Censore (Pd) “mancanza confronto su assestamento bilancio” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Censore (Pd) “mancanza confronto su assestamento bilancio”

01 lug 11 "L'assestamento Bilancio 2011 proposto dalla Giunta regionale e in discussione nella competente commissione regionale si caratterizza sostanzialmente per due elementi: primo, per l'assenza di qualsiasi confronto con l'intero sistema delle rappresentanze, proprio in un momento in cui forti sono le tensioni e le emergenze sociali in tutto il territorio regionale. Secondo, per l'assoluta inadeguatezza del documento, giacché l'articolato, oltre che per una ricognizione del Bilancio, si contraddistingue per interventi di scopo clientelare, per irrazionali tagli alle Politiche sociali e per provvedimenti che contraddicono il Bilancio stesso". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Bruno Censore del Pd. "Come si ricorderà - sostiene Censore - in sede di Bilancio preventivo 2011, con il solito, vuoto e ben noto approccio propagandistico che la contraddistingue, la Giunta regionale aveva sbandierato l'istituzione del Fondo regionale di povertà (art.2, Finanziaria 2011). Rammento che su tale argomento, l'intero gruppo consiliare del Pd aveva offerto un contributo notevole e tangibile al fine di strutturale al meglio tale norma. Ora però, dopo appena sei mesi, in barba alle esigenze e agli impegni assunti dinanzi ai calabresi con la solita propaganda che puntualmente non trova poi riscontro nei fatti, il Governo regionale cancella con un colpo di spugna il Fondo di povertà senza aver attivato le procedure di legge e senza aver speso un solo euro dei 10milioni di euro stanziati, e senza aver fatto fronte alle emergenze del precariato, dei lavoratori delle Comunità Montane, degli stagisti e dei lavoratori forestali. In compenso, la Giunta Regionale aumenta considerevolmente, 1,5 milioni di euro, il capitolo relativo alla promozione turistica e lo fa peraltro, a stagione estiva ormai avanzata e, a quanto pare, per tenere in vita e diffondere su scala regionale quel 'modello Reggio', modello virtuale e che i calabresi hanno già iniziato a conoscere, che si caratterizza soltanto per passerelle di miss e per presenze di network". "Il tutto avviene - sottolinea ancora Censore - mentre la Giunta regionale decurta capitoli, non onerosi, su leggi e interventi rilevanti e nodali, quali, per esempio, il diritto allo studio, il Progetto donna, i trasporti per le categorie protette, gli interventi a favore delle vittime di usura e degli incidenti sul lavoro, le Associazioni dei Comuni. In Commissione Bilancio prima e in aula poi lavoreremo per rendere la manovra più equa e meglio rispondente ai bisogni primari dei calabresi".