Nuovo ospedale della Sibaritide documento dei sindaci di Corigliano, Rossano e del Presidente Oliverio - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Nuovo ospedale della Sibaritide documento dei sindaci di Corigliano, Rossano e del Presidente Oliverio

25 gen 11 I Sindaci di Corigliano e Rossano, Pasqualina Straface e Franco Filareto, insieme al Presidente della Provincia Mario Oliverio, hanno inviato, in data odierna, una missiva, sugli interventi infrastrutturali da realizzare in contrada Insiti, nel terreno dove sorgerà il nuovo ospedale, al Commissario Delegato On. Giuseppe Scopelliti e al Soggetto Attuatore Gen. Graziano Melandri. Di seguito trasmettiamo il testo integrale della lettera che ripercorre anche la cronaca degli eventi degli ultimi giorni. “Premesso che, con nota prot. N. 25 del 14 u.s., il Commissario Delegato, on. Giuseppe Scopelliti, convocava i Sindaci di Corigliano e di Rossano per il 18 u.s. presso la sede della Giunta Regionale di Catanzaro per un incontro teso ad “assumere, con l’urgenza che il caso richiede, decisioni definitive in merito alla scelta dell’ubicazione della struttura ospedaliera” della Sibaritide, incontro effettivamente tenutosi il giorno suddetto; che il Soggetto Attuatore del Nuovo Ospedale della Sibaritide, dott. Graziano Melandri, trasmetteva nota prot. N. 1 del 13 u.s. al Commissario Delegato, on. Scopelliti, con la quale metteva in evidenza “aspetti critici, valutazioni e soluzioni alternative” circa “l’ubicazione del Nuovo Ospedale della Sibaritide, alla quale faceva seguito la nota n. 4 del 19 u.s. ai Sindaci di Corigliano e Rossano, avente ad oggetto la richiesta di “un quadro degli impegni reciprocamente assunti, sulla base delle rispettive competenze” per interventi infrastrutturali in c/da Insiti; che il Comitato per la costruzione del Nuovo Ospedale della Sibaritide rivolgeva il 19 u.s. istanza ai Sindaci di Corigliano e Rossano, manifestando preoccupazione e allarme circa l’ipotesi di spostamento e di “cambio del sito di Insiti” per il Nuovo Ospedale, chiedeva un incontro urgente; che i Sindaci di Corigliano, Pasqualina Straface e di Rossano, Francesco Filareto, hanno indetto e tenuto, il 22 gennaio presso il Castello Ducale di Corigliano Calabro un incontro tra le Amministrazioni Comunali di Corigliano Calabro e Rossano e l’Amministrazione Provinciale di Cosenza, alla presenza del Deputato Giovanni Dima, dell’ex Consigliere regionale Franco Pacenza, delle Organizzazioni Sindacali comprensoriali e del Comitato popolare per la realizzazione del Nuovo Ospedale. Nel prendere atto dei rilievi evidenziati dal Soggetto Attuatore, queste Amministrazioni intendono innanzitutto ribadire, con chiarezza e fermezza, e senza ripensamenti, la volontà già espressa all’unanimità dall’intero territorio della Sibaritide, attraverso la Conferenza dei Sindaci del 20/07/2006, e sancita dall’APQ integrativo del 13/12/2007 per il settore degli investimenti sanitari, relativamente all’ubicazione del costruendo complesso ospedaliero in C.da Insiti. In ordine alle attuali carenze infrastrutturali dell’area, pur assumendo l’impegno ad intervenire con risorse proprie per la risoluzione delle criticità manifestate per quanto di competenza (realizzazione rete idrica e fognaria da parte dei Comuni di Corigliano e Rossano, ammodernamento Strada Provinciale Insiti da parte della Provincia di Cosenza), garantendo in tal modo la realizzabilità dell’opera, si ritiene necessaria ed improcrastinabile la convocazione di un tavolo programmatico al quale far intervenire i diversi attori istituzionalmente preposti (Commissario Delegato, Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Comuni di Corigliano e di Rossano, Anas, FF.SS., Enel, ENI etc.) all’esecuzione di tutte quelle infrastrutture necessarie alla realizzazione di un’opera di fondamentale importanza per le popolazioni dell’intero comprensorio della Sibaritide ed oltre. Tale occasione oltre ad essere un momento di verifica e sintesi tra interventi in corso, programmati e da programmare sull’area in oggetto, può e deve consentire di addivenire a soluzioni ottimali, di più ampio respiro e sicuramente più consone all’importanza dell’opera da realizzare, rispetto a quelle che potrebbero mettere in atto le singole amministrazioni con interventi puntuali e comunque di entità limitata”.