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    Pignataro (Sel) “In regione dopo un anno i nodi vengono al pettine”

     

     

    Pignataro (Sel) “In regione dopo un anno i nodi vengono al pettine”

    24 giu 11 "Dopo un anno di propaganda i nodi vengono al pettine. Da circa un anno, ci sentiamo ripetere in modo assordante che le cose stanno cambiando e vanno bene, che si è imboccata la direzione giusta, di un nuovo modello Scopelliti, che ci è invidiato nel resto d'Italia, della politica del fare e della concretezza, della risoluzione dei problemi gravi che attanagliano la nostra regione, delle responsabilità di chi li ha preceduti". Lo sostiene, in una nota, l'ex parlamentare Fernando Pignataro, della segreteria regionale di Sel. "Dopo un anno i calabresi, però - aggiunge - possono fare i conti con una realtà molto difforme e lontana dalla propaganda e dall'azione mediatica scientemente organizzata dal centrodestra calabrese. Si sta procedendo, con un piano di rientro assurdo e fortemente penalizzante, frutto di una inadeguatezza politica e di una subalternità al governo centrale, allo smantellamento della sanità pubblica, alla cancellazione di presidi importanti che hanno garantito e garantiscono un rapporto tra medicina e territorio, alla messa in discussione del diritto alla salute dei cittadini. Si sta assistendo, in modo colpevole, all'eliminazione del sistema ferroviario e dei trasporti e, conseguentemente, all'ulteriore marginalizzazione e perifericità della Calabria rispetto ai traffici commerciali e alla mobilità delle persone, rendendo sempre più difficile un qualsiasi riaggancio al treno della crescita e della modernizzazione della nostra terra. Si sta contribuendo al declassamento e alla mortificazione del più importante centro di eccellenza calabrese: il porto di Gioia Tauro, che doveva svolgere un ruolo di trascinamento di una politica seria di sviluppo dell'intera regione. Si sta assistendo, inoltre, al vuoto più totale rispetto alle politiche del lavoro, dell'emersione della piaga del nero e del sommerso, delle politiche sociali e di aggressione al dilagante fenomeno delle vecchie e nuove povertà, dell'emergenza sempre maggiore dell'indigenza diffusa". "Ciò nonostante - conclude Pignataro - una situazione economica e sociale che tende a peggiorare, com'é rilevato dai maggiori osservatori indipendenti e dagli studi sul campo delle maggiori organizzazioni sociali. E, per restare in tema, l'unica proposta di merito, che certo non può considerarsi esaustiva, ma il tentativo di una prima aggressione al dramma della disoccupazione soprattutto giovanile, è la proposta di legge regionale sul reddito minimo di esistenza, presentata dal nostro consigliere regionale Ferdinando Aiello, sulla quale si stanno raccogliendo le firme sull'intero territorio calabrese".

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