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    Referendum, le dichiarazioni

     

     

    Referendum, le dichiarazioni

    13 giu 11 "In Calabria è arrivato il vento del cambiamento. Hanno vinto i cittadini, rafforzando la spinta di un nuovo civismo democratico che si salda con le forze politiche progressiste e riformiste dando vita al profilo della nuova proposta per la Calabria ed il Mezzogiorno". Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale del Pd di Cosenza, Bruno Villella. "La Provincia di Cosenza - aggiunge - con il suo 53% di affluenza e la vittoria schiacciante dei Si si pone alla testa del movimento innovatore della nostra regione. In questo quadro,inoltre, un particolare significato assume quello straordinario 57% di partecipazione registrato nella Città di Cosenza che boccia Berlusconi e le politiche del centrodestra. Il risultato testimonia un' insofferenza da parte di tutti gli italiani e le italiane verso le scelte compiute dal Governo in materia di servizi pubblici locali , nucleare e giustizia ed è anche un segnale di speranza e di ottimismo per i calabresi indicando il percorso verso cui le forze che si richiamano al centrosinistra devono lavorare per recuperare fiducia e consenso".

    "Il ministro Calderoli ha perfettamente ragione: gli italiani hanno dato un'altra sberla al Governo Berlusconi. Non resta che prenderne atto a trarre le dovute conseguenze". Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, in merito agli esiti dei quattro referendum. "A distanza di pochi giorni dal voto amministrativo - aggiunge Oliverio - gli italiani hanno ribadito il loro no al Premier ed al suo esecutivo. Una sonora bocciatura per un Governo che non si occupa dei problemi degli italiani, che ignora i veri temi dello sviluppo, che va avanti sono con promesse ed iniziative di propaganda. Ma il vento sta cambiando, anzi è cambiato. E da Nord a Sud i cittadini non fanno altro che chiedere a Berlusconi ed alla sua maggioranza di andare a casa".

    "La vittoria dei Sì è un risultato eccezionale. Vince la sovranità popolare contro chi vuole negare i diritti - fondamentali - sanciti dalla nostra Costituzione". Lo afferma in una nota il Pd della Calabria. "La larga partecipazione al voto - prosegue la nota - dimostra come i cittadini vogliono che l'acqua sia un bene pubblico; il desiderio di vivere un ambiente sano, pulito e sicuro; di risolvere i problemi energetici attraverso le fonti di energia rinnovabili; ad avere una giustizia giusta per tutti. E' un voto che ci carica di grande responsabilità, segna la fine di un ciclo politico e fornisce segnali chiari sulla prospettiva politica che deve essere costruita su una forte capacità programmatica e progettuale finalizzata al cambiamento ed in grado di rilanciare una iniziativa che affronti i problemi seri e reali del Paese, rianimando l'economia e creando opportunità e prospettiva futura per le nuove generazioni. Compito del Pd è essere la forza motrice di questo cambiamento".

    "Benvenuto quorum, grazie democrazia. Grazie Italia, grazie Calabria". Lo affermano i commissari regionali dei Verdi calabresi, Mario Giordano e Aurelio Morrone. "Quella di oggi - aggiungono - è una giornata straordinaria e indimenticabile per la democrazia, per l'Italia e per la Calabria. Finalmente il popolo, che è l'unico sovrano nelle scelte, ha esercitato pienamente il proprio diritto-dovere di decidere. Ed ha deciso per uno sviluppo pulito ed ecosostenibile, per un modello di società nemico dei profitti e delle lobby, mettendo al riparo le future generazioni dal rischio radioattivo e dalle scorie che nessun paese al mondo è in grado di trattare e gestire, soprattutto alla luce di quanto é accaduto di recente in Giappone. Queste sono l'Italia e la Calabria che ci piacciono".

