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    Avviati lavori Consiglio regionale, impegni per il Porto di Gioia

     

     

    Avviati lavori Consiglio regionale, impegni per il Porto di Gioia

    31 gen 11 E' cominciata la riunione del Consiglio regionale. Il punto piu' importante all'ordine del giorno e' il dibattito sul porto di Gioia Tauro. Nel corso della seduta inoltre si procedera' con il question time con risposta da parte dell'esecutivo su sei interrogazioni presentate dai consiglieri Nucera (Pdl) e Giordano (Idv). Nel prosieguo dei lavori, il Consiglio sara' chiamato a decidere su alcune proposte di legge per l'istituzione della Casa dei vini di Calabria e dell'Elaioteca regionale. Infine, il Consiglio si dovra' pronunciare su una modifica del regolamento interno.

    Il Consiglio regionale ha avviato i propri lavori esaurendo il question time con le risposte del vicepresidente della Giunta regionale, Antonella Stasi, e dell'assessore alle Politiche sociali, Antonino Stillitani, e del presidente del Consiglio, Francesco Talarico, ad alcune interrogazioni dei consiglieri Giovanni Nucera, Giuseppe Giordano e Nazareno Salerno. L'aula e' entrata poi nel vivo dei lavori affrontando il secondo punto all'ordine del giorno, che riguarda il porto di Gioia Tauro. Sull'argomento ha tenuto un'informativa il vicepresidente della Giunta Antonella Stasi, secondo la quale, ''i traffici marittimi in decremento nel 2009 sono stati provocati dalla crisi internazionale ed in questa spirale e' finito anche il porto di Gioia Tauro. Quello che pero' colpisce e' che Gioia Tauro e' stato un porto lasciato a se stesso per anni quando invece altre realta' del Paese si preparavano ad affrontare la crisi potenziando i servizi e la logistica. Con Scopelliti, la Regione Calabria ha deciso di intervenire efficacemente, programmando interventi per 450 milioni di euro destinati appunto al potenziamento della logistica, all'intermodalita', alle infrastrutture di servizio per il porto di Gioia Tauro, come all'adeguamento dei collegamenti ferroviari con Bari e Battipaglia''. ''Oggi - ha detto ancora la vicepresidente Stasi - la maggiore minaccia per Gioia Tauro e' costituita dai grandi porti di transhipment della sponda sud del Mediterraneo. Noi stiamo lavorando per ridurre il gap di convenienza a favore di Gioia Tauro riducendo le tasse di ancoraggio, e soprattutto applicando una riduzione di 45 punti di fiscalizzazione degli oneri sociali per i dipendenti. E' necessario, inoltre, integrare il porto con il territorio. In questa direzione stiamo lavorando per individuare aree retroportuali per incrementare cosi' la creazione di valore aggiunto dell'insieme delle attivita' portuali. altri clienti possono candidarsi ad operare sulle banchine del porto di Gioia Tauro, oltre a quelli esistenti''. Stasi ha concluso sostenendo che ''dell'insieme delle problematiche inerenti Gioia Tauro il presidente Scopelliti avra' molto presto un incontro a livello nazionale, ma e' necessario che tutti lavorino unitariamente''

    Il consigliere regionale Candeloro Imbalzano, della Lista Scopelliti presidente, nel corso del dibattito sul porto di Gioia Tauro seguito alla relazione della vicepresidente Stasi, ha sostenuto che ''occorre accelerare i programmi industriali complessivi per Gioia Tauro. E' necessario anche stare vigili su quanto sta avvenendo in nord Africa poiche' si tratta di avvenimenti che possono anche comportare occasioni di crescita per Gioia Tauro. La questione comunque, come ha detto la vicepresidente Stasi, va seguita con forza a livello nazionale ed e' auspicabile che su ogni proposta che riguardi il rilancio di Gioia Tauro ci sia totale convergenza del Consiglio regionale della Calabria''.

    Mario Maiolo, del Pd, ha detto: ''Condividiamo l'appello all'unita' della vicepresidente Stasi per Gioia Tauro, ma e' anche vero che non tutto quello che e' stato fatto finora e' partito con questa nuova Giunta regionale. Il porto e' cresciuto perche' dal punto di vista della pianificazione degli interventi, il Governo guidato da Romano Prodi, con un accordo di programma quadro dedicato, individuo' Gioia Tauro al centro degli interessi nazionali della portualita' nel Mediterraneo. Quel tavolo di concertazione creato nel 2007, e' fermo dal 2008''. Maiolo ha posto anche l'attenzione ''sulle questioni legate al completamento dell'infrastrutturazione dell'area portuale, della logistica, che aveva mobilitato ingenti risorse che il piano per il sud del governo Berlusconi ha invece cancellato. I contenuti del quadro strategico nazionale di Prodi individuati per stimolare i processi di crescita piu' diffusi per l'area di Gioia Tauro sono venuti meno per mancanza di finanziamenti''.

