Magarò “Serve impegno corale contro la ndrangheta” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Magarò “Serve impegno corale contro la ndrangheta”

05 lug 11 "Vinceremo le mafie se saremo in grado di affermare la cultura della legalità non solo come osservanza formale delle regole, ma come realizzazione di giustizia, in un impegno corale collettivo e quotidiano che veda ciascuno di noi schierato contro l'arroganza e la prepotenza mafiosa". Lo ha detto il Presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Salvatore Magaro' intervenendo a Verbicaro alla seconda giornata della memoria dedicata a "Mafia, camorra e 'ndrangheta dall'Unità d'Italia ai nostri giorni". "L'impegno contro la 'ndrangheta - ha aggiunto Magaro' - richiede una scelta chiara, inequivocabile a cominciare da noi politici e amministratori che abbiamo il dovere di ricostruire il rapporto di fiducia e integrazione tra cittadini e istituzioni, sul quale far sorgere il fronte comune contro le mafie. E in questa direzione qualcosa sta cambiando: la risposta positiva della popolazione alle nostre iniziative è la testimonianza concreta di come stia crescendo nei territori calabresi, la reazione alla subcultura mafiosa. E' necessario stare al fianco delle 'comunita' operosé: quei tanti cittadini e cittadine che non sono più disposti a subire passivamente gli effetti di un predominio, quello mafioso, che è sociale, economico e culturale. La sconfitta della 'ndrangheta passa attraverso l'affermazione delle ragioni della legalità che non ammettono titubanze, indecisioni o timidezze alcune. E' il tempo di passare dalle dichiarazioni alle azioni: il Consiglio regionale e la Commissione che ho l'onore di presiedere sono impegnati a promuovere azioni concrete di contrasto alle infiltrazioni nella pubblica amministrazione e nel tessuto economico e sociale". "L'azione delle istituzioni però - ha sostenuto il presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta - da sola non basta a sradicare un fenomeno diffuso e tenace che e' prioritariamente culturale: servono sicuramente più servizi, più lavoro, più occasioni di sviluppo e crescita per tutti, meno burocrazia, più diritti in senso ampio, ma serve anche più impegno civile e cittadinanza attiva". Nel corso della manifestazione è stata scoperta la targa recante la dicitura "Qui la 'ndrangheta non entra'' affissa sul portone di ingresso del municipio ideata e promossa dallo stesso Salvatore Magarò.