    " E' un risultato straordinario che deve essere salutato positivamente da chiunque ha a cuore un futuro migliore per il nostro Paese". Lo afferma in una nota il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. "Un grazie - aggiunge - mi sento di dover esprimere ai comitati promotori ed ai tanti giovani e ragazze che sono scesi in campo e hanno animato con entusiasmo e freschezza la campagna referendaria. Anche in Calabria è stato raggiunto il quorum e questo è un fatto che va salutato con favore. In questo quadro assume un significato ancor più positivo il 52,61 realizzato nella più grande provincia della Calabria che ha pesato in modo determinante per la realizzazione del quorum anche nella nostra regione. Questo pronunciamento netto e inequivocabile ha messo punti fermi e ha posto condizioni di non ritorno rispetto a scelte strategiche che riguardano la frontiera energetica e la difesa di un bene comune come l'acqua. Infine la cancellazione del legittimo impedimento ripristina un principio di civiltà giuridica irrinunciabile per un Paese che guarda al futuro senza staccarsi dall'Europa e dalle democrazie più avanzate nel mondo".

    Il raggiungimento del quorum e la vittoria dei SI notificano che il Paese ha già voltato pagina, chiuso una stagione politica,quella del centrodestra, ormai al capolinea e,nello stesso tempo, esplicita prepotentemente una richiesta di cambiamento in termini forti ed impetuosi ed interpella la necessità stringente di aprire una nuova fase che non può prescindere dalle necessità vere della gente,a cominciare da una nuova politica energetica ed ambientale,che fornisca risposte vere e non illusioni alla domanda di lavoro, di equità, di giustizia, di equilibrio, di trasparenza della vita pubblica che il centrodestra aveva ritenuti residuali e marginali e che,al contrario, sono il cuore dei bisogni di un Paese stanco e sfibrato". Lo afferma Pasqualino Mancuso, Coordinatore provinciale PD Catanzaro.

    "Siamo soddisfatti anche per la nostra organizzazione giovanile che da subito si è espressa in maniera netta e decisa a favore dei quesiti referendari anche quando qualcuno nel PD storceva il naso. Il raggiungimento del quorum per tutti e quattro i quesiti referendari e soprattutto per quello riguardante il legittimo impedimento significa una bocciatura netta e chiara del progetto politico del governo nazionale e delle politiche che Berlusconi e i suoi amici della Lega Nord hanno messo in campo". Lo affermano i Giovani democratici della Calabria.

    "E' un momento importantissimo, oserei dire storico per il nostro Paese: l'istituzione referendaria era ormai vissuta più come una costosa perdita di tempo che non come un'opportunità dei cittadini di dire la loro sulle politiche governative. Ebbene, gli Italiani hanno parlato, lo hanno fatto chiaramente e con voce ferma, dichiarando la loro contrarietà a leggi inique ed insostenibili. E' un giorno da ricordare, perché è il giorno della vittoria della passione civile sull'apatia". Lo dice Pierluigi Ubezio Segreteria Pino Masciari.

    "Il risultato della consultazione referendaria ha dimensioni storiche - scrive in una nota Salvatore Scalzo, leader dell'opposizione in Consiglio comunale di Catanzaro alla chiusura dei seggi -. Segna in sole due settimane il secondo fortissimo punto di scollamento tra la cultura politica di questo governo di centrodestra e gli Italiani, ormai desiderosi di cambiamento e soprattutto di una classe dirigente seria, credibile, responsabile. Si era detto che la sfida referendaria, al di là dell'importanza primaria dei singoli quesiti, sarebbe stata anzitutto una sfida culturale tesa a riaffermare una democrazia fondata sulla consapevolezza e sulla partecipazione e che esisteva la necessità di offrire un simbolo chiaro del risveglio generalizzato all'interno di un Paese stanco, offeso nei suoi valori più essenziali, mortificato nell'assistere a teatri di discussione politica sempre più distanti dai bisogni essenziali e dalle difficoltà quotidiane della maggioranza delle persone".

