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    Imbalzano “Solo scuse da MSC sul porto di Gioia”

     

     

    Imbalzano “Solo scuse da MSC sul porto di Gioia”

    18 gen 11 “Man mano che passano i giorni e cominciano a diradarsi le nebbie sui veri motivi che, nelle settimane scorse, hanno provocato la chiusura inopinata ed ingiustificabile per trenta ore del Porto di Gioia Tauro - con il fermo lavorativo di 1200 persone e conseguente forte allarme sia dei lavoratori direttamente interessati che dell’intera Regione -, emergono le strategie di ‘Mediterranean Shipping Company S.A. – M.S.C.’ che, ricordiamo, è il secondo operatore di transhipment del mondo e la prima compagnia che opera a Gioia Tauro”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Candeloro Imbalzano, (“Scopelliti Presidente”), a margine delle considerazioni rilasciate al quotidiano “Sole 24 Ore” dal comandante Luigi Aponte, “l’armatore che dalla sede ginevrina della società ha delineato le vere strategie della stessa ‘MSC’ che rischiano – secondo Imbalzano - di compromettere il futuro del più importante porto del Mediterraneo”. “Finalmente- continua il consigliere regionale - si alza il velo e scopriamo che, al di là della scarsa economicità per il terminalista Medcenter, provocata dalla mancata proroga al 2011 dell’abbattimento delle tasse di ancoraggio, lo stesso armatore ha comunicato con cinismo che la chiusura del porto è scaturita dalle sue disposizioni di dirottare le proprie navi sul vicino scalo del Pireo e che ancora intende rafforzare questo orientamento utilizzando anche i porti di Port Said e gli altri scali del Mediterraneo. E quale sarebbe la scusa accampata da Aponte?”. Continua Imbalzano: “Tutto avrebbe origine nella presunta e poco verosimile bassa produttività dei lavoratori dello scalo portuale di Gioia Tauro, scoperta, guarda caso, solo di recente, e che provocherebbe una eccessiva permanenza nel porto delle navi ‘MSC’ fino ad un giorno e mezzo, rispetto alle dieci ore degli altri scali del bacino mediterraneo. Queste amene e inaccettabili dichiarazioni- conclude Imbalzano- impongono a tutta la classe politica calabrese il più forte impegno possibile sul futuro del Porto e sulla necessità che, grazie al recente APQ firmato dalla Regione per circa 460 milioni di euro, il suo destino non possa in prospettiva essere esclusivamente condizionato da una sola attività. Lo stesso armatore ritiene possibile un aumento degli attuali due milioni di teus a oltre quattro milioni l’anno, a ulteriore conferma che, nonostante la messa in campo di questi atteggiamenti poco ortodossi, Gioia Tauro abbia tutte le potenzialità per consolidare il suo ruolo di primazia all’interno dell’intero ‘Mare Nostrum’”.

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