Proroga di un anno agli stagisti regionali - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Proroga di un anno agli stagisti regionali

11 lug 11 Tre milioni e 670 mila euro, di cui 2 milioni 120 mila a carico del bilancio della Giunta regionale, per garantire ancora per un anno, fino al prossimo 31 agosto 2012, il programma stage. "Un rapporto che la Regione non potrà mantenere oltre questa data - ha detto il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico - poiché anche i soggetti istituzionali destinatari che hanno i giovani al loro servizio, dovranno decidere sul futuro di questi 367 migliori laureati calabresi, tenuto conto che in numerosi incontro ufficiali, Anci, Upi, Asl, Uncem, hanno sempre espresso un giudizio positivo su questa esperienza, salvo poi rinviare ogni decisione circa la loro stabilizzazione". Talarico, ha reso noto che già "l'Ufficio di Presidenza del Consiglio ha garantito con una propria deliberazione di un milione e cinquecentomila euro la copertura del fabbisogno finanziario per l'anno in corso". Più deciso, sull'argomento, il predente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, per il quale "é venuto il momento di dire chiaramente che la pubblica amministrazione non può accollarsi totalmente queste situazioni, aumentando la pletora dei dipendenti, magari sacrificando risorse che potrebbero creare nel privato sviluppo e posti di lavoro più stabili. Non vi è dubbio - ha sottolineato Scopelliti - che l'idea degli stage sia stata eccellente, due anni trascorsi nelle pubbliche amministrazioni locali sono certamente un buon viatico, ma è vero anche che molti sindaci che si sono espressi favorevolmente a questa esperienza avrebbero almeno potuto collocare alcuni stagisti negli uffici di staff, come manifestazione di una volontà positiva, ma così, finora non è stato. Per quel che mi riguarda, salvo poi diversa valutazione dell'Assemblea, tra un anno non vi sarà alcuna proroga e la regola d'accesso alla pubblica amministrazione, rimarrà il concorso pubblico dove ognuno potrà giocarsi le proprie chance. Perché, altrimenti, chi ha avuto da 109 in giù come voto di laurea, solo per fare un esempio, non dovrebbe avere le medesime condizioni di partenza per l'accesso al posto pubblico?". Giuseppe Scopelliti, inoltre, ha reso noto di avere incontrato una delegazione di lavoratori Lpu-Lsu aderenti alle Usb, che da stamani avevano simbolicamente occupato un terrazzino di Palazzo Campanella. "Anche a loro ho detto chiaramente - ha sottolineato Scopelliti - che sulla loro stabilizzazione molto peseranno le decisioni nazionali. Peraltro - ha detto ancora Scopelliti - questi lavoratori, che sono cinquemila in tutta la regione, non hanno una base comune di confronto con gli altri sindacati e questo peggiora parecchio le cose, tant'é che si sono persino rifiutati di incontrare l'assessore Stillitani. Da parte nostra, abbiamo attivato gli strumenti di nostra responsabilità, come Calabria Lavoro, per valutare l'insieme delle iniziative". Il presidente della Regione, inoltre, ha affermato di non condividere "l'idea di fondo della premialità ai comuni virtuosi, poiché si tratta spesso di enti che non sanno spendere nemmeno il dovuto, quando invece, vi sono comuni che hanno il coraggio di orientare le risorse a sostegno dell'economia e della crescita sociale dei loro territori.Io dico che i precari Lsu-Lpu - ha concluso Scopelliti - hanno le loro ragioni, perché un certo meccanismo perverso impedisce loro persino di stipulare un mutuo per la prima casa. Sono d'accordo che anche a loro venga dato quel minimo di sicurezza sociale, magari con la garanzia degli enti gestori, contemperando le esigenze dettate dai patti si stabilità".