    "Essendoci resi promotori nell'invitare la cittadinanza, per il 12 e 13 giugno, ad andare alle urne e votare SI ai quesiti su acqua e nucleare, al fine di dare un segnale importante di riconoscimento dei valori quali "il bene comune", la Giovane Italia e il comitato "La Gioventù che vince" esprimono grande soddisfazione per il risultato del referendum che ha definitivamente deciso quale sarà il futuro del nostro Paese; un risultato che ha sancito in maniera chiara il volere dei cittadini e il loro amore per la loro terra".

    "L'esito della consultazione referendaria, dà ampia prova dell'efficacia dello strumento in sé, dell'esigenza di ridare smalto e vigore a quel sano principio, costituzionalmente riconosciuto, di sovranità popolare, e soprattutto dimostra, attraverso l'imponente percentuale di votanti, come il Governo centrale, spesso si pronunci in controtendenza, con quelle che sono le precise aspettative del popolo". Queste le dichiarazioni del Presidente Nazionale del neo movimento politico culturale " Generazione Futura" di ispirazione social democratica, Emilio Ierace.

    Il Comitato cittadino per il SI ai referendum "esulta per il raggiungimento del quorum anche a San Giovanni in Fiore. Sono stati infatti 8863, pari al 61% degli aventi diritto, i cittadini che si sono recati a votare ed hanno espresso un chiaro e netto no al nucleare e alla privatizzazione dell'acqua pubblica".

    "Il grande risultato sui Referendum dà il segnale che una fase della vita politica italiana si è conclusa e che dopo l'ubriacatura del "berlusconismo", è possibile tornare a parlare di problemi e di progetti di sviluppo per il futuro. All'interno di questo risultato è anche positivo il dato calabrese che indica che il vento sta cambiando anche nella nostra regione. Ma la bocciatura del nucleare è anche una grande opportunità per la Calabria che può e deve fare delle energie rinnovabili un punto di forza per creare sviluppo e occupazione". Lo afferma il Responsabile Dipartimento Ambiente Calabria del Pd,Italo Reale.

    "L'esito del referendum, con il quorum ampiamente superato, e la valanga di si riversata sui relativi quesiti, sancisce, dopo le Amministrative, un significativo ristabilimento democratico del Paese e, per questo, una rinnovata saldatura del prevalente sentimento sociale con quello del centrosinistra". Lo afferma il Presidente del Gruppo Idv Consiglio Regionale Emilio DE MASI.

    "Il 12 e il 13 giugno in tutt'Italia, al nord ed al sud, il vento del cambiamento ha continuato a soffiare spingendo la valanga dei sì e facendo vincere i cittadini". Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale del Pd di Reggio Calabria, Girolamo Demaria. "Il quorum raggiunto - aggiunge - e la messe di sì nei quattro referendum rappresentano una grande prova di democrazia e contengono un messaggio di speranza e fiducia di un Paese che vuole cambiare. Il voto di domenica e lunedì è un segnale inequivocabile che viene dai cittadini i quali, con la loro straordinaria partecipazione, hanno inteso anzitutto bocciare il piano nucleare del governo, la privatizzazione forzata nella gestione dell'acqua e la legge sul legittimo impedimento. Accanto a quello nazionale è di grande significato anche il voto nella nostra provincia, ad un soffio dal cinquanta per cento, dove la metà circa dei comuni, a partire dalla città di Reggio Calabria, ha superato il quorum esprimendosi in maniera schiacciante per il sì".

