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    Monti incontra Regioni Sud: un piano d'azione di 3.1 mld

     

     

    Monti incontra Regioni Sud: un piano d'azione di 3.1 mld, 500 mln per la Calabria

    15 dic 11 "Questo piano d'azione non attribuisce nuovi fondi ma fa di più. Inizia ad usare meglio i fondi già assegnati: 3,1 mld dei 26 che le Regioni coinvolte devono spendere entro fine 2015" per evitare di perderli. Lo afferma il presidente del Consiglio, Mario Monti, al termine dell'incontro con i presidenti delle Regioni del Sud che partecipano al Piano d'Azione Coesione (Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna). I governatori hanno discusso nella riunione della manovra del governo Monti, delle risorse per finanziare il trasporto pubblico locale e della sanità, sulla quale nel primo pomeriggio avranno un incontro con il ministro della Salute Balduzzi. Alla conferenza di questa mattina, oltre al presidente Vasco Errani, sono presenti i governatori Vito De Filippo (Basilicata), Stefano Caldoro (Campania), Renata Polverini (Lazio), Augusto Rollandin (Valle D'Aosta) e Luca Zaia (Veneto), oltre a numerosi assessori regionali. Presente anche il vicepresidnete della Conferenza delle regioni Michele Iorio (Molise).

    Scopelliti (Calabria) "gravissima disattenzione FS per Calabria": "Manca una progettualità di Fs per il Mezzogiorno e questo è gravissimo": l'accusa è arrivata dal presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, a margine della conferenza stampa sul Piano d'Azione per il sud. "Non ci sono progetti ferroviari per la Calabria - ha proseguito il governatore - né risorse e c'é una disattenzione generalizzata verso il Mezzogiorno". A parte questo, Scopelliti ha lodato l'"ottimo lavoro" svolto per siglare col governo il Piano d'Azione. "L'alta velocità - ha proseguito Scopelliti - si ferma a Salerno. Abbiamo fatto una battaglia per ottenere il corridoio Berlino-Palermo ma poi non c'é stato uno straccio di progetto di Fs, che non vi ha messo 1 euro. L'investimento è stato solo di 250 milioni di euro, una cifra ridicola"
    500 mln per la Calabria. "Con il piano di Coesione per il Sud la Calabria riceverà poco più di 500 milioni di euro per le infrastrutture. Si tratta di investimenti utili per il futuro della Regione e che possono dare un po' di ossigeno alla nostra economia". Per il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, dopo l'incontro del governo con le Regioni del Sud "il bicchiere è mezzo pieno". Soddisfazione c'é per lo sblocco degli investimenti legati ai fondi europei. "Finora avevamo le mani legate - spiega - Da una parte non ci è era permesso investire perché avremmo sforato il patto di stabilità interno; ma senza poter cofinanziare i fondi europei rischiavamo di perderli del tutto. Ora avremo risorse in più per lo sviluppo regionale". Il piano d'azione prevede tra l'altro lo stanziamento di 505 milioni di euro per i principali assi infrastrutturali: 270 mln sono destinati all'asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria; 80 mln riguardano il collegamento Lamezia-Catanzaro-dorsale ionica; mentre 155 mln saranno investiti nella Taranto-Sibari-Gioia Tauro.(

    De Filippo (Basilicata) "Fondi sono sorprendente novità". "Anche se il Piano d'Azione Sud non mette in campo fondi nuovi, la parola conferma finanziaria in questo tempo è una sorprendente novità": lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo (Pd), partecipando all'incontro con i giornalisti insieme al Presidente del Consiglio, Mario Monti, dopo la firma del documento, in rappresentanza dei presidenti delle Regioni. "Quello firmato oggi - ha aggiunto, secondo quanto reso noto dall'ufficio stampa della giunta regionale lucana - non è un piano di azione che riguarda il Mezzogiorno esclusivamente, ma é la possibilità di dare un contributo alla crescita del Paese. Se il Sud accelera accelera l'Italia. Le Regioni hanno avviato un processo di cooperazione badando più che al rischio di disimpegno dei fondi europei all'opportunità che può rappresentare una collaborazione leale e profonda tra i vari organismi dello Stato. Ogni tanto questo appoggio consistente alla dinamica dei rapporti istituzionali è venuto a mancare. In questo caso, invece - ha continuato De Filippo - in campo c'é una relazione multilivello Regioni-Governo-Commissione, che produce uno sforzo molto importante per il nostro Paese ed è significativo il fatto che questo processo venga innescato dal Mezzogiorno. Inoltre va detto che si tratta di un'attività non sporadica, ma che rappresenterà la scelta di un metodo che sarà adottato anche nei prossimi mesi - ha concluso - alla vigilia di un nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei".

    Caldoro (Campania) "Urgente agire su politiche attive del lavoro". "Serve un corretto bilanciamento tra formazione e lavoro ma èsoprattutto urgente agire sulle politiche attive del lavoro": lo ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, a margine della conferenza stampa sul Piano d'Azione a Palazzo Chigi. "Bisogna lavorare su stage, apprendistato e tirocini per i giovani - ha spiegato il governatore - ma anche operare affinché le loro madri e i loro padri non perdano il lavoro. Le risorse in questo settore vanno sicuramente aumentate". Per quanto riguarda le risorse per attuare il Piano d'Azione, Caldoro ha spiegato che "verrà ridotto il cofinanziamento del governo ma si recupererà sul fronte delle infrastrutture ferroviarie per le quali è stata siglata una intesa con le Regioni".

