Castagna (Uil) “Fermiamo scempio nella scuola” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Castagna (Uil) “Fermiamo scempio nella scuola”

03 apr 11 "Fermiamo lo scempio che si sta realizzando nella scuola". Lo sostiene, in una nota, il segretario generale della Uil Calabria, Roberto Castagna, che si dice "preoccupato per lo stillicidio occupazionale che da alcuni anni si è abbattuto sul sistema scolastico e, in modo drammatico, a causa delle conseguenze della Riforma Gelmini che rischia di provocare, se non corretta, una vera e propria catastrofe in termini di perdita di posti di lavoro e di abbassamento della qualità del servizio scolastico pubblico". "Millecento docenti in meno rispetto all'anno scorso, più i tagli, che si preannunciano, per il personale Ata (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e assistenti tecnici) - aggiunge Castagna - rischiano di fare collassare il sistema scolastico calabrese. Soprattutto, i tagli dei collaboratori scolastici costringeranno alla chiusura molte scuole dell'entroterra calabrese, con danni sociali ed economici incalcolabili. Sullo sfondo, poi, il complesso problema dei precari. Sul precariato, la Uil-Scuola, a livello nazionale, ancora una volta ha riproposto al Ministro l'apertura di una trattativa per dare soluzioni strutturali. Servono immissioni in ruolo sui posti vacanti in organico di diritto; organico funzionale con definizione delle graduatorie; incarichi pluriennali e bandi di concorso dove ci sono posti disponibili e misure a sostegno del lavoro. Solo con l'apertura di un tavolo unico con i Ministeri dell'Economia e della Funzione Pubblica è possibile affrontare la questione del personale precario dando stabilità e certezze al personale". "Su questa linea - conclude Castagna - auspico un forte e risolutivo impegno di tutte le organizzazioni di categoria nazionali, ribadendo che, sul versante Regionale, la Uil, insieme alla Uil Scuola e altre sigle sindacali, si batterà per evitare i danni di una politica che, se non adeguatamente corretta, rischierà di fare macelleria sociale e di provocare un arretramento senza precedenti sul sistema dell'istruzione pubblica".nze e le disfunzioni che vive oggi la sanità calabrese e l’Ospedale