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    Consiglio regionale, il dibattito sull'assestamento

     

     

    Consiglio regionale, il dibattito sull'assestamento

    11 lug 11 Nel dibattito seguito alla relazione dell'Assessore Giacomo Mancini, Bruno Censore del Pd si è detto perplesso per la sua relazione ed ha censurato la scelta di procedere ad un assestamento prettamente tecnico. "Le variazioni effettuate - ha aggiunto - manifestano concretamente differenti volontà politiche rispetto a quelle enunciate in fase di approvazione del bilancio di previsione, e prova ne è il totale annullamento delle risorse destinate al fondo sociale di sostegno alla famiglia". Altro aspetto evidenziato da Censore, la totale assenza di confronto e di concertazione sulla manovra, e la cancellazione delle risorse destinate alle vittime dell'usura. Il consigliere ha ribadito, inoltre, la necessità di "trovare risorse ulteriori per il pagamento degli stipendi dei forestali" ed ha valutato positivamente la scelta di rifinanziare progetto degli stages, evidenziando, però "l'evidente arretramento della spesa in termini di fondi comunitari, confermato anche dalle dichiarazioni del commissario europeo Hahn". A seguire Rosario Mirabelli, del Gruppo Misto, ha affermato che "tra Bilancio e manovra di assestamento non si tratta di una mera operazione di contabilità". "Governare - ha affermato Emilio De Masi di Idv - significa trasformare la realtà, ma non la si può fare se non la si conosce", aggiungendo che "la Calabria fa i conti con le solite emergenze, ma la manovra di assestamento è priva di soluzioni. Dov'é - si è chiesto - lo slancio per una politica ambiziosa?". Una ulteriore precisazione sulla manovra è venuta dal Presidente della II Commissione Franco Morelli. "E' un assestamento di natura tecnica - ha spiegato - pertanto deve essere trattato in modo asettico ed apolitico. E' vero non abbiamo fatto audizioni ma si trattava di un Bilancio che lasciava pochi o nulli spazi di manovra. Sarebbe stato inutile, quindi, attivare quella che sarebbe stata una semplice passerella". Morelli ha quindi confermato la presenza nella manivra dell'impalcatura di contrasto alla povertà nonostante lo spostamento delle risorse che saranno recuperate nel corso del 2012. Infine ha ricordato che l'assestamento del Bilancio del Consiglio regionale va approvato dall'Ufficio di Presidenza e dunque "non c'é nessuna necessità del passaggio in Commissione". Domenico Talarico di Idv ha detto "non mi sarei aspettato rivoluzioni da questa manovra di bilancio che non introduce grandi innovazioni". Talarico ha segnalato il forte contrasto "tra le azioni spesso annunciate dalla maggioranza e la realtà dei numeri. Un esempio su tutti, i 10 mln di euro a sostegno delle famiglie, totalmente scomparsi definendo strano che la Giunta si sforzi per reperire le risorse necessarie per le miss e poi non si trovino finanziamenti per le questioni più importanti. Insomma, una manovrina balneare che non crea le condizioni per lo sviluppo". Per il Pd, anche Demetrio Battaglia, che ha rifiutato l'assunto del "passaggio tecnico" rispetto alla finanziaria di dicembre, nella quale erano inseriti punti importanti qualificati come l'Apq per contrastare la criminalità organizzata "di cui non sappiamo se sono state attivate le procedure", e l'art.11 sulla famiglia "che rappresentava un elemento qualificante di quel documento. Obiettivi che in questo stato di cose non potranno essere raggiunti".

    Il Consiglio regionale ha concluso il dibattito sulla manovra di assestamento al Bilancio 2011. Nel corso della seduta, sono intervenuti numerosi consiglieri. Per Ferdinando Aiello (Sel), "il disagio sociale non trova risposte in questa manovra. Comunità, gruppi appartamento, centri di servizio sociale - ha detto Aiello - non hanno alcuna garanzia di funzionamento delle attività". Per Alfonso Dattolo (Udc), "la maggioranza ha scelto di rinunciare alla formulazione di emendamenti alla manovra con l'intenti di bloccare il 'partito della spesa facile'. La via d'uscita a questa costrizione - ha sottolineato Dattolo - è lavorare intensamente alle riforme istituzionali per recuperare risorse finanziarie che finora hanno prodotto pochi risultati". Candeloro Imbalzano (Scopelliti presidente), ha sottolineato "il grande sforzo prodotto dall'assessore mancini e dalla Giunta dinanzi ad un compito decisamente ingrato per la scarsità di risorse libere. In queste condizioni - ha detto Imbalzano nessun può fare miracoli". Imbalzano, nel suo intervento, ha posto l'accento "sulla necessità di porre mano al funzionamento degli enti partecipati dalla Regione, i cui bilanci offendono il senso comune per la pochezza di attività, al massimo, quelle di erogare stipendi o effettuare spese". Il capogruppo del Pd, Sandro Principe, ha rilevato "come nel provvedimento manchi qualsiasi prospettiva seria per l futuro delle Comunità Montane, a cui sono stati garantiti gli stipendi solo per qualche mese. Inoltre, manteniamo una forte critica per la copertura della così detta parte ludica del Bilancio, un modo di fare politica o immagine assolutamente da censurare". Il Consiglio sta adesso discutendo le singole poste dell'Assestamento prima di passare al voto per appello nominale.

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