    "Risultato straordinario che condividiamo con tutti. L'anno scorso in questo periodo raccoglievamo le firme per presentare i referendum ed oggi festeggiamo la riscossa popolare". Lo ha detto il segretario regionale dell'Italia dei Valori, Maurizio Feraudo, nel corso di una conferenza stampa. Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha evidenziato che "il governo Berlusconi è molto indebolito e sarebbe ragionevole che se ne andasse". Carolina Marcianò, responsabile regionale per i referendum in Calabria, e Maria Antonia De Fazio, Coordinatrice regionale dell'idv donne e Franco Critelli, vice segretario regionale, hanno affermato che "la sovranità appartiene al popolo fatto di donne ed uomini, in carne ed ossa, che, nonostante tutto e nonostante tanti, si sono recati a votare, a dire quattro Sì ed un grande e forte basta". La conferenza stampa è stata conclusa da De Bartolo,segretario provinciale di Cosenza che ha lodato il Presidente Di Pietro per aver avuto la lungimiranza politica e la sensibilità di indire un referendum a tutela della salute dei cittadini". Hanno partecipato anche Mario Caligiuri, Mimmo Frammartino, Lorella Massenzo, Jseph Feroleto.

    "Il risultato del Referendum del 12 e 13 giugno costituisce un evento importante per la democrazia e dimostra che i cittadini, quando sono chiamati ad esprimere i propri convincimenti su questioni di grande importanza, sanno far sentire la propria voce". E' quanto afferma in una nota il capogruppo regionale del Partito Democratico, Sandro Principe. "Il superamento del quorum - aggiunge - e la schiacciante vittoria dei SI rappresenta una sconfitta per la maggioranza di centrodestra e per il premier Berlusconi, che le leggi, abrogate dai cittadini, avevano pervicacemente voluto, soprattutto quella sul legittimo impedimento. Berlusconi dovrebbe trarre le dovute conseguenze da questo risultato, mentre il centrosinistra dovrebbe accelerare la sua coesione politica e programmatica, per proporsi come alternativa credibile e forte".

    "Il popolo Italiano, il 12 ed il 13 giugno, ha riconquistato il proprio futuro di vita e i propri diritti, dicendo No, con oltre il 94% dei voti, alla privatizzazione della gestione dell' acqua bene comune, No all'Energia Nucleare, No al legittimo impedimento di Berlusconi e dei suoi Ministri". E' quanto scritto in una nota dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di Crotone. "Ancora una volta - prosegue la nota - la partecipazione autonoma e popolare degli italiani ha scritto una delle pagine più belle nella conquista di diritti civili, sociali e di difesa della vita nostra e delle future generazioni. Esprimiamo con gioia tutta la nostra felicità. Tuttavia da crotonese non posso non denunciare amareggiato che la nostra città, nel disinteresse della politica, per la sua scarsa affluenza alle urne (48,98%), non ha alcun merito per i risultati conseguiti dal resto del Paese. Crotone democratica c'é: lo ha dimostrato con un forte moto di indignazione contro l'ibrida ed avventurosa alleanza delle destre al ballottaggio dei candidati a sindaco e ancor di più oggi al Referendum, dove liberamente il 98% dei crotonesi votanti hanno detto Si all'Acqua Bene Comune ed il 97% ha detto Si all'abrogazione del Nucleare e del Legittimo Impedimento".

    "Sento di esprimere grande soddisfazione per i dati registrati nel Capoluogo di Regione ed in tutto il territorio provinciale per l'eccezionale risultato sul Referendum 2011" dichiara Annamaria Principe, Coordinatore FLI per la provincia di Catanzaro.

    Il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza: "Esprimo grande soddisfazione innanzitutto per l'ampio superamento del quorum ed anche per il risultato straordinario che hanno ottenuto i sì all'abrogazione di norme ingiuste sull'acqua, sulla giustizia e che addirittura reintroducevano il nucleare in Italia. Credo che questo risultato contribuisca alla crescita democratica del nostro Paese ed esprima una domanda di cambiamento politico ormai ineludibile. Verifico che l'appello promosso da me e da altri autorevolissimi sindaci della nostra regione ha avuto un riscontro positivo e che anche in Calabria, pur tra tante difficoltà, si sia raggiunto il quorum".

