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    Foti (Pdl) “MCT restituisca banchine Porto Gioia inutilizzate”

     

     

    Foti (Pdl) “MCT restituisca banchine Porto Gioia inutilizzate”

    07 lug 11 Il deputato e coordinatore provinciale del Pdl di Reggio Nino Foti ha presentato in commissione trasporti della Camera una risoluzione "le cui argomentazioni - è scritto in una nota - potrebbero mettere alle corde la Mct, la società del Gruppo Contship che dal 1995 opera a Gioia Tauro in regime di monopolio utilizzando un'area di oltre 1 milione di mq e banchine per più di 3 chilometri senza sognarsi di restituire allo Stato ciò che non sa più utilizzare nell'interesse del bene comune, avendo deciso di ritenere un esubero da liquidare la metà della forza lavoro occupata nel terminal". "In premessa Foti - riporta la nota - ricorda che i target fissati nell'accordo di programma sottoscritto da Mct nel 1994 erano assolutamente sottodimensionati rispetto alle prospettive che si sono schiuse dopo il decollo del porto calabrese: rispetto a 1 milione di teus e 450 addetti da occupare, in pochi anni la Mct ha infatti guadagnato via via importanti fette di mercato arrivando a movimentare nel 2007 oltre 3,5 milioni di Teus a fronte di una occupazione diretta di 1.100 addetti e di 600 lavoratori nell'indotto e diventando, almeno fino al 2008, il punto di riferimento delle principali linee di navigazione dotate di navi giramondo e in particolare della Maersk Sealand che ha acquisito attraverso la società APM Terminals, senza autorizzazioni preventive da parte degli Enti competenti, il 33,3% del terminalista Mct". "Foti ricordando il grave danno di immagine causato da Mct nel chiudere per 30 ore il porto fra il 9 e il 10 gennaio 2011 - prosegue la nota - ha impegnato il governo ad invitare l'Autorità portuale di Gioia ad appellarsi all'art. 47 del codice della navigazione che contempla la revoca della concessione in caso di interruzione del servizio intrapreso da un concessionario nell'ottica del bene comune e quindi a ridefinire la missione del porto di Gioia Tauro, assegnando ad esso funzioni di scalo industriale collegato ad una piattaforma logistica integrata con le reti di trasporto nazionali ed internazionali, funzioni da far interagire con quelle di transhipment rimesse in gioco, una volta ridimensionata l'area in concessione alla Mct, attraverso una manifestazione d'interesse da lanciare in ambito europeo. Un invito al Governo che segna senz'altro un punto di non ritorno nella storia di Contship e del monopolista Mct: nessuno mai finora aveva messo in discussione l'eventualità che una concessione demaniale potesse essere revocata".

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