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    Scopelliti incontra presidente MSC per porto di Gioia

     

     

    Scopelliti incontra presidente MSC per porto di Gioia. No a polemiche di chi non ha fatto nulla

    07 lug 11 "Con Msc, con i signori Aponte, abbiamo avuto una discussione franca ma intensa sul porto di Gioia Tauro. Nel frattempo, in quelle ore, ci piovevano addosso critiche e opinioni senza senso, soprattutto dalla Calabria, da chi ha avuto responsabilità di governo per lunghi anni senza avere mai fatto niente per evitare questo stato di cose". Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Campanella cui hanno preso parte la vicepresidente della Giunta, Antonella Stasi, ed il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. "Abbiamo scelto di allargare gli orizzonti della vertenza Gioia Tauro - ha aggiunto Scopelliti - per un futuro più stabile e sicuro per il porto e le potenziali attività connesse, per salvaguardare, anzi, per aumentare le prospettive occupazionali". Scopelliti ha reso noto che "il colloquio con Aponte a Ginevra è durato oltre cinque ore, nel corso del quale, ovviamente, abbiamo discusso di transhipment, che è la questione contingente, più immediata, per Gioia Tauro, ma anche di sviluppo della logistica e di turismo legato alle attività crocieristiche della compagnia. Abbiamo dato così dimostrazione, ma è chiaro che l'appoggio del Governo nazionale, del ministro Matteoli sono strategici, che dalla Calabria si può costruire un tavolo di discussione avendo come interlocutori personalità dell'imprenditoria internazionale, i quali ci hanno fornito il loro punto di vista necessario per avviare il loro impegno a Gioia Tauro. Msc ci ha chiarito come i tempi di lavorazione nelle attività di transhipment siano strategici ai fini della competitività, fornendoci anche qualche dato: a Gioia Tauro si lavorano da 20 a 23 teus all'ora, mentre in altri porti si va oltre i trenta. Con questo non voglio dire che a Gioia Tauro si lavori poco, perché in passato si sono raggiunti standard elevati, ma gli ultimi rilevamenti della performance non sono certo in linea con il resto della portualità concorrente del Mediterraneo". "Oltre il transhipment - ha detto ancora Scopelliti - abbiamo anche affrontato il tema della logistica, del così detto gateway, ovvero, l'implementazione infrastrutturale del retroporto per consentire la diversificazione delle attività e, quindi, l'avvio della logistica. Un punto, questo, su cui è necessario ci sia un forte impegno di Rfi, peraltro anche richiesto da Msc come precondizione per un suo impegno oltre il lavoro sulle banchine. Di converso sono stato molto franco anche con Mct durante gli incontri romani alla presenza del ministro Matteoli, ponendo con forza la questione del monopolio delle banchine, poiché solo da un sano regime di concorrenza possono venire migliori prospettive". Scopelliti, inoltre, ha annunciato che con "Aponte si è discusso di incentivi, di strumenti congiunturali in grado di mitigare gli effetti della crisi dei traffici che sta colpendo Gioia Tauro, argomento che comunque affronteremo con tutti i soggetti coinvolti, a partire dall'Autorità portuale e dalle forze sociali". Il presidente della Giunta regionale, ha però insistito molto "sul necessario impegno di Rfi, poiché vi sono tutte le condizioni di movimentare su ferrato almeno 500 mila teus all'anno, rispetto ai ventimila attuali, proprio per carenze infrastrutturali, che potrebbero ulteriormente abbattere i tempi di percorrenza e di consegna delle merci". Il vicepresidente della Giunta regionale, Antonella Stasi, si é detta "soddisfatta del clima di confronto con la famiglia Aponte, che voglio ringraziare per la disponibilità e la signorilità riservataci. Pur rappresentando una grande attività multinazionale, loro guardano sempre con molto interesse all'Italia, e questo è una buona premessa per lavorare con buone prospettive, allargando le opportunità e le potenzialità di sviluppo". Per il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, "Scopelliti ha dimostrato coraggio e determinazione, quando in Calabria già c'era chi proiettava ombre e critiche sul suo operato. Non siamo andati dal signor Aponte con il cappello in mano, ma con la dignità istituzionale necessaria per interloquire alla pari con un grande imprenditore dello scenario internazionale. Abbiamo ascoltato e chiesto, grazie anche al sostegno del Governo nazionale, nel corso di un civilissimo confronto che ha fatto segnare persino una novità assoluta: è la prima volta che il presidente di una Regione italiana si incontra a Ginevra con Aponte e tutto il management di Msc per discutere di un porto, di una terra, che vogliono mettersi in gioco con l'obiettivo di accelerare lo sviluppo economico in una condizione di pari dignità e di reciproca responsabilità".

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