Cgil “Su sanita' efficientismo virtuale di Scopelliti” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Cgil “Su sanita' efficientismo virtuale di Scopelliti”

03 mag 11 "Il set da conferenza stampa h/24 allestito dal Presidente Scopelliti a Palazzo Alemanni per promuovere ogni scampolo di notizia, evidenzia quanto la sanità continui ad essere terreno di propaganda di cui si rappresenta un efficientismo solo virtuale. L'evidenza dei fatti ci propone una sanità diversa, con gravi ritardi e dentro una bolla opaca di numeri e di scelte. Una sanità necessaria di azioni trasparenti e di un cronoprogramma di interventi che la rimettano in sesto avendo chiare le azioni che ne rafforzino il profilo pubblico, universale e solidale". Lo afferma il segretario della Cgil, Mimma Iannello. "Il Piano di Rientro - aggiunge - risulta ancora inadeguato al punto che non ha ancora superato la prova del Tavolo Massicci ne conquistato la fiducia dei cittadini che si ritrovano sulle spalle tutto il peso dei disservizi e del debito accumulato da anni di sprechi e di truffe. Dopo n.139 delibere e decreti a firma Scopelliti e n. 392 a firma Loiero (2007 - 2010), non si ha affatto la percezione di una sanità che sta migliorando. Basta contare i casi di malasanità ultimi o recarsi in uno qualsiasi presidio ospedaliero, in un poliambulatorio o in una guardia medica per verificare la precarietà strutturale degli edifici sanitari, il livello di qualità dei servizi erogati, la tortuosità assurda dei percorsi clinici, i tempi di attesa estenuanti, l'arretratezza o il cattivo uso di apparecchiature sanitarie, il personale molte volte insufficiente e affannato nel rincorrere un'organizzazione funzionale del lavoro. Delle azioni fin qui messe in campo dal Commissario l'unica che emerge è quella dei tagli ai servizi, la disattivazione di presidi, l'iniquità dei ticket e del super carico fiscale. Come a dire paga ancora Pantalone! Azioni fin troppo facili per ottenere il compiacimento al Tavolo interministeriale che dei tagli alla spesa pubblica ne fa la sua mission. La stessa ripartizione delle risorse ex art. 20 inquadrabile in un processo ordinario di assegnazione di somme dovute viene trasformata in un grande spot che risponde solo agli Ospedali di Catanzaro, Cosenza e Reggio. Il resto dei presidi di quelle province e di quelle di Vibo e Crotone che pure necessitano di importanti interventi per reggere lo spostamento di domanda sanitaria derivante dalla disattivazione di presidi per acuti, restano penalizzati e nella difficoltà oggettiva di erogare servizi qualificati e sicuri. Della sanità di territorio non c'è traccia, così delle Case della Salute e del potenziamento dei servizi di emergenza-urgenza. Gli stessi risultati ottenuti in Conferenza Stato-Regioni che ancora deve concludere il riparto del Fondo nazionale, evidenziano quanto la Calabria riceva in percentuale molto meno delle altre Regioni. E se le risorse ex art. 20 andavano solo incassate, la polpa delle risorse che spettano alla Calabria ed essenziali al risanamento e alla riqualificazione della Sanità regionale restano salde nelle mani di Tremonti. E' evidente che fino a quando il Commissario penserà di essere autosufficiente senza dare ascolto alla rappresentanza sociale per rafforzare le prerogative regionali e condividere scelte sanitarie più efficaci, rischieremo di vivere in un perenne spot in cui a rimetterci in questo caso saranno solo i calabresi. Per la CGIL un ulteriore ragione per aderire allo sciopero del 6 maggio, per chiedere al Governo risorse adeguate per il Welfare ed una sanità regionale risanata e riqualificata garante del diritto alla salute".