Guccione “Su Federalismo fiscale non si puo’ rimanere in silenzio e sopportare”- Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Guccione “Su Federalismo fiscale non si puo’ rimanere in silenzio e sopportare”

04 feb 11 “Il Mezzogiorno non può più stare in silenzio e sopportare”. Così dichiara il consigliere regionale del PD Carlo Guccione dopo la manifestazione di protesta dei sindaci avvenuta nella Provincia di Cosenza. “Le istituzioni –aggiunge Guccione- e la classe dirigente del Sud devono subito mettere in atto una forte iniziativa contro la proposta di federalismo fiscale voluta dal Governo Berlusconi, che rischia di affossare definitivamente l’intero Mezzogiorno. In questo senso va apprezzata l’iniziativa di questa mattina del Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, di tenere un Consiglio Provinciale aperto sui gravi rischi che corre il Mezzogiorno se dovesse passare la proposta di legge sul federalismo di Bossi, Tremonti e Berlusconi. Tutto il Mezzogiorno deve ribellarsi ad un’ipotesi che taglia indiscriminatamente importanti risorse a Regioni, Province e Comuni del Sud d’Italia. Un federalismo che toglie ai poveri per dare ai ricchi e per cui i ricchi saranno sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Non siamo mai stati e non saremo mai contrari al federalismo, a patto che esso non divida il Paese. Proprio nell’anno in cui si festeggia il 150° dell’unità d’Italia le differenze tra nord e sud sono sempre più incolmabili. La spesa in conto capitale della Pubblica Amministrazione nel Sud è largamente lontana dagli obiettivi fissati per legge da tutti i Governi che si sono succeduti in questi anni alla guida del Paese. La dotazione infrastrutturale del Sud d’Italia è di un quarto inferiore a quella del Nord. Negli ultimi anni al Mezzogiorno e alla Calabria sono stati sottratti 31 milioni e 800 mila euro dei FAS (Fondi Aree Sottoutilizzate) dirottati al nord per opere infrastrutturali e per far fronte alle esigenze di Regioni, Comuni e Province del Nord. Possiamo dire, senza essere smentiti, che con i soldi destinati ai meridionali e ai calabresi è stato finanziato lo sviluppo del nord del Paese. E’ ora necessario che l’intera classe dirigente del Mezzogiorno, al di là di chi governa e di chi è all’opposizione, al di là di ogni colore e appartenenza politica, tutta insieme, faccia sentire, attraverso una forte mobilitazione, che il federalismo di cui c’è bisogno è un federalismo solidale, che abbia a cuore l’unità del Paese e riorganizzi e favorisca il decentramento e l’autonomia delle singole regioni, nell’interesse dei territori e dello sviluppo dell’intero Paese”.