Magorno (Pd) “Da Incarnato e Papasso solo offese personali” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Magorno (Pd) “Da Incarnato e Papasso solo offese personali”

06 giu 11 "Gli argomenti a cui ricorrono il segretario regionale e provinciale del Psi, Luigi Incarnato e Gianni Papasso, per rispondere ad alcune mie considerazioni apparse oggi su alcune agenzie di stampa e sui quotidiani locali calabresi indicano la statura e la dimensione dei miei interlocutori". E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo del Pd alla Provincia di Cosenza, Ernesto Magorno. "Papasso ed Incarnato, infatti - prosegue la nota - alle argomentazioni politiche preferiscono le contumelie e le offese personali. Un terreno, questo, su cui non ci troveranno mai al loro fianco. Ho scelto di aderire al Pd non per convenienza o per accumulare incarichi, ma per la profonda convinzione che il nostro Paese e la nostra regione hanno bisogno di un grande partito autenticamente riformista, a vocazione maggioritaria, sintesi delle maggiori tradizioni culturali e politiche (cattolica, socialista, liberale, progressista e ambientalista) per incidere e trasformare concretamente la realtà. I partiti-bonsai, in tal senso, servono a poco. Per questo motivo ho scelto di misurarmi e di stare in un grande partito, dove diversi e di diversa qualità e livello sono i compagni di viaggio. Avrei potuto benissimo starmene tranquillo, come hanno fatto Papasso e Incarnato, ed essere sempre pronto a ricoprire incarichi, a presentare candidature e a rivendicare posti di sottogoverno. Avrei potuto, come fanno altri, essere un candidato per tutte le stagioni. Se fossi stato più furbo avrei senz'altro scelto di stare in un partito in cui basta poter contare su poche decine di voti per far parte della Direzione Nazionale e ricoprire il ruolo di Segretario regionale o provinciale". "E' vero - prosegue Magorno - qualche incarico nel corso degli anni l'ho accumulato anch'io e penso che presto a qualcuno dovrò rinunciare. Il rinnovamento si predica e si fa anche così. La differenza tra i miei incarichi e quelli degli altri, però, è che i miei sono quasi tutti elettivi e improntati al volontariato. A tal proposito basterebbe ricordare che ho perfino rinunciato all'indennità di sindaco che devolvo mensilmente a favore di chi più ne ha bisogno". "Su questo aspetto, dunque - conclude Ernesto Magorno - il sottoscritto è davvero inattaccabile, anche perché il giorno in cui dovesse smettere di fare politica continuerebbe a svolgere tranquillamente la professione di avvocato. Non so se altri possono dire la stessa cosa"