    "Si chiude con una splendida ed entusiasmante vittoria la battaglia dei comitati referendari a sostegno dei "4 Sì" per i referendum popolari del 12 e 13 giugno 2011. Una grande battaglia di civiltà che ha portato circa il 60% dei cittadini italiani alle urne con una vittoria popolare schiacciante che ha rigettato ed abrogato (con una percentuale bulgara) le quattro "scellerate ed inaccettabili leggi" emanate e promulgate in questi ultimi anni, relative proprio ai quattro quesiti referendari proposti e votati". Così una nota di AteneoControverso UNICAL.

    "Con il raggiungimento del quorum e una valanga di Sì gli italiani abrogano la politica energetica del Governo Berlusconi. Ora è necessario predisporre un Piano energetico nazionale che punti esclusivamente sulle fonti rinnovabili ed è fondamentale avviare un Piano nazionale di efficientamento energetico di tutti gli edifici pubblici". Lo afferma Diego Tommasi presidente nazionale di Alleanza Ecologica.

    "La risposta popolare, forte e consapevole, venuta dal Paese con i risultati inequivocabili dei quattro referendum, sta a significare la voglia dei cittadini di essere nuovamente protagonisti e soggetti attivi per il cambiamento. Con i risultati del voto si volta pagina definitivamente e si chiude con un bruttissimo capitolo della storia politica Italiana che puntava alla riduzione degli spazi democratici, alla privatizzazione dei beni comuni, alla utilizzazione distorta della giustizia e della legge, non più uguale per tutti". Lo afferma Sergio Genco, segretario regionale della Cgil.

    "Noi che ci occupiamo di salute e di sicurezza nei servizi in cui lavoriamo, riteniamo che il nucleare sia una scelta sbagliata, pericolosa, ecologicamente incompatibile con il benessere della popolazione. Noi che ci battiamo perché vengano salvaguardati i servizi pubblici che garantiscono diritti ai cittadini, vogliamo che l'acqua sia un bene comune inalienabile che non può e non deve essere sottoposto a logiche mercantili. Noi che lottiamo per la legalità e che lavoriamo perché la giustizia funzioni meglio, vogliamo che, come è scritto nella Costituzione, la legge sia uguale per tutti. Il raggiungimento del quorum per tutti i quesiti referendari mette chiaramente in evidenza la volontà di partecipare, contare e decidere dei cittadini del nostro Paese su questioni che riguardano la vita di tutti". Così la CGIL di Catanzaro/Lamezia.

    "E' proprio vero! Avevamo assolutamente ragione dicendo che "si scrive acqua e si legge democrazia!" Attraverso il referendum, strumento di partecipazione democratica e popolare diretta, anche in Calabria più del 50% dei cittadini ha partecipato alla consultazione, dicendo a stragrande maggioranza No alla privatizzazione dell'acqua e No al Nucleare! E' stato un processo che, attraverso il lavoro dei comitati e di alcune organizzazioni sociali e sindacali, ha coinvolto trasversalmente gran parte dei cittadini calabresi. I cittadini calabresi hanno raggiunto una vittoria eccezionale! Con alcuni incredibili risultati ottenuti nella Presila cosentina, tra cui il comune di Serra Pedace con l'affluenza del 77,22% degli elettori, di certo il primo comune italiano, ed il 66,66% di Carlopoli, comune dell'indimenticato sindaco Bruno Arcuri cui è dedicato il nostro coordinamento calabrese". Lo afferma il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica "Bruno Arcuri".

    "Esprimo grande soddisfazione per l'esito dei referendum - dichiara Salvatore Perugini, designato quale Presidente del gruppo del PD al Comune di Cosenza -, sia perché ho votato quattro "sì", sia perché a Cosenza sono stato tra i primi a sottoscrivere le proposte referendarie sull'acqua pubblica, quando non tutti quelli che le hanno poi sostenute erano d'accordo. La grande e consapevole partecipazione degli elettori alla votazione ha senza dubbio messo in evidenza alcune cose che da oggi in poi il sistema della politica dovrà tenere ben presenti".

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