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    Loiero “Scandalosa assenza Sacconi da tavolo romano sul porto”

     

     

    Loiero “Scandalosa assenza Sacconi da tavolo romano sul porto”

    23 giu 11 "Trovo scandaloso che il Ministro del Lavoro Sacconi non sia stato presente alla riunione di ieri sul destino del porto di Gioia Tauro perché, come sappiamo, s'é dovuto intrattenere alla Camera anche dopo il dibattito sulla fiducia al Governo". E' quanto afferma, in una nota, Agazio Loiero, consigliere regionale di Autonomie e Diritti e già presidente della Regione, in merito al tavolo romano di ieri, rinviato al 5 luglio, per tentare di risolvere lo stato di crisi in cui versa il Porto di Gioia Tauro. "Un personaggio, Sacconi - prosegue Loiero - che vediamo spesso, quando qualche avversario politico parla in televisione, agitare la testa pensoso, ma poi quando si tratta di emergenze lavorative importantissime come quella dei portuali di Gioia Tauro inspiegabilmente s'eclissa. Il che mi fa dire che si continua, a livello di governo nazionale, a sottovalutare il futuro dello scalo calabrese perché 467 persone rischiano, con la messa in mobilità, di andare a casa. Mi chiedo se un'emergenza simile fosse accaduta a Treviso se il sig. Ministro si sarebbe comportato allo stesso modo. Ma tant'é". "Sono d'accordo - prosegue Loiero - con il Ministro Matteoli il quale pensa di parlare con Msc (Aponte) per incrementare il volume del Porto. Come ho già detto nell'ultimo Consiglio regionale, è questa la linea da seguire. Comunque sono convinto é necessario lavorare in più direzioni. C'é però un problema di cui bisogna oggi tenere conto. Se si arriva alla cassa integrazione questo vuol dire che il porto di Gioia Tauro sarà ridimensionato per sempre. Se si riduce la movimentazione annua e ci si posiziona dai tre milioni a 1.500 teus all'incirca, vuol dire che inevitabilmente il nostro scalo diventerà solo un porto regionale. Io credo invece che Gioia Tauro debba essere inserito in un tavolo interistituzionale, tra Governo nazionale e regionale come c'era ai tempi di Prodi, nel più ampio contesto della portualità nazionale. Pur apprezzando il tentativo dell'Autorità portuale di costruzione di 2 capannoni, sono convinto che sia necessario attrezzarsi prima d'ogni cosa con un piano per l'attività di transhipment e contemporaneamente interessarsi del retroporto e della logistica". "Per lo sviluppo della logistica - sostiene ancora Loiero - io ritengo bisogna costruire una governance ad hoc credibile, a livello misto, nazionale e regionale, capace di gestire detta logistica e attrarre investimenti nell'area".

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