaneamente non diventa strategica un altro tipo di infrastruttura, immateriale, chiamata legalità. Lo Stato deve metterci del suo per costruirla, ma qui ognuno deve concorrere con forza al suo successo". "Non esistono salvatori ma uomini che si salvano. Oggi la Calabria - ha detto - deve giocare la sua partita dello sviluppo, così come l'hanno da tempo iniziata la Puglia e la Sicilia. Non c'é una ricetta magica ma un richiamo a ciascuno a fare ciò che deve e ciò che può per il nostro sud, poiché nessuno lo farà al posto nostro".

"La sinistra a Reggio Calabria è come nel resto d'Italia: loro sono virtù, luce, piedistallo di moralità e noi invece il vizio". E' quanto ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, intervenendo a Reggio Calabria ad una manifestazione elettorale a sostegno dei candidati del centrodestra al Comune e alla Provincia di Reggio Calabria. "Purtroppo ancora - ha proseguito Alfano - non sono riusciti a spiegare, a noi e agli italiani, come mai questo Governo, contrariamente alle loro critiche, ha stabilizzato il 41 bis. La nostra antimafia è quella delle leggi e dei fatti ed è riuscita a battere l'antimafia delle chiacchiere". Alfano inoltre ha detto che "la sinistra dovrebbe spiegare la famosa trattativa del 'papello' su cui si vorrebbe che aleggiasse l'ombra di Berlusconi. Il Governo del presidente Berlusconi invece ha attuato la più forte politica di contrasto alla mafia colpendone i patrimoni, ovvero l'esatto contrario di quanto contenuto tra le richieste del cosiddetto 'papello'".