    Vendola (Puglia) "Fondi Sud come salvadanaio". "Oggi siamo andati al merito delle questioni, seguendo il principio della leale collaborazione": lo ha detto il presidente della Puglia, Nichi Vendola, alla conferenza stampa sul Piano d'Azione, in corso a Palazzo Chigi. "I governi precedenti - ha detto - hanno usato come moneta per affrontare la crisi i due salvadanai dei fondi destinati al sud e il sud ha accettato sia questo, sia di discutere di federalismo". Le percentuali di spesa dei fondi comunitari delle Regioni del sud, ha rilevato infine Vendola, non sono molto indicative se rapportate a quelle del nord: "il portafoglio delle Regioni del nord è insignificante rispetto al portafoglio di quelle del sud". Vendola ha infine auspicato che si prosegua con questo metodo di collaborazione tra Regioni e tra queste e il Governo.

    Regione Sicilia "Giusto il modello di concertazione". Con il Piano d'Azione per il sud è attuato "quel modello di concertazione tra Governo e Regioni del sud che abbiamo sempre auspicato". A sostenerlo è stato l'assessore al Bilancio della Regione Siciliana, Gaetano Armao, a margine della conferenza stampa per la presentazione del Piano che si è svolta a Palazzo Chigi. "E' il metodo giusto - ha proseguito - per affrontare in termini di rilancio il tema degli interventi per il Mezzogiorno". Su un altro versante, Armao ha sostenuto la necessità di chiudere le trattative che riguardano il federalismo fiscale in Sardegna e in Sicilia, "altrimenti le conseguenze sono pensanti per i nostri bilanci regionali", ha concluso.

    Ministro Barca "Salto di qualità". "Ci mettiamo alla prova per fare un salto di qualità in questa operazione che abbiamo chiamato 'passo del cavallo' per evitare da una parte di perdere fondi e dall'altra di riqualificare. Lo ha detto il ministro Fabrizio Barca, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi. "L'Italia - ha proseguito - deve fare un salto di qualità. Il 'passo del cavallo' ha una radice nelle ragioni per cui l'Italia è rimasta indietro: indirizzo e presidio insufficiente da parte dei centri nazionali di competenza alla quale ha corrisposto il livello regionale di governo, incertezze finanziarie dovute ai tagli delle risorse, la frammentazione degli interventi, ovvero la mancata concertazione sulle operazioni strategiche. Infine, abbiamo commesso errori focalizzando i processi, invece che concentrarci sulla qualità della vita dei cittadini". Dei circa 3 miliardi di interventi, un miliardo e mezzo andrà sulle ferrovie e, del restante miliardo e mezzo, uno alla scuola, 400 milioni al digitale e, per ora, 140 milioni per il credito per l'occupazione. Sulle ferrovie, ha avvertito il ministro, avverà una riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale. "L'intervento sulle ferrovie e sulla scuola- ha spiegato Barca - presentano l'inizio di una riprogettazione per il rilancio dell'Italia del sud. Vogliamo discutere questi interventi insieme, con un quadro complessivo che prevede che altri fondi vengano inseriti in questa progettazione, in particolare per quanto riguarda le ferrovie".

    Save the Children, positivo impegno per l'infanzia. Save the Children ritiene importante l'impegno assunto oggi dal Governo di rilanciare e attuare rapidamente il Piano per il Sud, investendo sulla scuola e sull'istruzione. "Un segnale sicuramente positivo, perché individua il Mezzogiorno come un'area prioritaria per lo sviluppo dell'intero Paese e che risponde all'esigenza di affrontare efficacemente un'emergenza che coinvolge migliaia di bambini e adolescenti, a partire dallo stato in cui versa la scuola in molte aree del Sud" commenta Raffaela Milano. Save the Children cita gli ultimi dati disponibili, secondo i quali le principali regioni meridionali registrano ad esempio una forte carenza del tempo pieno nelle scuole, che si attesta complessivamente all'8,6% al sud e al 7,1% nelle isole, con la punta negativa della Sicilia con il 3,8%. Una disparità inaccettabile, sottolineano, per un sistema scolastico che dovrebbe garantire un'equa distribuzione delle risorse e che influisce ad esempio sull'elevata dispersione scolastica che a fine ciclo al Sud (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia) continua ad essere elevatissima: non arriva al diploma il 30,3% degli studenti iscritti nei 5 anni precedenti (dati 2010). Il divario Nord/Sud è ancora maggiore confrontando l'offerta di asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia. La media di accesso ai servizi - ricorda l'ong - è del 13,6% a livello nazionale, mentre in Campania è del 2,7% (meco di 5000 bambini) e in Calabria del 3,5%. "Ci auguriamo che le misure che verranno prese possano invertire la rotta e incidere concretamente sulla condizione dei minori, garantendo pari opportunità educative e formative a quelle dei loro coetanei nel resto del Paese. Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile una forte collaborazione tra istituzioni e realtà già operanti a favore dell'infanzia e dell'adolescenza nelle regioni meridionali" conclude la Milano. Per unire risorse, competenze e capacità sviluppatesi sul campo, dopo un lavoro avviato con la conferenza programmatica promossa lo scorso settembre a Napoli da Save the Children e Fondazione con il Sud, nasce oggi Crescere al Sud, un'alleanza di oltre 20 organizzazioni nazionali e locali che si pone l'obiettivo di incidere sulle realtà territoriali delle regioni del Mezzogiorno. Un modo concreto per dare voce e mettere a frutto le esperienze e i progetti di eccellenza per l'infanzia e l'adolescenza presenti nel Mezzogiorno nei quali sono impegnati insegnanti, assistenti sociali, operatori, volontari, educatori, ragazzi e ragazze, comitati, cooperative e associazioni.

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