Principe (PD) “Giunta metta mano a riforma Comunità montane” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Principe (PD) “Giunta metta mano a riforma Comunità montane”

16 giu 11 "La legge 191 del 2009, con la quale lo Stato ha deciso di non concorrere più nel finanziamento delle Comunità Montane, ha lasciato queste istituzioni in uno stato di grave disagio, in modo particolare i 450 dipendenti delle Comunità Montane calabresi, che da mesi non ricevono lo stipendio, poiché l'ente Regione non ha previsto una copertura finanziaria adeguata da trasferire agli Enti Montani". Lo afferma il capogruppo del Pd alla Regione,. Sandro Principe. "In Calabria - prosegue - ci sono Comunità Montane che hanno svolto in modo egregio il proprio compito; e, comunque, la crisi non può essere scaricata mortificando e ledendo i diritti dei lavoratori". "E' arrivato il tempo - afferma Principe - di porre mano con intelligenza e senso di responsabilità a questa situazione. Gli eletti del Pd si sentono vicini ai lavoratori in agitazione ed ai loro rappresentanti sindacali ed intendono dare un contributo di natura istituzionale per la risoluzione del problema, senza porre in essere iniziative di carattere esclusivamente propagandistico che a nulla servono per raggiungere gli obiettivi. Siamo pronti, pertanto, in sede di esame dell'assestamento di bilancio per l'anno 2011 e con riferimento al bilancio per l'anno 2012 a dare il nostro responsabile contributo affinché siano previste apposite postazioni finanziarie per coprire, per il 2011 e per il 2012, le uscite necessarie a garantire i diritti dei 450 lavoratori. In questo modo, l'Ente Regione avrebbe a disposizione 18 mesi per affrontare il problema in modo serio, partorendo una riforma del settore". "Il gruppo del Partito Democratico - prosegue - è pronto a presentare idonee Proposte di Legge, così come a partecipare fattivamente alla discussione, nelle commissioni ed in aula, delle proposte di legge per regolare la materia già presentate ai competenti uffici del Consiglio Regionale. Riteniamo, però, che sarebbe forse più opportuno che la Giunta si impegnasse a partorire una specifica Proposta di Legge di riordino della materia, che attribuisca alle Comunità Montane competenze specifiche; Proposta di Legge sorretta da idonee previsioni finanziarie, affinché la riforma possa essere non un manifesto ma uno strumento operativo. In questa ipotesi, gli eletti del PD, e siamo certi i rappresentanti dei lavoratori, daranno il proprio contributo per il raggiungimento dell'obiettivo di avere Comunità Montane efficienti, funzionanti ed utili ai territori. Ci auguriamo, però, che la Giunta Regionale riveda la sua volontà istituzionale di inserire la questione delle Comunità Montane in un provvedimento che istituisca nuovi enti-carrozzoni, perché ci vedremmo costretti a trasformare la nostra volontà di assicurare una leale ed istituzionale collaborazione in una decisa e rigorosa opposizione. In ogni caso, la soluzione che sarà proposta deve prevedere una idonea copertura finanziaria di accompagnamento per garantire la continuità contrattuale dei 450 dipendenti". "Nel contempo - conclude Principe - pensiamo, che la Giunta possa avviare iniziative per rendere le comunità montane, anche così come oggi si presentano, utili ed operative. Il POR 2007/2013, che è stato elaborato dalla Giunta Regionale di centrosinistra, prevede molte filiere che si intrecciano con le competenze delle Comunità Montane. Ci chiediamo: perché la Giunta Regionale non attiva una serie di bandi rivolti alle Comunità Montane per finanziare con i fondi europei progetti che le facciano diventare operative utilizzando le attuali competenze?".