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    Napoli (Fli) "Emergenza non privi a diritto alla salute"

     

     

    Napoli (Fli) “Emergenza non privi a diritto alla salute”

    20 lug 11 "E' inimmaginabile continuare a pensare che la grave e dannosa situazione emergenziale nella quale versa la sanità in Calabria venga ancora oggi coperta dall'impunità dei vari responsabili ed invece pesi indiscriminatamente su tutti i cittadini privandoli della garanzia di vedere assicurato il loro diritto alla salute". A sostenerlo, in una nota, è il deputato Angela Napoli, coordinatrice regionale di Fli commentando la relazione sullo stato della sanità in Calabria predisposta dalla Commissione Parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali. "Dalla relazione emerge finalmente - prosegue Napoli - la quantificazione reale del disavanzo sanitario in Calabria al 31 dicembre 2010, pari a 1.046,983 milioni di euro. Il relativo piano di rientro che avrebbe dovuto essere attuato fin dal 2008 ha avuto esito negativo alla verifica per l'anno 2010.Numerose le criticità rilevate dalla Commissione parlamentare, anche sulla scorta dei rilievi formulati dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti: dati contabili e di bilancio inaffidabili, eccessivo ricorso all'anticipazione di cassa, eccessiva onerosità dell' advisor scelto dal Governo, tardiva e in alcuni casi omessa approvazione del bilancio di esercizio, illegittimità nell'acquisto dei farmaci, mancata utilizzazione di strutture sanitarie e apparecchi medico-sanitari, pagamento di fatture riferibili ad operazioni inesistenti, illegittimo conferimento di incarichi professionali e consulenze. La Commissione parlamentare evidenzia anche per le 5 Asp i rilievi che vanno dall'elevato numero di dipendenti amministrativi e dirigenti alle criticità in relazione alla funzionalità dei reparti ospedalieri; dalle strutture private convenzionate accreditate all'aumento dei costi per la spesa farmaceutica; dall'acquisizione di beni e servizi con diffuso ricorso alla trattativa privata e in violazione sistematica della normativa antimafia alle rilevanti perdite non ripianate né preventivamente autorizzate". "Per quanto riguarda i casi di errori sanitari - sostiene ancora Napoli - verificatisi in Calabria, in alcuni dei quali hanno perso la vita giovani vittime, sento di dover essere critica nei confronti della Commissione parlamentare giacché dalla relazione emerge solo l'annotazione sulla 'notevole inerzia da parte delle aziende sanitarie e ospedaliere e della regione nell'adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili anche presunti di errori sanitari, con varie motivazionì. Ma nulla si dice sulle motivazioni che hanno visto Asp e Regione disimpegnate sulle dovute indagini interne relativamente alle responsabilità che hanno provocato i vari decessi. Così come mi sembra decisamente omertoso che la Commissione parlamentare non abbia segnalato, se pur a livello di mera menzione, che in Calabria sono state sciolte per infiltrazione mafiosa 3 Asl e 2 Asp una delle quali tutt'oggi commissariata". "Non si potrà garantire alcun piano di rientro - conclude Napoli - con l'applicazione indiscriminata del ticket per tutti i cittadini o con la chiusura altrettanto indiscriminata di questo o quel Presidio Ospedaliero"

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