Sindacati “Fare scelte responsabili per il Porto di Gioia” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Sindacati “Fare scelte responsabili per il Porto di Gioia”

20 giu 11 "La prospettiva che, a tutt'oggi, rimane sullo sfondo di una crisi di non facile soluzione, almeno nell'immediato, dovrebbe far scaturire, in ogni soggetto coinvolto, la volontà di costruire proposte ed unità di azioni". A sostenerlo, in una nota congiunta, sono le segreterie regionali di Fit-Cisl, Uiltrasporti ed Ugl in merito alla situazione del porto di Gioia Tauro. "Noi - proseguono i sindacati - abbiamo scelto questa strada ed ostinatamente la percorreremo unitamente a tutti i soggetti sociali, politici ed istituzionali che, come noi, condividono il dover fare scelte necessarie al rilancio della nostra infrastruttura portuale quale via concreta per la tutela del lavoro e delle potenzialità di crescita e di sviluppo. Una situazione che va affrontata con la giusta determinazione ed adeguata lungimiranza, sia per la salvaguardia della forza lavoro sia per preservare le capacità produttive necessarie a far recuperare efficienza e competitività. In questa ottica guardiamo con attenzione le azioni attivate dalla Regione, come attendiamo con fiducia il confronto con il Governo Nazionale del prossimo 22 giugno. Certamente sarà una buona occasione, per dimostrare di avere unità d'intenti ed una visione di sistema regionale e nazionale. Noi siamo pronti a fare ciò come saremo pronti a reagire, nella maniera più consona, se non dovessero giungere le attese risposte". "Rivendichiamo quindi - sostengono i sindacati - un'assunzione di responsabilità per cercare di recuperare credibilità, ritardi e risorse necessarie per sostenere la strategicità del Porto nel Sistema Euro-Mediterraneo. In questa ottica i nostri obiettivi prioritari sono: recuperare congrui volumi di traffico; ottenere, da parte del Governo, un mirato piano di incentivi e di defiscalizzazioni; sollecitare la realizzazione del Polo Logistico Integrato così come previsto dall'APQ del 2010; ottenere che il Porto rientri a pieno titolo nel nuovo Piano Nazionale della Logistica".