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    Dima (Pdl) "Commissione approva tavolo confronto su ortofrutta"

     

     

    Dima (Pdl) “Commissione approva tavolo confronto su ortofrutta”

    27 lug 11 "A seguito dello stato di difficoltà attraversato dai produttori per un vistoso calo nelle vendite ed alla luce dell'allarme lanciato dalle organizzazioni di categoria che hanno denunciato a più riprese il rischio di una perdita di posti di lavoro nell'ambito della produzione primaria e dell'intero indotto, la Commissione Agricoltura ha approvato una risoluzione sulla crisi dell'ortofrutta". A darne notizia è il deputato del Pdl Giovanni Dima. "Il documento impegna il Governo - prosegue Dima - ad istituire, con urgenza, un tavolo di confronto al fine di superare le riserve che hanno impedito la sottoscrizione dell'accordo interprofessionale per la commercializzazione delle pesche e delle nettarine ed a regolamentare la pratica delle vendite sottocosto dei prodotti ortofrutticoli che influisce sulla remunerazione del prodotto agli agricoltori e non permette ai consumatori di reperire sul mercato il miglior prodotto di stagione. Controllo e sanzione per il mancato rispetto della normativa sui termini perentori di pagamento dei prodotti deperibili e coordinamento nazionale delle azioni di ritiro dell'invenduto già previste e finanziate dall'Unione europea insieme alla richiesta da avanzare in sede comunitaria di destinare risorse specifiche ad un intervento straordinario per pesche, nettarine e susine valido per tutti i produttori dell'Unione europea, rappresentano gli altri impegni richiesti dalla Commissione Agricoltura al Governo nazionale". "L'atto parlamentare - sostiene Dima - rappresenta una prima risposta ad uno stato di crisi che ha colpito il settore ortofrutticolo in questi ultimi mesi e che è stato aggravato anche dal problema del batterio di Escherichia Coli che ha causato un calo di consumi di questi prodotti nei mercati del nord Europa a cui però non è seguita un'informazione adeguata sulla salubrità soprattutto della frutta di stagione. Riteniamo che il Governo, al fine di rafforzare le misure di prevenzione e gestione della crisi che in questa occasione si sono dimostrate assolutamente inadeguate, dovrà necessariamente chiedere, in sede di revisione dell'organizzazione comune di mercato, alcune modifiche come l'aumento al 10% della percentuale massima dei prodotti ritirabili per singola specie e la previsione dell'applicazione, per i prodotti deperibili come pesche, nettarine e susine, di meccanismi collettivi, attuabili a livello comunitario, per la gestione dei ritiri. Siamo convinti che questo atto, sicuramente non esaustivo della problematica esistente, rappresenti una buona base di partenza per affrontare concretamente una questione che sta pesando molto su uno dei settori più importanti dell'economia nazionale come quello ortofrutticolo e che pertanto deve essere salvaguardato e tutelato proprio per la posizione di leadership assunta dall'Italia a livello internazione nel comparto".

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