    Secondo Fausto Orsomarso, del Pdl, ''su Gioia Tauro c'e' un impegno forte della Giunta regionale e di forte interlocuzione nazionale sostenuta dal presidente Giuseppe Scopelliti. In Calabria, maggioranza e opposizione debbono confrontarsi non su dietrologie ma su fatti concreti nuovi. Rimpallare oggi le prese di posizione non e' utile. E' invece utile affrontare le questioni in termini operativi, avvalorate da contributi tecnici e, nel contempo, evitando strumentalizzazioni sociali. Sono dell'idea - ha detto Orsomarso - che occorre puntare decisamente sugli obiettivi evidenziati dalla vicepresidente Stasi, soprattutto evitando il linguaggio politichese e appoggiando decisamente le questioni operative necessarie affinche' Gioia Tauro e la Calabria siano al piu' presto destinatari delle loro risorse per guardare con maggiore serenita' al futuro''.

    Giuseppe Giordano, di Idv, ha detto che ''siamo chiamati a confrontarci razionalmente con le difficolta' che emergono dalla realta'. Gioia Tauro e' sicuramente questione nazionale, ma e' anche vero che il transhipment sta facendo segnare un trend di crescita costante. E' vero inoltre che il porto di Gioia Tauro e' stato lasciato a se stesso, a fronte, invece, di forti movimenti finanziari che hanno orientato sulla piattaforma Trieste-Monfalcone ingenti investimenti di un miliardo di euro ad opera di Unicredit''. Giordano, inoltre, ha sostenuto che ''Reti ferroviarie italiane hanno lasciato Gioia Tauro perche' e' venuto meno un canone di 170 mila euro destinato per alcuni interventi di manutenzione''.

    “Gioia Tauro, prima di essere al centro della logistica portuale e dei traffici commerciali, deve diventare il centro delle attenzioni politiche del governo Berlusconi”. E’ quanto afferma in una dichiarazione il consigliere regionale di IdV, Domenico Talarico. “Gioia Tauro rappresenta il banco di prova delle reali vocazioni europeiste e meridionaliste dei governi nazionale e regionale. Il dibattito di oggi ha registrato un sostanziale accordo sulle iniziative immediate da intraprendere per alleviare la sofferenza del porto. Tuttavia il sistema portuale di Gioia, che per la Calabria rappresenta un cardine fondamentale per il lavoro e lo sviluppo, lo si rilancia solo se viene assunto come grande questione strategica del Paese e dell’Europa. Al momento notiamo però che l’agenda politica del ‘‘governo amico’’ è occupata dalla propaganda sul Ponte sullo Stretto, quando, invece, basterebbero un decimo degli investimenti ad esso destinati per ridare a Gioia Tauro ed all’intera Calabria attrazione e competitività”.

    “Una discussione del tutto costruttiva che, all’interno dell’Aula, ha portato all’approvazione dell’ordine del giorno porto di Gioia Tauro che rappresenta il giusto percorso per risollevarne le sorti.”. A dirlo, è Luigi Fedele, capogruppo del Pdl alla Regione che aggiunge: “Una battaglia che ha coinvolto forze politiche della maggioranza e della minoranza nell’esclusivo interesse dello scalo gioiese e di tutto il territorio circostante. Uno sforzo che si traduce nella volontà del Governo Scopelliti di investire 450 milioni destinati ad interventi programmati relativi al potenziamento della logistica, all’intermodalità e alle infrastrutture di servizio per lo scalo gioiese, come all’adeguamento dei collegamenti ferroviari con Bari e Battipaglia. Il tutto perchè il Porto di Gioia Tauro costituisce una delle più grandi occasioni per accrescere lo sviluppo economico della Calabria non soltanto perché apporta un incremento maggiore per i traffici internazionali ma, soprattutto, perché presenta numerose fonti d’impiego utili a generare un più ampio indotto occupazionale, senza dimenticare che il porto di Gioia produce il 50% del Pil regionale”. “Ecco perché – continua il capogruppo – occorre porre in essere alcune azioni di ampio respiro: avviare un deciso confronto con il Governo nazionale sollecitando l’approvazione dell’emendamento, presentato bipartisan sul decreto ‘milleproroghe’ destinato ad alleggerire le tasse mediante un contributo governativo; ancora, appoggiare ogni forma di intervento necessario a rendere competitivo il porto di Gioia attraverso la diminuzione delle accise energetiche e degli oneri sociali e assumere, di concerto con le Amministrazioni locali interessate, le iniziative indispensabili all’attuazione di incentivi fiscali quale strumento fondamentale per un rilancio effettivo dell’intero scalo calabrese”. Conclude Fedele: “L’intera maggioranza in Consiglio, infatti, s’impegna a sostenere ogni iniziativa che il Governo regionale vorrà mettere in atto per favorire lo sviluppo non solo economico dell’area portuale. In primis, la promozione di un programma che coinvolga tutte le realtà industriali ed economiche, presenti e future, operanti all’interno dello scalo e faccia salvi i posti di lavoro attualmente esistenti, creando le condizioni per generare un più ampio indotto occupazionale”.

