Incarnato-Papasso (Psi) “Magorno non merita risposte” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Incarnato-Papasso (Psi) “Magorno non merita risposte”

06 giu 11 "La nota a firma del gruppo e dell'assessore socialista della provincia di Cosenza, che si sarebbero potuto evitare sol che i firmatari, formalmente invitati, avessero partecipato alla riunione dell'esecutivo, diligentemente convocata dal Segretario provinciale, per il giorno 21 maggio, in cui è stato esaminato il voto del primo turno e in cui si è deciso il comportamento da tenere nel turno di ballottaggio, non modifica di una virgola la sostanza politica espressa dal partito nella conferenza stampa del 4 giugno". Lo sostengono, in una nota congiunta, il segretario regionale e quello provinciale di Cosenza del Partito socialista, Luigi Incarnato e Gianni Papasso. "In quella occasione - proseguono - sono stati riferiti fatti e circostanze (non messe in dubbio né dal gruppo Psi né dal capogruppo Pd) dalle quali sono scaturite logiche ed in equivoche valutazioni politiche. La difesa d'ufficio che Magorno fà del suo cliente presidente non merita risposta, atteso il pulpito dal quale proviene. Il trasformismo e l'opportunismo politico sono patrimonio di quanti hanno, nel tempo, abbandonato la casa madre del socialismo (alla quale apparteneva Magorno) per approdare, per ricoprire più incarichi contemporaneamente, nel comodo ventre dei Ds prima e del Pd successivamente". "E' Kafchiano - sostengono Incarnato e Papasso - ritenere che il depauperamento elettorale del Psi sia colpa di chi è rimasto a difendere la storia e la tradizione del nostro glorioso partito e non di chi, viceversa, dopo aver ricoperto tanti incarichi di prestigio, grazie al Psi, ha ritenuto di doversene andare per ricoprirne di altri, ed ugualmente prestigiosi, in altro partito. Quanto sta accadendo evidenzia che il re è nudo e rafforza sempre di più il dubbio che qualcuno è portatore di una chiara volontà politica di dividere i partiti e nei partiti, nell'ormai chiaro gioco di governare i percorsi politici non con la persuasione del ragionamento ma con l'arma del ricatto e del potere". "A questa logica - concludono - noi ci siamo opposti e continueremo ad opporci, certi come siamo che solo sul terreno della progettualità e della programmazione potrà nascere un confronto costruttivo all'interno del centrosinistra, in grado di far emergere nuove e positive energie, espressione vera di un reale cambiamento e rinnovamento. La gestione brezneviana delle istituzioni non appartiene ai socialisti, che la contrasteranno sempre e comunque".