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    Sindacati “Su vicenda Porto Gioia attenzione molto alta”

     

     

    Sindacati “Su vicenda Porto Gioia attenzione molto alta”

    10 gen 11 Il primo passo per portare la questione Porto di Gioia Tauro all’attenzione del Governo Nazionale era già stato fatto in data 07 luglio 2010 quando le OO.SS. Cgil, Cisl, Uil e Ugl provinciali e territoriali erano fortemente preoccupate della situazione di difficoltà venutasi a creare a seguito della circolare del Ministero dell’Economia che avrebbe determinato la sospensione della riduzione delle tasse di ancoraggio. La comunicazione del Ministero che imponeva all’Autorità Portuale di sospendere l’abbattimento delle tasse di ancoraggio era comune a tutti gli enti portuali ma risultava fortemente penalizzante per quei porti che, come Gioia Tauro, hanno nel transhipment la fonte principale di introito fiscale. Successivamente, grazie alla decisione positiva ed al senso di responsabilità dell’Autorità Portuale di rendere nuovamente efficace la riduzione delle tasse di ancoraggio, applicabile sino a tutto il 2010, si è potuti continuare a lavorare. Teniamo a precisare che la richiesta d’incontro formulata dalle scriventi OO.SS. era, al contempo, l’occasione per avviare la discussione sull’attuazione dei finanziamenti per il Porto di Gioia Tauro, area retroportuale ed industriale (Accordo di Programma Quadro-Piano Strategico). Avremmo certamente preferito un intervento, da parte della Regione, in tempi più idonei ed adeguati anche se siamo perfettamente consapevoli che non è mai troppo tardi. Ritenevamo opportuno, già da allora, affrontare la questione ed il ritardo ha evidenziato la mancanza di intervento nella finanziaria approvata in cui non è stato previsto alcun provvedimento ad hoc per i porti di transhipment rendendoli, di conseguenza, più esposti alla diretta concorrenza di quelli Nord Africani. A tal proposito le OO.SS. confederali e di categoria Cgil Cisl Uil e Ugl avvalorano la tesi che non è più procrastinabile un incontro con il Governo nazionale con la presenza delle parti sociali e chiedono, al contempo, un tavolo ufficiale alla dirigenza del gruppo Contship per comprendere lo scenario commerciale, le strategie di Medcenter Container Terminal e le misure utili per far fronte alla crisi mondiale e del settore. Le condizioni dei lavoratori del Porto di Gioia Tauro non possono essere gravate dal continuo assillo della precarietà! Certo è che la scelta di chiusura del Porto per 30 ore, da parte dell’azienda terminalista, avrebbe potuto avere risvolti diversi qualora Mct avesse intrattenuto corrette relazioni industriali con le parti sociali ed avesse provveduto ad informare le stesse delle decisioni e dei motivi. Pertanto, le scriventi OO.SS. chiedono garanzie da parte di tutti gli attori interessati per mantenere e migliorare i livelli occupazionali, per continuare a rendere il Porto di Gioia Tauro primo nel Mediterraneo e punto di eccellenza per i traffici mondiali. Ricordiamo che la convocazione in Confindustria è stata fissata per il 12 p.v. Chiaramente il livello di attenzione è alto. Tutti i lavoratori del Porto di Gioia Tauro saranno portati a conoscenza degli sviluppi e dell’esito della riunione nelle assemblee che si terranno giorno 14 gennaio, a partire dalle prime ore della mattinata. Le assemblee saranno la sede opportuna per decidere insieme ai lavoratori eventuali azioni a difesa dell’occupazione e dei diritti.

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