    “La questione del Porto di Gioia Tauro travalica i confini nazionali. Per questo, come ho avuto modo di dire nel corso del dibattito in Aula, è giunto il momento che la classe politica avvii un confronto e si assuma la responsabilità totale”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Idv, Giuseppe Giordano, che aggiunge: “Nell’ordine del giorno a cui abbiamo lavorato, approvato dall’Assemblea e contenente le nostre proposte, il Presidente della Giunta si è impegnato ad adottare tutte le azioni per trasformare il Porto di Gioia Tauro da esclusivo porto di trashipment a scalo intermodale, coinvolgendo tutti i soggetti interessati per la realizzazione di un piano progettuale comune e rimuovendo tutti gli attuali ostacoli che frenano lo sviluppo del Porto e dell’occupazione. Serve inoltre – continua Giordano - rilanciare le attività di sdoganamento delle merci favorendo un indotto di risorse per la Regione Calabria anche per il potenziamento e l’infrastrutturazione dello scalo; nonché a garanzia del perseguimento di adeguati standard di sicurezza per l’ingresso delle merci stante le strutture di avanguardia per la verifica della scansione dei container di cui il porto è dotato”.

    Il dibattito in Consiglio regionale sul porto di Gioia Tauro e' stato concluso dal presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti. Il Governatore ha effettuato un intervento articolato sulle criticita' del porto ed ha anche annunciato le linee di prospettiva del piu' grande hub mediterraneo di transhipment. ''La competitivita' di Gioia Tauro - ha spiegato Scopelliti - e' essenzialmente legata al fatto di trovarsi sulla cosi' detta 'rotta ideale', cioe' il percorso piu' utile per far giungere piu' celermente le merci in arrivo sulle navi nel Mediterraneo a destinazione. A fronte di un'opportunita' geografica - ha sottolineato Scopelliti - intervengono altri fattori che favoriscono i porti nordafricani legati alla disomogeneita' del costo del lavoro, da sette a undici volte minore per la fascia operaia e fino a cinque volte la fascia impiegatizia. Di piu' - ha proseguito il presidente della Giunta regionale - vi e' che per i primi cinque anni di operativita' nei porti africani non si e' sottoposti a tassazione ed i costi di operativita' restano comunque convenienti, anche se l'efficienza non e' paragonabile a quella dei porti italiani. La fiscalita' di vantaggio - ha detto Scopelliti - e' uno dei punti da non trascurare per il medio periodo, ma perche' Gioia Tauro sia forte e competitiva - ha aggiunto - oltre alla dote naturale di potere ospitare le grandi navi, ha bisogno di un grande progetto di sviluppo che tenga in conto il territorio circostante. Finalmente - ha evidenziato Scopelliti - siamo riusciti a mettere d'accordo il Consorzio per lo sviluppo industriale l'Autorita' portuale sulla competenza di alcune aree e siamo anche riusciti a sapere di un progetto di Mct che va oltre l'interesse originario del transhipment. La grande partita si gioca dunque su un nuovo utilizzo dell'area circostante, e di questo parleremo al tavolo romano con il ministro delle attivita' produttive, Paolo Romani, per disegnare le strategie migliori per il rilancio di tutta l'area. Pensiamo - ha detto Giuseppe Scopelliti - che una parte dei container in transito possa essere lavorata in loco con grandi opportunita' anche per le aziende locali e per il lavoro''.Il presidente della Giunta regionale, inoltre, ha criticato ''certi giornalisti tromboni che vengono dal Nord a parlare di tutto. A costoro rispondiamo che noi siamo per chi vuole lavorare onestamente per la Calabria e per i calabresi e per questo e' necessaria in questa regione una classe dirigente unita per evitare che tra cinque anni si torni di nuovo qui a rimproverarci su chi ha fatto e chi non ha fatto''.

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